Il Giornale dà una nuova visione di Angelino Alfano, un po’ sanguinaria.
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Tipica dell’uomo, questa visione della politica come demonizzazione e soppressione dell’avversario, e non come ricerca di convergenze e di intese. Per fortuna non lo dice dalla posizione di Presidente del Consiglio…
“Di quale autorevolezza, di quale parvenza di verità sa vestirsi l’astuto peccato!”
(Molto rumore per nulla, Shakespeare).