Da Ratzinger a Bergoglio, in una sola frase

bergoglio ratzinger

Nel suo discorso di insediamento Papa Ratzinger cercò di toccare le corde dell’emozione con queste parole.

 La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza.

Era il massimo che potesse dire, lui, Papa teologo, tedesco, freddo e distante come un extraterrestre in scarpette rosse.

Oggi Papa Bergoglio nel suo discorso di insediamento ha volato basso.

Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza: il prendersi cura chiede bontà. Il vero potere è il servizio, soprattutto dei più deboli e dei più poveri.

Un Papa che fa l’elogio della tenerezza è un genio. Un Papa che identifica nel vero potere il servizio è finalmente un Papa che sta coi piedi per terra.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

Un commento su “Da Ratzinger a Bergoglio, in una sola frase”

  1. Bergoglio sa “regalarsi” e la chiesa ne aveva bisogno. Bergoglio è un argentino, un cardinale, meglio un prete di strada. Ratzinger era ed è altro. A me papa Benedetto affascinava, pur nel suo teologismo gelato e tedesco, pure in quel suo rimanere sempre a un centimetro di distanza di chi gli allargava le braccia, di quanti tentavano di buttargli verso il cuore un bambino.
    Capita anche tra la gente comune. Ci sono grandi uomini che si lanciano al mondo senza timori. Ci sono grandi uomini che verso il mondo non lanciano le braccia, ma l’anima e il cuore.
    Penso che Ratzinger sia uno di questi.

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