La visione stipendiocentrica dei grillini

5-stelle
Un estratto dall”articolo di oggi su la Repubblica.

Più che al cuore del problema bisogna mirare all’ombelico della questione: perché ombelichismo e autoreferenzialità sono ingredienti fondamentali dell’ultima polemica che coinvolge il Movimento 5 Stelle siciliano.
Il vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino è stato messo fuori gioco dal suo gruppo parlamentare perché da due mesi non restituisce più nulla della sua busta paga: in pratica si comporta come tutti i colleghi degli altri partiti. Lui dice che 2.500 euro netti al mese non bastano per il corretto svolgimento del suo mandato parlamentare e prova ad ammantare il suo ragionamento/sfogo con considerazioni più prettamente politiche: le occasioni perdute per far ripartire il Paese, l’inciucio, il rapporto inesistente con Beppe Grillo e via discorrendo.
Sarà. Ma quello che produce la deflagrazione nel movimento non è il mal di pancia del Venturino politico e libero pensatore, ma il portafoglio del Venturino parlamentare regionale. Ed è inutile andare a scavare tra le parole, che qui non sono pietre ma monete, giacché tra i grillini la fatwa è immediata quando si sgarra sull’impegno elettorale che riguarda i rimborsi (e Beppe Grillo non ha usato metafore per esporre il vicepresidente dell’Ars al ludibrio dei suoi movimentisti).
I costi della politica vanno certamente abbattuti e in questo senso il Movimento 5 Stelle si sta muovendo con grande, meritoria, determinazione. C’è però un che di compulsivo nel gesto collettivo che pone lo stipendio del parlamentare al centro di ogni dibattito, azione di governo, discussione sul web. Quando una bandiera diventa un randello, agitarla non ha più lo stesso significato.
La visione stipendiocentrica del movimento siciliano non è campata per aria: da un lato la cronaca ci insegna che siamo l’Isola degli sprechi e dei privilegi, dall’altro ci ricorda che siamo ufficialmente la culla di un esperimento di politica low-cost poi diffusosi in scala nazionale.
Però se si vive di soli rendiconti, di cifre da sparare sul web, di euro da contabilizzare, si rischia di fare del M5S un’arma politica caricata a salve.
La colpevolizzazione tout court della busta paga “non regolamentare” è davvero un passaggio obbligato? La ricchezza che fino all’altroieri era il simbolo di un governo godereccio e opulento, può automaticamente diventare un indizio di colpevolezza?
Considerare in assoluto il risparmio come qualcosa che non vada gestita ma brandita, rischia di essere la sabbia sulla quale si arenano le migliori intenzioni. L’errore da evitare è pensare che i 5.000 euro lordi degli eletti all’Ars nelle file dei grillini siano il totem attorno al quale si celebra la credibilità dell’intero movimento.
Ombelichismo e autoreferenzialità, dicevamo. Prendere ad esempio se stessi per celebrare se stessi anche a costo di non guardare altri che se stessi: guadagno meno quindi tutti gli altri non esistono.
La battaglia sacrosanta sui costi della politica, in una Sicilia alla fame, deve passare attraverso l’operatività della politica stessa, la molteplicità dei programmi, in una visione molto più dinamica. In altre parole, non è un assegno restituito che rende meno ingordi e meno ladri poiché ci si strafoga e si ruba anche nei conventi, all’ombra della prima occasione utile.
Il Movimento 5 stelle è chiamato adesso affrontare la vera scommessa, che non è più sulla moneta risparmiata, ma su quella guadagnata.(…)

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “La visione stipendiocentrica dei grillini”

  1. Concordo, la restituzione (anche in parte) delle indennità assegnate non deve essere il fine da perseguire a tutti i costi ma il mezzo attraverso cui impostare un nuovo modo di pensare e di fare politica: non me ne frega niente che l’onorevole Micheluzzo guadagni “solo” 5000 euro lordi al mese se poi alla prima occasione approfitta del suo ruolo per girare alla Associazione dei Cultori della Pasta con le Sarde (gestita dal cognato) un contributo regionale da 150000 euro…

  2. L’ho letto oggi direttamente su “la Repubblica”.
    Assai bravo!

  3. In primo luogo, ritengo fondamentale che un movimento o partito consideri importante mantenere fede alle promesse fatte agli elettori, purtroppo non essendoci abituati ci sembrano atteggiamenti auto celebrativi o addirittura demagogici, invece sono l’espressione di chi vuole dire basta a tutti quelli che vogliono essere accomodanti, aggirare le regole, rimpastare, speriamo continuino così con i comitati di cittadini volontari, con gli osservatori composti da tutti quelli che vogliono essere motore di rinnovamento, che si prestano gratuitamente al fine di stilare disegni di legge espressione dei veri desiderata della gente, da portare in parlamento. Se solo alcuni di voi giornalisti cercaste di ampliare le vostre prospettive, se vi liberaste per un solo attimo dai preconcetti, vedreste che per la prima volta in questo antico parlamento c’è gente che cerca di lavorare per il bene comune, contro tutto e contro tutti, perfino contro l’ultimo degli uscieri dell’ARS, spaventato di perdere i sui immeritati privilegi, allora diamo tutti una mano affinché il lavoro di questi giovani, non sia vano, caro Sig. Palazzotto, lei è persona seria ed autonoma, non ceda lei alla demagogia.
    Grazie un elettore m5s

  4. In primo luogo, ritengo fondamentale che un movimento o partito consideri importante mantenere fede alle promesse fatte agli elettori, purtroppo non essendoci abituati ci sembrano atteggiamenti auto celebrativi o addirittura demagogici, invece sono l’espressione di chi vuole dire basta a tutti quelli che vogliono essere accomodanti, aggirare le regole, rimpastare, speriamo continuino così con i comitati di cittadini volontari, con gli osservatori composti da tutti quelli che vogliono essere motore di rinnovamento, che si prestano gratuitamente al fine di stilare disegni di legge espressione dei veri desiderata della gente, da portare in parlamento. Se solo alcuni di voi giornalisti cercaste di ampliare le vostre prospettive, se vi liberaste per un solo attimo dai preconcetti, vedreste che per la prima volta in questo antico parlamento c’è gente che cerca di lavorare per il bene comune, contro tutto e contro tutti, perfino contro l’ultimo degli uscieri dell’ARS, spaventato di perdere i sui immeritati privilegi, allora diamo tutti una mano affinché il lavoro di questi giovani, non sia vano, caro Sig. Palazzotto, lei è persona seria ed autonoma, non ceda lei alla demagogia.

  5. vero. non è giusto che la ricchezza diventi sinonimo di colpevolezza. ho dovuto dissentire anche dal simpatico “bonsai” dell’altro giorno.
    non è che se denunci 4 milioni di euro non puoi parlare di morigeratezza e morale. altrimenti dovrebbero avere diritto di parola solo i metalmeccanici, gli insegnanti, i viticoltori in oltrepò, e molte altre categorie tartassate…
    però – se si fonda la propria campagna elettorale su certe leve, si sventolano alcuni vessilli, si fanno precise promesse – e soprattutto sulla base di queste dichiarazioni si va in parlamento, poi non è giusto che una volta lì si scopra un diverso (magari antitetico) punto di vista. non mi piace per il pd, e nemmeno per i cinque stelle.
    mi irrita sentire questi ultimi, che hanno chinato il capo a qualsiasi ordine, schierati e allineati a volte oltre ogni ragionevolezza e richiamo al bene comune, acquisire improvvisa autonomia e coscienza di sé solo quando si parla dei propri guadagni.
    così come mi imbestialisce vedere l’altro partito – sempre preso nelle sue alchimie, i suoi giochi interni, i suoi distinguo – percorrere la strada diametralmente opposta a quella sulla base della quale aveva ottenuto il consenso. peraltro sprecato.
    berlusconi in piazza l’altro giorno (con la claque dei suoi inqualificabili supporter al potere) è indigeribile, inaccettabile. ma non cadiamo dal pero, è ridicolo. cosa era successo mille altre volte, anche recentemente davanti al palazzo di giustizia di milano? comunque ci abbiamo fatto un governo, e ora ci stupiamo di non ritrovarci in compagnia di statisti e grandi menti superiori. che strano.
    napolitano, che tanto spesso ama dire la sua e ha fortemente voluto questa combine, non molto sorprendentemente non trova nulla di significativo da dire. anzi, nulla e basta.
    bisogna constatare che, tra i vari, l’unico che corrisponde alle aspettative dei suoi elettori è proprio lui, il redivivo. dice le cose di sempre, che fanno loro piacere, e distribuisce a piene mani la sua protervia e grossolanità, nel plauso dei medesimi.
    i delusi sono gli altri, quelli che avevano ancora sperato in qualcosa di diverso.

  6. All’origine della retribuzione di un politico ci dovrebbe essere il principio che la stessa debba essere “adeguata” per assicurare che il politico non sia debba mai trovare in un stato di “bisogno materiale” che lo renda potenzialmente corruttibile da parte di terzi che potrebbero trarre vantaggio dalla sua attività di gestione della cosa pubblica. Allora, nel tempo a forza di tentare di blindare il politico dal rischio della corruzione, aumentando la retribuzione a oltre – se si sommano alla retribuzione di base le eventuali indennità di carica e gli innumerevoli vantaggi in natura – ventimila euro al mese, il politico stesso è diventato, paradossalmente, un potenziale “corruttore” proprio grazie alla forte leva finanziaria offertagli dall’ignaro contribuente fiscale e elettore.
    Poi, ci deve stare che fra gli eletti del M5S ci siano alcuni neo-eletti che si lasciano tentare, a dispetto delle promesse, dal trattenere interamente una retribuzione mensile che spesso corrisponde a tutto ciò che normalmente potevano pensare di guadagnare in un solo anno. Se poi confrontiamo questo dato con il numero totale dei neo-eletti M5S probabilmente si scopre che è largamente inferiore alla media nazionale fra le persone oneste e quelle disoneste. Insomma, la questione dei costi della politica e più in particolare della remunerazione dei politici insieme alla durata massima della vita politica (due mandati), a mio avviso, dovrebbe essere affrontata una volta per tutte attraverso una legge dello stato e non per buon senso e per promesse elettorali. E’ anche vero che questa legge la dovrebbero fare i politi…

  7. Buongiorno signor Palazzotto,
    ho letto il suo post, ma non mi ha convinto, Venturino ha sbagliato, stop, punto.
    Ma guardi bene, il suo sbaglio non è aver violato un regolamento del M5S (per carità avrebbe benissimo potuto dire, non lo accetto più questo, non sono più d’accordo nel redicontare la diaria etc etc ), ma si tratta di un gesto di onestà, è questo il discorso, si deve ripartire da piccoli gesti per poter dare l’esempio e chiedere gesti più grandi! se uno ha la diaria che gli serve per le spese, la parte avanzante, la deve assolutamente restituire tutta, ed è giusto così!
    Faccio un esempio molto pratico, uno di noi assume una domestica che paghiamo 800 euro + contributi+assicurazioni varie; fra i suoi compiti c’è quello di pulire, far da mangiare; per far da mangiare, la domestica deve uscire a fare la spesa, quindi chiede 50 euro per la spesa di tre giorni; ora la domestica spende 35 euro… la domestica deve intascarsi i 15 euro o restituirli???
    Attendo risposte…

  8. Buongiorno signor Domenico. Il mio articolo non è contro o pro Venturino. Io pavento il rischio di paralisi programmatica di un movimento che non deve arenarsi sulle questioni dei rimborsi (che pure sono importanti e ne ho scritto qui e altrove). Quindi non ho risposte da darle.

  9. Grazie per la “non-risposta” signor Palazzolo, anche se la mia domanda finale era per tutti i commentatori; secondo lei c’è il rischio di arenarsi? beh non direi, nel M5S Siciliano, Venturini ha deciso di trattenere la diaria, M5S lo ha espulso perchè (attenzione alle mie parole) non redicontava, e i lavori del Consiglio regionale siciliano continuano ad andare avanti, sia per il M5S, sia per Venturino, sia per il resto del consiglio… dalle mie informazioni mi sembra che le cose stiano procedendo, ad esempio sembra che si sia definitivamente bloccato il progetto MUOS, anche se il governo dice che la Sicilia non può prendere decisioni del genere nella sua regione (-.-‘ … vabbè)
    Buona giornata

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