Grillo, la mafia e qualche cazzata

Rapida dimostrazione del fatto che chi semina vento raccoglie tempesta.
Ieri Beppe Grillo a Palermo, ostentando un’antipatia stupida nei confronti dei cronisti che erano lì a interrogarlo, ha fatto un ragionamento complesso sulla mafia che tende a mantenere in vita le sue vittime in quanto fonti di reddito attraverso il pizzo. Argomento da prendere con le pinze, com’è giusto quando si parla di Cosa nostra in terra di Cosa nostra. La battuta è stata mal sintetizzata da siti e agenzie in un titolo di questo genere: “La mafia non strangola le sue vittime”. Che è una cazzata di proporzioni ciclopiche.
Superficialità giornalistiche a parte (molti Soloni tuonano dai loro divanetti in similpelle al solo tintinnar di catene antimafia), Grillo ha meritato questo trattamento frutto di superficialità e, diciamolo, anche di una certa incultura. Perché lui è il padre di ogni pregiudizio e sta mostrando di essere il migliore (o peggiore?) cultore dei luoghi comuni. I politici? Rubano tutti. I giornalisti? Peggio dei politici. Le tasse? Una rapina. E via dicendo.
Chi di giudizio sommario ferisce….
E’ un peccato però che ci vadano di mezzo i volenterosi cittadini del Movimento 5 stelle.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

16 commenti su “Grillo, la mafia e qualche cazzata”

  1. se la chiami qualche cazzata….guardati il video, così non puoi dire che le parole sono state stravolte

  2. Credo che Grillo eserciti la sua attrazione su coloro che, pur avendo fatto esperienza con Berlusconi, sono ancora convinti che ci possa essere Qualcuno (con la Q maiuscola) che gli risolva tutti i problemi con un “ghe pensi mi”, un pregiudizio, una ricetta magica o una battuta.

  3. Caro Geri,ho letto il tuo post e devo dire che è veramente una rapida, rapidissima lettura, chiamata dimostrazione. E credo possano testimoniarlo quei 400/10000, che ieri erano presenti a Piazza Croci. Io, che ero uno di quelli,a due passi dal palchetto, non ho visto cronisti venuti lì a “interrogarlo”: c’erano fotografi, cameramen, gente comune ed un settantino arrabbiatissimo che continuava ad urlare le stesse cose che diceva Grillo. La battuta, ( ” ‘azzo fai? lo stò dicendo io…)è liberatoria per un applauso che distende i nervi, ti lascia un attimo prendere fiato, riduce il climax, la tensione. la stampa, l’informazione, tu la conosci meglio di me, ma questo non significa che io, non la conosca affatto, l’informazione dicevo, di Grillo ne ha fatto “capuliato”, restituendo un’immagine che, leggo, è anche la tua. Non credo si tratti di incultura ( cos’è? un neologismo di ignoranza?), ne di luoghi comuni. Anzi è una conoscenza al di sopra della media, che fa paura. I volenterosi cittadini del movimento s’interessano di bene pubblico,trasporti, ecologia, sistemi delle acque, urbanistica e di tutti quegli argomenti di cui credo, si voglia parlare per trovare soluzioni. Allora, quando ho letto che Grillo è il padre di ogni pregiudizio, mi è tornato in mente l’atteggiamento di tanta stampa quando venne fuori bossi. Per carità, non voglio minimamente accostare i due, non si può: già a guardare come il Grillo usa la tecnologia…T’immagini bossi con un tablet in mano? Però sta succedendo qual cosa di simile…mentre il mainstrean è da un’altra parte ed aumentano i suicidi di chi perde il lavoro, questi ragazzi cercano e trovano soluzioni.
    Sai cos’è stata la cosa più bella di ieri? Un ragazzo di ventun anni, Mattia, consigliere a Milano: il più giovane d’Europa. Ha raccontato che, appena eletto, ha ricevuto in busta anonima quattro biglietti per il concerto di Vasco a S.Siro. ” Ve lo immaginate?” ripeteva, tenendosi la fronte, “neanche arrivi, ed hai i biglietti per il concerto, per il teatro, cene gratis e la possibilità di partecipare a tutti gli eventi mondani della città. Ho restituito tutto. Non voglio niente, non voglio spendere così i soldi, ci posso fare tante altre cose con i soldi, io ho una testa piena di idee…L’applauso è da brividi. Credo che stia succedendo qualcosa ed in tanti non si rendono conto. O vogliono fare finta?…
    Grazie Geri
    Andrea

  4. Ci sono infiniti motivi per indignarsi e credo che la frase di Grillo stia al n° 13527 circa della predetta lista di motivi.
    Siamo davanti ad un tragico teatrino dei protagonisti del degrado che ci circonda che con le loro facce impresentabili si affacciano con i loro mille ragionamenti a chiedere ancora il consenso ai palermitani e qualche anima bella o utile idiota si scandalizza della frase di Grillo. C’è una classe politica cittadina e regionale coinvolta, impastata, alleata con la mafia e Pio La Torre si dovrebbe proprio rivoltare nella tomba per l’affermazione di Grillo ? Se è una battuta, va bene ! se è un discorso serio è gravissima ipocrisia !

  5. Non vorrei poi parlare a Gery dei giornalisti, perchè li conosce meglio di me e sa di cosa sono capaci quando fanno i cani da guardia del potere e fiutano aria pesante per il padrone. Azzannano alla cieca !

  6. Il tuo articolo è equilibrato, si distingue pertanto dalla massa di sciacalli che ha strumentalizzato una frase dimenticando lo sforzo che noi cittadini attivi del M5S facciamo ogni giorno per educare la gente alla legalità. Grazie.

  7. Condivido l’analisi di Gery.
    Ho letto che un giornalista si è preso la briga di confrontare i discorsi del primo bossi con quelli del grillo politico e pare che quest’ultimo ne copi interi passaggi, del resto puntare sulla rabbia,fare leva sull’egoismo, condire di qualunquismo e luoghi comuni ogni comizio è il modo più semplice per accendere facili entusiasmi, mio nonno diceva sempre che è facile fare il moralista quando si sta sul divano col telecomando in mano, bisogna vederli davanti ad una busta piena (e non di biglietti dello stadio!) per misurare l’onestà di una persona, speriamo che non stiano crescendo tanti rosy mauro di domani…..

  8. La verità è che i giornalisti si parlano sempre di più addosso ( e ogni tanto anch’io inciampo in questo vizio). Quindi archiviamo la polemica tra Grillo e la stampa perchè produce solo noia. Piuttosto c’è un’altra cosa che voglio dire: io che non sono un grillino ieri sono rimasto sono rimasto colpito dai volti delle persone. C’era una luce diversa in loro, che non vedevo dai tempi della Primavera di Palermo, tanto per essere chiaro. E questo, per una città ostaggio da anni della rassegnazione e dell’ignavia, è un evento che va celebrato. La bella gente non fa partito, ma fa speranza. Che è parente stretta della felicità.

  9. Grazie Geri, ero sicuro che avresti notato qualcosa che era nell’aria e che si poteva condividere. Una consapevolezza diversa, ed anche la voglia di partecipare mi ha fatto incontrare tanti palermitani che stanno pensando in un altro modo, all’amministrazione della città. E’ vero, dovremmo chiamare “dipendenti” quelli che chiamo amministratori, perchè non sono altro che questo: i nostri dipendenti. Speranza sicuro, ma voglia di fare, di trovare soluzioni. Dicono che i ragazzi del movimento non si lamentano mai… voglio dargli credito, e me ne assumo la responsabilità.
    Grazie, Geri
    Saluti
    Andrea

  10. Frequento il M5S da quattro anni circa – per scrupolo di coscienza visto che in questa vita mi ritengo un fortunato(ho più lavori, una vita agiata, famiglia, figli, amici, interessi e passioni) – ed ho visto tanta gente che si impegna per il bene della città senza tornaconto senza brama di potere e questo è bello. Da piccolo al catechismo mi hanno insegnato che l’albero si riconosce dai frutti.

  11. Forse è tutto molto più semplice. Le “provocazioni”, anche più pesanti e circostanziate, sui rapporti mafia-stato sono assolutamente frequenti negli scritti di numerosissimi intellettuali, sia di quelli indipendenti (ammesso che ne esistano), sia di quelli più apertamente schierati. Mi sovvengono, ad esempio, le parole, incredibilmente attuali, utilizzate da un grande autore come Giorgio Gaber, osannato post mortem tanto da destra che da sinistra, nella famosa invettiva “Io se fossi Dio”, specie nella versione riproposta in chiave aggiornata nel 1991, che vi invito caldamente a leggere (http://www.giorgiogaber.org/index.php?page=testi-veditesto&codTesto=103). Al confronto le parole pronunciate da Grillo, peraltro decontesualizzate da un discorso molto più articolato, risultano acqua fresca. L’unica differenza concreta sta nel fatto che Gaber non avrebbe giammai tenuto un comizio in una pubblica piazza a favore di un movimento politico, ma, in quanto ai convincimenti di fondo, Grillo mi sembra persino un moderato …

  12. @LUCILLA

    MA dove avrebbe dettoche la Mafia NON ha mai ucciso? Ma siete così lobotomizzati da non comprendere nemmeno l’ Italiano?

    La MAfia non strangola i propri clienti (tipo quei partiti che vanno a comprare ipacchetti di voti) perché sono serbatoi di consensi. Strangola le sue vittime ma le uccide solo in casi estremi, quando cercano di ribellarsi, perchè preferisce tenerle in vita in modo da sfruttarle.

    Ed è un fatto che uno stato, (corroso dalla partitocrazia e sodale con la mafia bancaria-finaziari) che ci conduce alla crisi, ci mette nella mani della Mafia che con la crisi PROSPERA.

    Il discorso è questo, se poi il tuo QI ti impedisce di comprendere la lingua Italiana non è con grillo che devi arrabbiarti…

  13. GRILLO E` IL NOSTRO MEGAFONO,SIAMO NOI CHE DOBBIAMO AGIRE.E` LA PRIMA VOLTA CHE UN CITTADINO (PENALE PULITO) PUO` VERAMENTE METTERSI IN GIOCO E CANDIDARSI CON L`AIUTO DI TUTTA LA CITTADINANZA CHE POTRA`,CON LA RETE, PARTECIPARE E VERIFICARE QUALUNQUE DECISIONE VENGA PRESA NEL PROPRIO COMUNE PER IL BENE COMUNE E NON NELL`INTERESSE DEI SOLITI POCHI CHE CONTINUANO AD ARRICCHIRSI, LASCIANDO IL PAESE SPROFONDARE SEMPRE PIU` IN BASSO. 5 STELLE SEI TU!!!

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