Dai, l’anno prossimo un tema su Fabio Volo

L’effetto domino di Twitter è sorprendente. Anche nello svelare l’ignoranza. Non conoscere Claudio Magris non è un delitto, essere orgogliosi di non sapere chi sia è sì un delitto contro la cultura.
Un diciannovenne che non ha mai sentito parlare di Magris è uno che non ha mai letto un giornale, che non conosce il meglio della cultura italiana. Ma di questi tempi non è uno scandalo.
Magris, oltre a qualche libriccino, ha scritto decine di articoli sui giornali (Corriere della Sera) e ha sfiorato il Nobel per la letteratura, che non è la Coppa dei campioni, ma che qualcosa significa per noi senzienti (magari anche malati di calcio).
Per un liceale non conoscere Claudio Magris non è determinante, sceglierà un altro tema. Per un twittero di retrovia celebrare la consapevolezza di non conoscerlo è una meravigliosa, imperdibile prova della capacità di contagio dell’ignoranza nelle lande dei social network.
L’anno prossimo un bel tema di maturità su Fabio Volo, e tutti contenti.

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Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Dai, l’anno prossimo un tema su Fabio Volo”

  1. Magris è stato addirittura senatore. Ma forse i diciannovenni non sono tenuti a sapere cosa voglia dire. Al massimo possono votare per la Camera e per la finale di Amici.

  2. Fatte le dovute proporzioni, è un po’ come se ai tempi della maturità di Gery (diciamo primi anni ottanta) fosse venuta fuori una traccia su Beniamino Placido, o Umberto Eco, o ancora Sciascia o Calvino: chi avrebbe potuto dire di ignorarne l’esistenza senza rischiare l’espulsione dalla società civile?

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