Una maratona in famiglia

L’ordine lo ha impartito mia moglie in pieno agosto: il prossimo anno corriamo una maratona insieme. Ed io, che sgambetto da qualche decennio, sono rimasto a bocca aperta davanti alla sua determinazione. Anche perché lei, nonostante sia una sportiva di ottimo livello, non si era mai cimentata nella corsa (è forte, ad esempio, nel nuoto e mi infligge certe umiliazioni di cui vi parlerò un’altra volta).
E’ così che abbiamo cominciato a preparare la nostra maratona: il sogno è New York 2012, ma qualcosa prima la faremo.
Sono uno abbastanza competitivo, e non soltanto nello sport. Conseguentemente, guardo con amorevole preoccupazione la crescita podistica di Daniela. Ha iniziato un mese fa con pochi chilometri e già macina i suoi “lunghetti” e le sue ripetute senza battere ciglio.
Sono sincero. Il mio sogno è tagliare il traguardo di Central Park accanto a lei e abbracciarla e dirle che ce l’abbiamo fatta, che è stato meraviglioso, che sono vecchio per certe cose mentre lei no, che è bellissima anche quando è distrutta dalla fatica.
Il mio incubo è trovarla già lì, stanca e sorridente che guarda l’orologio e chiede: “Ancora ti devo aspettare?”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Una maratona in famiglia”

  1. Caro Gery, come non condividere questo sogno? Io e Simo siamo in una situazione che ha molte analogie con la vostra in materia di preparazione, perciò ci stiamo allenando duramente (questa mattina ero in Favorita alle 6 sotto la pioggia…) per essere pronti, per quanto riguarda la distanza classica, per la Zurich Marathon del 22 aprile 2012. Ci auguriamo di avervi con noi :-))

  2. Gery, adesso che hai dato la notizia occorre che ci tieni informati. Tifo per voi!

  3. si scusa ma per i non addetti ai lavori cosa sono le ripetute e i lunghetti di Daniela ?
    ma poi che ne sai, magari tua moglie ti aspetta e ti accoglie con un abbraccio dicentoti ” ce l’hai fatta amore mio ” !

  4. Hai ragione marid@, sono due tipi di allenamento con ritmi e su distanze molto diversi.
    Effettivamente c’è anche la possibilità di un finale diverso… Come quello che proponi tu.

  5. il titolo del prossimo romanzo di Gery: “E ti amo, ti amo, ti amo.” E non sarà un noir.
    Per fortuna ogni tanto ci regali queste incursioni nella tua vita coniugale bella, sana, piena, così dimentichiamo, sia pure per l’attimo di una breve lettura, le nefandezze della nostra classe politica, i disagi di una città allo sfascio,le brillanti carriere delle patonze.
    A proposito di brillanti, dopo un ultimo allungo verso il traguardo, un saltello fino da Tiffany? Terzo piano mi sembra. (mai stata eh):-)

  6. Aspettiamo con trepidante pazienza l’exploit della vostra prima maratona e facciamo un tifo sfegatato per tutti e due. Continuate a tenerci informati. Vi pensiamo immersi nei vostri allenamenti. Annabella mi sta incitando a considerare seriamente l’obbiettivo della nostra prima maratona che avevamo abbandonato già diversi anni fa. Siete grandissimi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *