Campare di musica

Il fatto è che mentre la musica non è mai stata così redditizia per gli artisti di grande successo, quella che si è andata riducendo – com’è successo anche in altri campi – è la fascia intermedia di musicisti che un tempo riuscivano a guadagnarsi da vivere anche senza mai arrivare ai vertici delle classifiche. Non diventavano straricchi, ma tiravano avanti e godevano di una certa stabilità. In sostanza, si è ridotta la classe media: quella con carriere durature e case discografiche disposte a finanziare anche gli album non destinati a vendere milioni di copie. Quello che ci resta, oggi, è una specie di “tutto o niente”, per cui o scali le vette più alte o langui miseramente in basso.

Tracey Thorn spiega, al di là dei luoghi comuni, come cambia il mondo della musica.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *