Lasciate parlare Dell’Utri

Secondo me Marcello Dell’Utri ha diritto di parola in un pubblico consesso, come tutti. Persino Totò Riina, Michele Greco e Leoluca Bagarella (tanto per fare esempi non a caso) hanno potuto dire la loro mentre erano agli arresti.
E sapete perché la penso così? Non per questioni legate alla libertà di parola o ad altre menate che ormai stanno sui libri e non nella vita, ma per un motivo prettamente pratico.
Dell’Utri, come chiunque altro, fornisce con le sue parole un giudizio di se stesso molto più aderente alla realtà di qualunque inchiesta giornalistica o giudiziaria. Insomma più parla, più noi capiamo perché parla.
Quanto ai contenuti, che si tratti di patacche, di reperti storici, di Mangano, di eroi di mafia o di panini con la milza, non ce ne frega un tubo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

6 commenti su “Lasciate parlare Dell’Utri”

  1. condivido il post,in questa vicenda però mi infastidiscono anche le sue parole,non capisco perché il senatore debba ammantare ogni volta la scusa politica e lasciare intravvedere che le critiche sono in realtà rivolte, per suo tramite, al suo capo, ma vi pare possibile che in italia dell’utri non debba essere criticato e fischiato in quanto marcello dell’utri?

  2. Preferirei sentirlo parlare vedendo al contempo dietro di lui due guardie carcerarie atte a controllarlo e pronte a riportarlo nelle patrie galere.

  3. Ieri, intanto, il Tg1 ha dato la notizia senza spiegare perché Dell’Utri sia stato contestato.

    Nel merito sono d’accordo con te. Le sue ultime dichiarazioni su Mangano nascondevano un paio di elementi particolarmente interessanti.

  4. @kalks: sono d’accordo. Anche io ho letto il pezzo di Battista e l’ho trovato disgustoso.

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