Mangia-banane, la difesa dell’indifendibile

Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica.

C’è solo una cosa più esilarante della goffa caparbietà con la quale Carlo Tavecchio cerca di rimanere attaccato al bracciolo della poltrona di imperatore della Federcalcio, dopo la sua gaffe sui giocatori mangia-banane. Ed è l’appassionata difesa del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che usa le parole “vergognoso” e “schifoso” nel giusto ambito, ma sbagliando obiettivo come un arciere strabico. La passione per una vita controcorrente, la ricerca spasmodica della “tesi pop-corn” che scoppietta e diverte, gli hanno fatto partorire un pensiero naif in cui si invoca lo scioglimento della Fifa, proprio in coincidenza con un raro scatto vitale della federazione che ha chiesto un intervento della Figc per verificare, in soldoni, se Tavecchio è capace di intendere di volere o soltanto di volere.
“E’ schifoso come le persone vengano lapidate per niente”, ha graffiato Zampaleone, proteggendo quasi fisicamente l’incauto propalatore di facezie a sfondo razzista.
(…)
Visto che siamo il Paese del Daspo, dei razzismi striscianti e visto che Zamparini possiede una squadra in Sicilia, regione che tra mille difetti ha però il pregio di un’endemica tolleranza, vale la pena ricordare la storiella dell’ingenuo contadino che mai aveva visto un pesce. “Perché, quando sono vecchi, i salmoni nuotano sempre controcorrente?”, gli chiese suo figlio. Risposta: “E che ne so. Saranno rimbambiti”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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