Un pugno nello stomaco

Con coraggio Il Post ha scelto di pubblicare le foto atroci del bombardamento chimico in Siria. Per un semplice motivo: nell’era della post-verità o di quella che potremmo chiamare veritezza, cioè un surrogato di verità che soddisfa solo le nostre aspettative, è fondamentale riprendere in mano il pallino della realtà. A Khan Sheikhun c’è stato davvero un attacco chimico. E ci sono state decine e decine di morti, molti dei quali bambini. Nonostante il governo siriano abbia negato ogni responsabilità, molti testimoni sul campo – di agenzie attendibili come Getty Images e Associated Press (tra le più importanti del mondo)  – dicono che l’attacco è stato compiuto dal governo del presidente Bashar al Assad o dalla Russia, suo alleato di ferro.
Questa foto è un pugno nello stomaco. E mi faccio quasi ribrezzo nel pubblicarla. Però può servire a ristabilire una verità.

Ne parlo anche qui. Ascolta il podcast.

 

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Un pugno nello stomaco”

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