Se cade un Petruni

E’ accaduto ieri.  In tutti i collegamenti in diretta e con compulsività patologica, Susanna Petruni nella sua trivalente veste di inviata a Siena, di vicedirettore del Tg1, di berlusconista osservante (e purtroppo praticante), ci ha ricordato come la tragica morte del turista francese alla vigilia del Palio non sia la conseguenza di qualche magagna umana, dell’incuria pubblica o di un cedimento strutturale, ma di una strana maledizione.
Va bene la nota di colore, va meno bene l’inseguire la superstizione sino a farla diventare elemento fondante della cronaca.
Il male che viene dall’alto (anche se sotto forma di pezzo di cornicione) nella logica della trivalente Petruni, ha ragioni che vanno cercate nella cabala, nei colori dei gonfaloni, o chissà nei fondi di caffé.
Non c’è mai una ragione razionale, a certe latitudini di ragionamento, per le sventure di noi umani. Del resto il partito dell’amore, nei cui confronti la Petruni non nasconde devozione, ha vietato ogni legame di casualità con quel che normalmente accade. Se viene giù un palazzo o il mibtel, ci sarà un motivo: odio o sfiga. Mai una responsabilità personale.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Se cade un Petruni”

  1. Susanna Petruni….no comment. Lo specchio dell’involuzione di questo Paese è un po’ questo: prima il Palio di Siena lo commentava il mai abbastanza rimpianto Paolo Frajese, oggi lei.

  2. Anch’io ho rimpianto Frajese, ieri pomeriggio, davanti alla tv. Quello della Susanna Tutta Panna sembrava un collegamento stile “Unomattina estate”, peccato non ci fosse anche Diaco magari a snocciolare qualche frase di Padre Pio (l’ha fatto davvero, l’altro giorno, alle otto meno un quarto del mattino…). E la Susanna, poi, con quel giubottino jeans rosso acceso stile completo sportivo-elegante da sposina-in-partenza-per-il-viaggio-di-nozze”…

  3. Non posso fare a meno di osservare che le donne che lavorano e circondano il Cavaliere d’Italia sono tutte belle ma di una volgarità accecante. Compresa la sua ex consorte

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