Spararle grosse

Non sono profeti né maghi, eppure sul web imperversano come se fossero bocche della verità. Sono gli aspiranti “indiscrezionisti”, giornalistucoli o orecchianti della notizia che sparano previsioni e anticipazioni su tutto e tutti. Candidature, alleanze politiche, movimenti aziendali, campagne pubblicitarie, strategie. Scrivono rinviando sempre a “fonti ben informate” e ammiccano al lettore con frasi del tipo “ne vedremo delle belle”.
Ce lo siamo detti molte volte, il problema dell’informazione condivisa, estremamente condivisa, del nuovo giornalismo popular, estremamente popular, è che aumentando il volume delle notizie, diminuisce la qualità degli autori. L’altro giorno c’era uno in tv che si professava giornalista pur non avendo mai avuto a che fare con un giornale, a parte quattro cartelle di deliri incautamente pubblicati da un correo.
Però non è così difficile difendersi dagli impostori: questi tipi non riferiscono indiscrezioni – che, come sappiamo, possono anche non essere confermate, altrimenti non sarebbero indiscrezioni – scrivono proprio cazzate, senza né capo né coda. Scrivono storie inventate travestite da riflessioni, raccontano incubi travestiti da ammonimenti. Insomma, sono Uri Geller del giornalismo: mistificatori, millantatori, truffatori.  Io ne conosco almeno una decina e ogni volta che mi imbatto in un loro scritto, mi sforzo di andare oltre. Poi non ce la faccio… e leggo. Ma questo è un mio grave difetto: ho un debole per il trash.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Spararle grosse”

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