Un fallito vale l’altro. A meno che non spari

Chissà quante ne leggerete su Claudio Giardiello, il criminale che ha sparato al palazzo di giustizia di Milano. Vittima dello Stato, vittima del sistema, vittima di qualunque cosa che non sia la sua follia distruttiva. C’è quest’incubo social-mediatico che si espande e invade tutti gli spazi residui del buonsenso, per cui tutti sanno tutto e più di tutti e c’è sempre una ragione che non vi dicono, un segreto che vi spalmano davanti al naso. Se l’ex sconosciuto Giardiello ha sparato un buon motivo ci deve pur essere: e su gli occhi al cielo che può darsi che piova e che il governo ammetta un furto…
Cazzate. Cazzate pericolose perché al mercato delle opinioni la libertà di spararla grossa è una profonda ferita nel corpo della ragione. C’è una folla di imbroglioni, di protestati, di falliti colpevoli del proprio fallimento, di truffatori, di pazzi violenti che non aspetta altro: dire la sua e trovare un corpo sul quale cucire addosso colpe a casaccio.
La verità è che questo Stato ingrato e vessatore non ha bisogno di vendicatori, ma di statisti. Che questa Repubblica delle banane non ha bisogno di qualunquisti, ma di gente che abbia il coraggio di un pensiero semplice. Quest’epoca di falsa condivisione non ha bisogno di privacy (parola di cui si abusa) ma di interessi diffusi. Insomma più che ostentare il diritto alla riservatezza facciamoci di più i cazzi degli altri, in modo da capire quel che ci è sfuggito, da tarare il nostro senso di scoramento quando accade l’imprevedibile.
Giardiello non è vittima dello Stato e chi lo dice è un pazzo, ma un criminale vigliacco che spara a gente disarmata approfittando di un inaccettabile bug nei sistemi di sicurezza. Non ci deve essere una raccolta di fondi da fare per lui, come hanno invece progettato quei dementi di Alba Dorata (gente che di dorato non ha più manco i molari e alla quale si può augurare più un tramonto che un’alba), ma una raccolta di idee per la comunità. Idee per sopravvivere all’onda anomala dell’insensatezza. Idee per scansare la tentazione della scorciatoia logica (il fallito fallisce per colpa dello Stato ergo è giusto che spari). Idee per censire le idee. Idee comunque.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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