Viva voi!

Quando scrissi il mio primo post su questo blog pensavo a un diario personale, a una specie di blocchetto telematico per gli appunti.
Sono fortunato perché molte cose belle, alcune meravigliose, mi sono successe negli anni: e negli spunti di felicità includo anche gli errori dai quali ho imparato e le infelicità che ho lasciato per strada. Di tutto ciò abbiamo spesso discusso insieme, in un percorso lungo 2.426 post. Magari non sempre mi sono trovato d’accordo con voi, ben ricambiato comunque. Però ci siamo confrontati. Ed è per me una gioia, quando capita di incontrare fisicamente qualcuno di voi per la prima volta, ritrovarmi a parlare con una persona che mi conosce perché mi ha letto (e magari mi ha pure criticato).
Da questo blog sono nate molte iniziative editoriali e anche alcune amicizie. Il blocchetto per gli appunti si è trasformato in una macchina un po’ più complessa, come l’evoluzione del web impone. Le cose cambiano.
Oggi pare che il microblogging viva un periodo luminoso. Ed è un orgoglio constatare che su queste pagine il widget di Twitter è stato integrato con un buon anticipo rispetto a molti altri siti, anche più popolari.
Infine mi piace ricordare la ferrea obbedienza praticata da queste parti nei confronti della logica della condivisione: i contenuti sono pubblici, ma il merito va sempre agli autori; non si ruba niente, si diffonde; se si cita si linka.
Uno dei difetti dell’enorme diffusione del web è il progressivo abbandono della netiquette. Chiunque copia, incolla, spamma, si preoccupa solo di allungare la catena ma non gliene frega niente del primo anello. I nuovi barbari del www sputacchiano su Facebook, rimbalzano su un tumblr, atterrano sul sito dell’amico/nemico e commentano sempre a occhi chiusi, sgomitando per farsi notare. Insomma, un casino.
Lo scorso anno, proprio il 10 dicembre, scrissi:

Tutto questo per dire grazie a tutti voi che ogni mattina vi prendete la briga di leggere le mie righe e magari vi incazzate, e magari mi scrivete privatamente, e magari mi perdonate se siete l’oggetto del post in un giorno in cui non avevo di meglio da fare, e magari mi telefonate per progettare una cena insieme, e magari mi inviate una cosa che avete scritto, e magari dite peste e corna alle mie spalle…

Il ringraziamento era per i quattro anni del blog.
Oggi ne festeggiamo cinque.
Viva voi!

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Viva voi!”

  1. Cento di questo giorni, Gery caro. Noi siamo sempre qui, e pendiamo dai tuoi polpastrelli. Auguri Geryblog!

  2. Viva te. Leggere il tuo nuovo post è uno dei piccoli, grandi, piaceri del mattino. Grazie!

  3. Aggiornare e gestire un blog ogni santo giorno è davvero impegnativo. A noi lettori tocca la parte meno impegnativa e narcisista, se vogliamo. Grazie Gery

  4. Auguri da parte di un lettore che ti ha scoperto da relativamente poco ma che ormai ti segue tutti i giorni. :)

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