Il rispetto dell’intelligenza

C’è un grande equivoco sulla riforma della giustizia e, nello specifico, sulla questione della prescrizione breve. Diceva ieri sera Giuliano Ferrara: è giusto che un premier debba poter governare senza che i magistrati gli mettano i bastoni tra le ruote perché è fondamentale che porti a termine il ruolo che gli elettori gli hanno dato.
Giusto. Ferrara però glissa sul fatto che le norme portate avanti da questo governo non salvano il Berlusconi premier, ma il Berlusconi cittadino, che è ben altra cosa. In questo modo c’è il rischio che si infranga un principio fondamentale, non scritto e violato quotidianamente dalle Alpi al canale di Sicilia: quello del rispetto dell’intelligenza altrui.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Il rispetto dell’intelligenza”

  1. ‘glissare’ e’ un verbo cosi’ delicato. Lascia immaginare acrobazie dialettiche effettuate sulle punte con la grazia di una ballerina classica. Non certo le vaccate maleodoranti di quel pachiderma servile, represso e livoroso.

  2. la norma del leggittimo impedimento in seguito snaturataserviva appunto a fare governare Berlusconi e processarlo dopo finita l’attività di presidente del consiglio.A questo non credo che ci fosse nulla di scandaloso dal momento anche che veniva meno il termine di prescrizione che allo stato attuale e’affidato unicamente al magistrato .Un complimento a lesandro per la signorilità’ dell’intervento che gli fa molto onore!,,,,,,,,,,,,

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