Il portafoglio


La scorsa settimana un amico mi spiegava una sua teoria molto affascinante, difficile da illustrare ma facile da intuire: ogni cambio di portafoglio è il segnalibro di una svolta.
Quanti di voi ricordano i portafogli che furono?
Io me li ricordo. Ricordo dove e quando li ho comprati, dove e come li ho persi, dove e perché li ho accantonati.
Una volta mi accadde di perderne uno in un modo che oggi, a cuor felice, reputo quasi volontario. Allora credetti di smarrirlo in un supermercato, molti anni dopo scoprii che c’era uno spirito burlone e fidato che mi aveva suggerito di lasciarlo lì, col suo carico di mefitica ordinarietà, accanto alla cassa di una commessa dal viso arcigno.
Un’altra volta scelsi di nasconderne uno nella cabina di una nave.
Un’altra ancora acquistai un modello che mai avrei usato: mi piaceva averlo, e basta.
Quanti portafogli contengono più (o meno) di quel che mostrano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

25 commenti su “Il portafoglio”

  1. Non amo più da un po’ il portafoglio.
    I miei provavano sempre a diventare delle cartellette tendenti al faldone, più che altro.
    In fondo servivano solo a bucare le tasche posteriori dei jeans.

    Adesso utilizzo un porta carte di credito/debito, che prova a diventare un portafoglio.

    Anch’io li ricordo tutti. L’ultimo me lo porto ancora appresso. Non in tasca, naturalmente, ma con un trolley comprato apposta. Dentro, se cerco bene, ci deve essere ancora la tesserina del Malaluna…
    e sì, sono troppo anni 80/90.

  2. Io sono uno smarritore professionista di chiavi. E la tua metafora vale anche per le chiavi, per quanto mi riguarda.
    Cl.r.

  3. Anonimo, conosco uno che metteva le chiavi nel frigo per non scordarle. Solo una mente diabolica!

  4. in 35 anni ne ho avuto solo quattro l’ultima volta che mi è stato regalato un portafgoglio firmato in sostituzione del mio vecchio e consunto ci sono rimasto male.

    Ad oggi questo nella mia tasca destra ha 6 anni!

  5. Semplicemente, mi scoccia da morire mettermi lì a scegliere cosa tenere e cosa cestinare delle innumerevoli cose inutili che il mio portafoglio contiene. E continuo a rimandare, rimandare, rimandare… Ho deciso, peró: il momento è giunto. Stasera si cambia. E il portafoglio non è che l’inizio.

  6. Ripetere per ben tre volte la parola “cosa” in due righe di commento, non è bello, peró. Uffa!

  7. L’unica volta che ho perso il portafoglio risale al 90, ma è avvenuto a Londra, e la disavventura rocambolesca che ne è seguita ha squarciato l’idea astratta che mi ero fatta degli inglesi. Indagine poliziesca, interrogatorio del personale dell’albergo. Mischini. Mi tornò la memoria qualche mese dopo. Avevo lasciato il portafoglio, con i miei primi ventitre annuzzi e tutti i miei averi, in una bellissima cabina telefonica, perchè partivo per dimenticare, ma una telefonata all’amore impossibile mi scappò. E poi le corse al consolato, e poi il ritorno a Palermo. Valigie smarrite. Silenzio in famiglia, i miei mi sapevano a trascorrere il capodanno nella più vicina Ribera.
    Mi manca leggere i post di Gery e i vs. commenti, devo forse convertirmi alla connessione tramite chiavetta…

  8. Tanus, suppongo sia una strategia…mnemonica. Sai, quando associ due azioni, una chiama l’altra e così risali alla prima. Sono tentativi per ridurre l’ansia o l’angoscia (di morte, perdita). Il frigo come qualsiasi altra cosa può andare bene.

  9. 1) Badge del giornale.
    2) Tessera Sindacato Giornalisti.
    3) Tessere Casagit (cassa assistenza giornalisti, 3 esemplari, 2006/07/08).
    4) Tessera supermercati GS (ora Carrefour).
    5) Tessera Bottega Verde (profumeria).
    6) Tessera Feltrinelli (libreria).
    7) Tessera Piemonte Card (mio figlio ha abitato per tre anni a Torino).
    8) Tessera Sanitaria Regionale (nuovo codice fiscale).
    9) Vecchio Codice Fiscale.
    10) Pizzini del Bancomat (inutili, tanto i conti non li faccio mai e li strappo sempre prima che scatti il rosso della scritta CARTA NON ABILITATA, RIVOLGERSI AL PROPRIO ISTITUTO DI CREDITO).
    11) Bancomat (vedi sopra).
    12) Carta di credito (scaduta e mai più rinnovata).
    13) Tessera Postepay (ci saranno sì e no 20 euro).
    14) Cartamoneta: euro 15. Spiccioli: euro 1,20.
    15) Tessera raccolta punti ITI Caffè.
    16) Carta di identità.
    17) Ultima tessera Unione Nazionale Cronisti Italiani 2005 (credo di non essere più iscritto da allora).
    18) Tessera Ordine nazionale dei Giornalisti.
    19) Patente di guida B.
    20) Tessera Associazione siciliana della Stampa (tre esemplari: 1979, 1989, 2009: però, c’è del metodo…).
    21) Fototessera mia.
    22) Fototessera di mia figlia la grande.
    23) Foto-santino di mia suocera (persona straordinaria, buonanima).
    24) Estratto in carta libera dell’atto di nascita scaramanticamente richiesto nel 2002 (piegato in quattro).
    25) Fotina b/n di mio padre e mia madre sposini a Riva del Garda (aprile ’56, dunque mia madre era incinta di me).
    26) Lettera d’auguri per i miei 44 anni (dunque 9 anni fa) scritta a mano su foglio a quadretti da mia figlia la grande.
    27) 5 bigliettini da visita (non miei).
    28) Santini (in ordine d’apparizione, non mistica): Madonna delle Lacrime di Siracusa, Santa Rosalia, Maria SS. di Trapani, Sant’Antonio di Padova, Sant’Anna, Padre Pio, Prodigiosa immagine del SS. Crocifisso dell’Olivella, Santa Rita, Bambin Gesù della Gancia.

    Il mio portafogli è come me: vanamente opimo…

  10. @rosipa: incredibile! Anch’io nel ’90 ero a Londra e anch’io sono rimpatriata con il foglio di via. A me però lo rubarono, il portafoglio. In metropolitana, naturalmente. Chissà, magari ci saremo pure incontrate al consolato…

  11. @totò:
    così non vale, adesso svuoto il mio trolley e in settimana spero di arrivare a finire l’elenco. Io addirittura ho ancora la tessera dell’opera universitaria e qualche tessera amat primi anni ’80.

  12. Toh,
    nel ’90 ero a Londra e trovai due portafogli.
    Uno in una cabina telefonica e uno in metropolitana.

    Carramba…

  13. @tanus:
    Ssssìììì, la tessera dell’Opera Universitaria!!!! sssììììì… non so se hai capito, ma siamo al feticismo… e dire che non c’è più quel gran caldo dei giorni scorsi…

  14. Quando ho cambiato portafoglio l’ho sempre fatto per sostituirlo con uno più capiente e rigorosamente con cerniera esterna che lo serra tutto. Tipo valigia, per comprimere, in modo che potesse contenere le sempre crescenti e traboccanti min**iate che, a quanto leggo, hanno pure Totorizzo e Tanus.
    Nel mio portafoglio attuale, che avrà minimo 5 anni, ci sono persino i bigliettini “da visita” (o promozionali? Non so come definirli) del salumiere, del fruttivendolo e dell’autonoleggio del posto in cui spesso vado in vacanza d’estate. Oltre a tutto il possibile e l’impossibile che avete elencato. Ah, in una piccola sezione interna, anche questa con cerniera, ci tengo pure un paio di bustine di Aulin. Che, quando non le uso, con il tempo si pietrificano.

  15. No, le bustine di Aulin e di Geffer (antiacido) a me si pietrificano nelle varie trousse da viaggio che stazionano sugli scaffali del bagno. Ogni tanto ci trovo anche della Novalgina di buona annata (’95/’96 sono le migliori) o delle confezioni di Xanax che capisco quanto siano antiche dalla confezione stessa…

  16. Mi ricordo da ragazzino che molti miei compagni delle superiori, oltre alle ragnatele, conservavano nel portafoglio un “presidio medico chirurgico”, per ogni evenienza.

    In occasione dell’evenienza (che di solito per chi vi era preparato era molto rara), il presidio nel migliore dei casi si presentava vulcanizzato (minimo 3 anni di portafoglio). Nel peggiore dei casi si scioglieva, durante l’utilizzo: la figlia di un amico mio di soprannome fa Control… sempre meglio di AltCanc.

  17. Un altro amico mio quel “presidio” lo conservava in frigo.
    Ma non per non perderlo, come le chiavi, ma perchè così a parer suo durava di più.

  18. Ho dimenticato di citare tra le riserve del portafoglio un paio di cerotti e, ogni tanto, un provvidenziale Party Feet come pronto intervento per quando esco con le scarpe con i tacchi alti.

  19. Io conservo i primi “ti amo” su post-it del mio amore. Un po’ di romanticismo, suvvia.

  20. Io conosco un cretino che, all’ultimo cambio di portafoglio, ha buttato quello vecchio in un cestino di Via Libertà, con dentro la patente.
    Il cretino sono io!
    Però, considerando che non ho più un’auto da più di vent’anni e quindi non guido quasi mai, forse, inconsciamente, un significato c’è.
    Per la cronaca, da marzo, data dell’episodio, aspetto ancora il duplicato. Ma tanto non guido…..

  21. Totò! Sei grande (in tutti sensi…). Per queste tue citazioni invito te e tutti gli altri a linkarvi a questo sito http://www.faceyourpockets.com che rappresenta un compendio assoluto di tutte le neglie (ma si scrive così? io non sono siculo…) che ci portiamo dietro quotidianamente, associate alla nostra identità visiva.
    Ciao

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