C’è bisogno di un traduttore?

Così il magazine americano Foreign Policy descrive l’Italia. Mi pare che basti…
Tuttavia per i più curiosi (o masochisti) qui trovate qualcosa in italiano.

Grazie a Tex “Fabrizio” Willer.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “C’è bisogno di un traduttore?”

  1. E l’orgoglio patriottico se ne va a putt@ne. Anche lui.

    E adesso, tutti in coro: “Fraaateelli, d’Itaalia, l’Itaalia s’è desta… (sì, magari!)

  2. Certo che questi giudizi da parte di una nazione come l America suscitano per lo meno tenerezza.Indipendentemente dal razzismo dilagante se diamo uno squardo alle statistiche balza in evidenza il notevole numero di drogati alcolizzati assassini psicopatici ecc.Altro che bordello italiano almeno non abbiamo assassinato centinaia di persone inermi con le bombe intelligenti.

  3. D’Artagnan, si tolgsa la mortadella dagli occhi prima di sparare conclusioni qualunquiste e berlusconiane della peggior specie.
    Mi perdoni il padrone di casa, ma mi sembra che bisogna porre freno a una deriva di pazzia pubblica.

  4. xrò Dartagnan! un po’ di spirito patriottico non guasta soprattutto se i maestri che usano la matita rosso-blu spesso dimenticano di non esseri né lindi né casti.

  5. Caro D’Artagnan, in compenso accogliamo in pompa magna UNO che appena se ne torna a casa, dopo aver gozzovigliato in compagnia del nostro premier, non esita a mitragliare i nostri pescherecci.
    Massì, ci sarà una spiegazione anche per quello…

    @do: il buon senso mi spingerebbe a non farlo, ma non resisto: ma che vuole dire? Sarà, ma faccio una tale fatica a comprendere i suoi interventi!

  6. Infatti, Do. Di quello che scrive non si capisce generalmente un bel niente. Spero che lei non faccia un mestiere nel quale è costretta a spiegare… Altrimenti, poveri i destinatari delle sue astruse congetture.
    Cl.r.

  7. Sempre deliziosi e accoglienti..@Contessa:continui a ocnfidare nel suo borghese bon sens.@Anonimo:Mi pare ch eil mio pensiero sia chiarissimo,mi sono sola accodata a Dartagnan, in quanto non credo che gli stutnitensi possano impartirci grandi lezioni di moralità.Certo il nostro capo del governo spiana la strada allo sbeffeggio, ma siamo noi elettori ad averlo scelto, il problema è alla radice. Le assicuro che in genere sono molto chiara nelle mie spiegazioni ma dirlo ad un anonimo pieno di pregiudizi, che ama svilire e non dialogare, vale un bel niente.

  8. @do. La tua ossessiva ricerca della polemica insulsa fa di te un tipico esemplare di troll. Dare dell’anonimo a uno che si firma in coda cl.r. (quando tu per prima usi un nickname) è dire una stupidaggine.
    È vero non sei ben accolta qui, fattene una ragione. E poniti qualche domanda sul perché se ci riesci senza slogarti l’ego.
    Di solito ai troll non si replica, ma oggi mi sento buono. Per domani non garantisco: gli invadenti solitamente li caccio fuori da casa mia.
    Distinti saluti

  9. Non si possono aprire le porte di casa on line, pubblicizzandola, e poi esercitare l’intolleranza o paventare la censura.E’ come ambire alla quadratura del cerchio. Eviterò di dare un’occhiata al suo link che lampeggia in altri siti; si coltivi serenamente il suo orticello.

  10. .caro Guglielmo credo che ti sbagli di grosso le mie osservazioni erano perfettamente opposte alle idee berlusconiane di cui molti sono ossessionati.Per quanto riguarda la visita diGheddafi initalia. E’un problema di politica estera di alto livello a cui bisogna per necessita’ accondiscendere.Ricordate le scarpe battute sul banco del,o.n.u da un certopresidente russo accolto con tutti gli onori.

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