Notizie come le prugne

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Da quando importanti testate, come il Corriere della Sera, hanno intuito che il web è una cosa diversa rispetto alla carta si verifica un imbarazzante accumulo di notiziole-scaccia-pensieri. Che sono quelle notizie non notizie confezionate a mo’ di notizie senza voler avere la pesantezza delle notizie: nella maggior parte dei casi fuffa, accattivante, ruffiana, spumeggiante fuffa.
Funziona così: una si fa un selfie in vasca da bagno, un’altra la emula e il povero redattore deve andare a caccia, su Instagram, di altre sceme esibizioniste da riunire in una gallery dal titolo “l’ultima moda del web, il sexy selfie”.
Come in natura nulla si crea e nulla si distrugge, nel web nulla tutto si rimpasta e si ricicla. Negli anni Settanta, i selfie spinti alimentavano rubriche ben note sui giornaletti porno, solo che allora si chiamava autoscatto e se qualcuno ti taggava, cioè ti dava pubblicamente un nome e cognome, non finivi su Corriere.it ma dritto alla Squadra buoncostume.
Oggi si gallerizza tutto nel nome del Dio Clic. Cadute, ascese, risate, pianti, peti, smorfie, nudi, incidenti, salvataggi, miracoli, fandonie. Tutto cambierà quando, chissà quando, qualcuno riuscirà a spiegare a questi poveri giornalisti accatastanti che le notiziole-scaccia-pensieri sono come le prugne. Una o due vanno bene. Alla terza qualcosa cambia.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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