Pensieri, parole, opere e omissioni

“Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni”.

Questa celebre frase di Gandhi dovrebbe risuonare nelle orecchie di tutti quelli che discettano di impegno senza mai aver mosso un dito, che condannano sempre gli altri senza mai aver messo in gioco se stessi, che parlano senza conoscere. In Sicilia per chiedere a una persona cosa ha realizzato di concreto nella vita si dice “chi firm a fattu?” (che film hai fatto?). Ecco, quando ascoltiamo/leggiamo chiunque si mostri verbalmente cazzuto, risoluto a parole, proviamo a domandargli notizie del suo passato. E’ un buon modo per cominciare a distinguere, in modo chiaro e definitivo, le favole dalla cronaca.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

Un commento su “Pensieri, parole, opere e omissioni”

  1. Costoro sono la peggior specie che esiste.
    “Questo misero modo/tengon l’anime triste di coloro/
    che visser senza infamia e senza lode”
    GLI IGNAVI.
    Dante: Divina Commedia, Inferno, Canto terzo

    Quanto sopra dichiara Virgilio.

    Come replica Dante, più indignato che mai:
    “….Fama di loro il mondo esser non lassa/
    misericordia giustizia li sdegna/non raginiam
    di loro, ma guarda e passa”
    L’Autore è in buona, ottima ompagnia.

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