Toh, i referendum

Nessuno lo dice, ma tra un mese ci sono i referendum per argomenti di grande rilevanza. Come spesso accade, tanto per rendere semplici le cose, si vota sì per dire no.
Quindi si vota sì per dire no alla privatizzazione dell’acqua.
Si vota sì per dire no alle centrali nucleari in Italia.
Si vota sì per dire no al legittimo impedimento.
Sull’acqua e sul legittimo impedimento ho le idee abbastanza chiare, quindi voterò sì. Sul nucleare sto riflettendo – e sono ben accetti i vostri contributi anche via e-mail – perché da un lato l’onda dell’emozione del disastro giapponese indurrebbe chiunque a lasciare le cose come sono, dall’altro la certezza che non esiste il nucleare sicuro al cento per cento ci rende tutti un po’ più fatalisti (se un incidente capita a Bolzano piuttosto che in Francia poco cambia per tutti noi). Ma so che il tema è complesso e non voglio dare giudizi trancianti.
Al momento mi preme ricordarvi quel che i media tradizionali hanno ignorato quasi tutti colpevolmente. E cioè che il 12 e il 13 giugno c’è un appuntamento importante per il destino di questo Paese.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

7 commenti su “Toh, i referendum”

  1. Caro Gery, bello il tuo chiedere di sentire gli altri. La mia opinione sulle centrali e’ questa: io non sono contrario in senso assoluto. Ritengo pero’ che sia giunto il momento di considerare l’idea di uno sviluppo energetico europeo. Tu dici: che differenza fa se la centrale e’ a Bolzano o in Francia? La differenza c’e’, perche’ la Francia non e’ un territorio a rischio sismico. Ti invito a dare un occhiata alla mappa sismica europea su http://www.protezionecivile.it/minisite/index.php?dir_pk=249&cms_pk=14839 . Vedrai che la faglia attraversa proprio l’Italia e la Protezione Civile conclude scrivendo “Dall’andamento della linea nell’immagine si capisce perché, di fatto, solo la Sardegna non risenta particolarmente di eventi sismici”. Una signora tedesca di mia conoscenza ha vissuto la sua prima esperienza di terremoto verso i 50 anni (io a 10) e sai dove? a Bagheria, dove si trovava in vacanza! I Francesi hanno poi un motivo in piu’ per considerare le centrali nucleari: hanno un po’ di uranio. Noi invece dovremmo comprarlo, probabilmente dalla Russia. Infine, vogliamo considerare il livello di corruzione presente nella nostra P. A. e il ruolo della criminalita’ organizzata?

  2. I referendum(di giugno) sono di particolare
    rilievo. Pure io non sono contrario al nucleare:
    e però la stragrande maggioranz degli italiani
    voterà contro il nucleare.
    Credo si voti il 20, 21 giugno

  3. Cominciamo comunque a mobilitarci. Il nostro beneamato governo ha tutto l’interessa a far passare sotto silenzio queste date. E il votare comunque (sì o no) è importante per dare al referendum la validità necessaria (oltre il 50% degli aventi diritto).

  4. Avere una centrale nucleare vicino casa non è come averla al di là dei confini (ad. es. in Francia): in caso di incidente vengono liberate anche sostanze radioattive “pesanti” che rimangono radioattive per lungo tempo e ricadono al suolo entro alcune decine di km dalla centrale. Come dimostrano, tra l’altro, i casi di Chernobyl e di Fukushima.

    Inoltre, durante il normale esercizio, la centrale emette residui radioattivi, tanto che è accertato che i bambini con meno di 5 anni che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono almeno a più di 50 km (e le percentuali scalano in base alla distanza).

    E’ tutto spiegato perfino qui:
    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettronucleare

    Oppure, se si ha più tempo, qui:
    http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-e0326a48-2e52-4380-bd13-dec42532d1e3.html

    O anche qui:
    http://chetempochefa.blog.rai.it/2011/03/27/nucleare-a-chi-conviene/

  5. Non sono contraria al nucleate in linea di massima ma sono contraria ad un nucleare italiano affidato a commissioni incompetenti , pronte a scegliere i siti non in base alle qualità geologiche ma in base ai capricci dei governatori delle varie regioni. L’Italia è un paese ad alto rischio sismico e le centrali verrebbero costruite là dove più alto è il rischio sismico meno è l’acqua (dolce) necessaria e più invece è la debolezza politica.
    Per non parlare poi degli appalti. Una impregilo che ha costruito la casa dello studente a L’Aquila o l’inceneritore malfunzionante di Acerra non mi da affidamento. E come l’impregilo tante altre.
    Per l’Italia poi non ci sarebbe alcun risparmio. dovremo comprare l’uranio o il plutonio, avremo il problema delle scorie, più di altre nazioni orograficamente meglio disposte, e a guadagnarci sarebbero solo gli imprenditori.

  6. per fortuna oggi abbiamo le energie alternative e rinnovabili che sono ugualmente o anche più efficaci, il problema è che i nostri attuali politici non vogliono occuparsene, hanno ben altro da fare…vota sì ad ogni punto, è veramente doveroso!!! ciao, alla prossima

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