L’Alka Seltzer di Dio

Leggo su Livesicilia il menu del pranzo di domenica prossima con Papa Benedetto XVI e i vescovi siciliani al Palazzo arcivescovile di Palermo.
Antipasto di caponata, crocchette di latte e verdure in pastella. Primo con involtini di melanzane ripieni di pasta e risotto ai frutti di mare. Secondo: filetto in crosta. Alla fine gelato al pistacchio e mandarino, cassata, paste di mandorle e pistacchi e passito di Pantelleria.
Si vede che il Santo Padre è ben seguito da lassù: un comune mortale dopo un pasto del genere stramazzerebbe sulla tavola. Tuttavia lui ha fatto la sua rinuncia: niente vino, solo spremuta d’arancia (che in questo periodo sarà freschissima…). Meno peggio di quanto immaginassi, temevo un cappuccino da turista nordico.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “L’Alka Seltzer di Dio”

  1. Francamente mangerei (e reggerei) tutto dall’antipasto al dolce.Ma il catering chi lo farà?

  2. Un’azienda Bio: la Bio Chetasi.

    Il servizio ai tavoli lo cura Arcangelo Cameriere.

    P.S.
    Sulla cassata di ricotta la spremuta d’arancia è la morte sua.

  3. Comunque spezzo un braccino in favore della visita del Papa: ho visto sistemare un marciapiede sotto le mura delle cattive. Non sapevo che a Palermo avessimo anche quelli che riparano i marciapiedi.

  4. Per Tanus: Quella sulla Bio Chetasi, azienda bio è da premio Nobel.
    Essendo appena tornato dalla Baviera (Oktoberfest) ed avendo assistito a scene terrificanti durante il tracannamento di boccali di birra da litri 1,5 ringrazio il cielo per l’assenza della bionda bevanda nel corso del pasto papale.
    Voi non sapete, comuni mortali, cos’è un rutto bavarese!

  5. Anch’io, come la prima commentatrice, ce la farei, tutto sommato.

    Però poi vorrei dormire, non girare per la città a impartire benedizioni.

    E comunque beati gli invitati etc. etc.

  6. La prima e unica volta che ho bevuto spremuta d’arancia vicino a un cannolicchio alla ricotta, mi hanno fatto una puntura di Plasil. Qualcuno avvisi il sommo Pontefici…

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