Addio fuga innocente

Un nuovo progetto tecnologico, credo con la sponsorizzazione del governo, consentirà ai genitori di avere un software per tenere sotto controllo – via computer e via cellulare – l’attività scolastica dei figli.
In più, ogni volta che il ragazzo risulterà assente, partirà una raffica di segnali via e-mail o via sms.
E’ la fine di quella fuga temporanea che, a seconda della città e della regione, viene chiamata in modo diverso: marinare la scuola (per tutti), bigiare, caliare, fare sega, fare spago, lippare, fare filone, fare berna, bossare, tagliare, fare manca, fare forca, eccetera.
La tecnologia mette fine all’ultimo dei riti analogici che era rimasto ai nostri giovani: nel segno di una criminalizzazione degli atti comuni e di un controllo esasperato delle minchiate.
Tutti noi, compresi i nostri genitori, abbiamo marinato la scuola e conserviamo molte di quelle giornate nel nostro album dei ricordi. Senza quell’ebbrezza di libertà non avremmo apprezzato molti sapori (il cibo in quelle mattinate era più gustoso), molti colori (il cielo in quelle mattinate era più blu), molti dolori (la partita di calcio sulla spiaggia distruggeva i muscoli). Soprattutto non avremmo avuto una possibilità a buon mercato di infrangere una regola, di evadere ingenuamente, di provare in modo innocente cos’è la fuga. Per poi tornare, felici e  un po’ spaventati, nel mondo di sempre.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Addio fuga innocente”

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