Una noia mondiale


Credo che questi mondiali di poco calcio e di molti sbadigli possano essere archiviati senza rimpianti.
Una finale noiosa ha certificato lo stato di salute del football mondiale, una specie di animale con uno stomaco ipertrofico e le zampe corte.
Qual è la morale? Vincono le pochissime squadre che scommettono sui giovani, e non è poi una grande scoperta. Solo il nostro Lippi aveva la presunzione non dico di vincere ma di giocare con una formazione in avanzato stato di decomposizione.
Mi pare, ma posso sbagliare, che il calcio planetario sia in overdose di tecnica e di strategia: insomma è sempre meno sport e, quel che è peggio, è sempre meno giocato sul campo. Gli schemi prevalgono sull’inventiva, la moltiplicazione di telecamere ci dice tutto su ogni singolo filo d’erba ma non può regalare allo spettacolo la fantasia che non c’è.
Persino in Olanda-Spagna, cioè nella finale della coppa del mondo (la partita più importante degli ultimi quattro anni) ci si è dovuti arrendere al black-out del divertimento, fatta eccezione per qualche sussulto sotto porta o qualche calcione olandese sul petto degli avversari.
E quando alla fine è arrivato il gol della Spagna, gran parte del mondo ha gioito. Perché finalmente era finita.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

18 commenti su “Una noia mondiale”

  1. Noto il titolo ed il sottotitolo del Pais: “fotografano” la situazione, senza eccedere con espressioni euforiche.
    I giornali italiani avrebbero fatto lo stesso, se avessero vinto gli “azzurri”?

  2. Maestro, le partite belle ci sono state. E anche molto spettacolari, dal mio punto di vista. La semifinale Uruguay-Germania, Uruguay-Ghana, alcune partite del Portogallo, dell’Argentina, del Giappone… Anzi, la stampa si è lamentata di partite spettacolari e poco tattiche (io preferisco queste ultime). Tanti contropiede, tante ripartenze, tanti gol, rigori mancati, acrobazie. Bellissimi gol, come quello di Diego Forlàn della semifinale.
    Ma bisognava avere Sky. Alla Rai si è data una sola partita al giorno, e sono capitate le peggiori.

  3. Caro maestro Cacciatorino, sarà che non ho Sky (ma qualche partita l’ho scroccata), sarà che sono in vacanza e mi distraggo un po’, sarà (soprattutto) che ho un’età, ma ho avvertito la mancanza di epicità in questo calcio. Come epica può essere un’attività in cui ventitude mutandieri (così li chiamava Salvo Licata) inseguono un pallone. Però, come ho scritto chiaramanente, posso sbagliare. E in ogni caso aspetto che il mio mito Fabrizio Miccoli mi faccia riconciliare col gioco di passione.

  4. Tuttavia ha vinto la più forte. Ha stupito l’Uruguay (troppa sfiga, però). La Germania ha fatto bne, ma può fare meglio. L’Olanda, senza quei due fuoriclasse (ieri Robben era in soggezione di fronte a Casillas) non mi pare un grande che.

  5. Di questa finale mi rimarrà soltanto il ricordo del bacio di Casillas alla fidanzata reporter, in diretta tv. Meraviglioso!

  6. La finale è stata noiosa è violenta, secondo me. La semifinale eccezionale, come quasi tutto il resto del mondiale, molto bello e vivace (escluse le partite dell’Italia).

  7. Sì, è stata noiosa. E’ tipico delle finali. Partite tese, tatticismo esasperato. La posta in palio è troppo alta. E gli Orange hanno iniziato a picchiare sin dall’inizio.
    Io ho provato a rendere più allegra la mia serata, vedendola tra circa 200 olandesi. Ambientino niente male: tutti vestiti arancione, cori da stadio, fiumi di birra, trombette malefiche e persino i fumogeni (per la strada….).
    Se aveste visto le facce alla fine…..
    E io che, intimamente, ero soddisfatto perchè, in fondo, preferivo la Spagna; per ragioni non solo calcistiche.
    Però il mio vicino di sedia era simpatico e molto misurato nelle sue manifestazioni, tanto da farmi pensare che fosse un infiltrato come me.
    Per lui, un pochino m’è dispiaciuto.

  8. In fondo Olanda-Spagna era una partita dove in palio c’era la corona di campione del mondo ( a proposito ci avete fatto caso che si scontravano-incontravano due monarchie ?) Perché pretendere un gioco all’arrambaggio quando è in palio un titolo mondiale? Certamente se una delle due squadre avesse segnato al secondo minuto avremmo assistito ad assalti e a controassalti, a difese e ripartite in contropiede, ma in caso contrario l’unico modo di giocare per tentare una vittoria è stare in guardia e fermare al centro campo la squadra avversaria e , quando l’avversario fa un errore cercare di partire in contropiede. Ma certo dal divano di casa o dal trespolo di uno studio televisivo una partita in difesa da parte di entrambe le squadre è inaccettabile!
    E’ forse per questo che ho tifato per tutto il tempo per il Polpo Paul?
    E infine , Contessa, ha ragione lei, la cosa più bella è stata il bacio di Casillas alla fidanzata reporter, in diretta tv. E anche Casillas non era niente male!

  9. Concordo che il calcio di oggi è spesso assai noioso condizionato da troppa forza fisica (la velocità di esecuzione è ossessiva) e da troppa tattica di giuoco (442, 4321, 3331…) anche se – ma, non in senso veltroniano! – concordo con mestro Cacciatorino che l’Uruguay meritava di più (per colpa degli arbitri!?) e che Diego Forlàn è il numero 10 che, se avessi i miei 10 anni, sognerei di essere nel campetto sotto casa mia!
    Infine, gli olandesi hanno picchiato come fabbri: un vero scandalo!

    P.S.: Gery, ma cosa ne pensi della richiesta – quasi unanime – di acconsentire all’utilizzo della “tecnologia” per assistere la direzione arbitrale in campo?

  10. Grazie. Mi permetto però di controbattere. In effetti, data l’imponente massa di denaro che ruota intorno al calcio mondiale, la moviola a bordo campo sembra essere legittima e ormai necessaria. Anch’io, fino a poche ore fa, ne ero favorevole. Poi, a mondiale finito, riflettendo un pò più a lungo e a mente più fredda mi sono persuaso che, comunque, il cuore dovrebbe vincere sulla ragione. Un elemento che rende il calcio affascinante è proprio quella componente di imponderabilità dettata dall’errore umano (l’arbitro) e/o dal genio (l’asso del pallone). La magia di poter raccontare la stessa azione di giuoco per anni e in maniera diversa a seconda da che parte tu stia. Il giuoco del calcio è come la parabola della vita: non c’è moviola e le decisioni prese restano per sempre quelle. Penso: il genio di Maradona non avrebbe mai potuto battere l’Inghilterra con la “mano di dio” e nessun bambino avrebbe avuto un sogno! Con l’introduzione della moviola, l’arbitro, oltre a poter contare i fili d’erba del campo, potrebbe starsene addirittura nel comfort della cabina di regia con il regista TV e richiamare i giocatori con un altoparlante. Anche se, senza la moviola non avremmo , magari,vinto la finale a Berlino contro la Francia quando la testata di Zidane fu smascherata da un uso illegale – diremmi ante litteram – della moviola. Ti assicuro che ai francesi non andrà mai giù questa cosa e forse anche per questo Platini è sempre stato contrario.

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