Questi radical chic

di Verbena

Non confondeteli con gli snob. Sono un’altra cosa. I radical chic hanno le loro regole e si guardano bene dal confessarselo a vicenda. Hanno la loro cucina, la loro musica, i loro tic. I loro  accenti tonici e acuti, il loro sesso e la loro castità.  Pure i loro vizietti hanno, i radical chic. Mi dicono che io sia una di loro. Ma non ne sono poi così convinta.

I radical chic…

Il logo della Apple, anche incollato sulla Moleskine.

Sofri padre, Sofri figlio, Gassman nipote.

La bella scrittura, la sana frittura, la tv iattura.

Mai  provato il miele di acacia sul pecorino di fossa?

Fazio, Littizzetto, il Comunicattivo.

No alle griffe,  si al vintage (di lusso).

Il pilates e il tantra (lo yogi si è formato in India).

Truffaut, Corto Maltese, gli Abba.

No al fondotinta satinato,  si al kajal verdeblu.

Mai provato lo spezzatino di seitan?

Hemingway, Murakami, i poeti francesi.

Il cavatappi Alessi e la macchina del pane.

L’erba buona, il vino buono, il sesso buono.

Scalfari, Mina, Guzzanti (Sabina).

Cuoio, seta, cachemire.

Sushi, sashimi e tofu.

I senza dio, la frutta bio.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

176 commenti su “Questi radical chic”

  1. Portare ai compleanni regali da cinque euro ma spiritosissimi: marshmellows dai colori bizzarri, occhiali a forma di fiore, calzini con le dita, libriccini con i consigli per fare amicizia col proprio gatto, souvenir trash.

  2. e poi Contessa, c’è il radical chic americano, di Etsy.com. Solo per intenditori global

  3. @contessa: in effetti mi sto rendendo conto che ne so troppo. e che somiglio moltissimo a un f***ttuto radical chic.
    P.S. anche dire parolacce da film è radical chic.

  4. Silvia, il sesso da radical chic è una roba gustosissima. Ma necessiterebbe di un post a parte…

  5. Parlare in dialetto pronunciandolo malissimo e inventando parole inesistenti.

  6. Il caffè con dei corpi estranei nella caldaia della moka: cannella, cardamomo, semi d’anice…

  7. @maestro Gery: il gelato-sapone di Ilardo? Qualche volta ti ci porto. Ma ne devi mangiare uno per intero. Te ne tagliano un pezzo da mezzo chilo. Tanto che gli costa? E’ acqua ghiacciata che pare allungata col Patrichs… ma a me, radical-chicchissimamente, piace. Mi sa tanto di Gattopardo, di Palermo tardo ottocentesca…

  8. @verbena. Il tè verde è d’obbligo. Come la convinzione che faccia benissimo. Eppure a me produce un certo bruciore di stomaco, accompagnato da un sospetto di nausea…

  9. @cacciatorino: hai qualche speranza. I veri radical chic non ammettono di esserlo neanche sotto tortura

  10. Tutto Heimat e Godard.

    Ascoltare la musica contemporanea e dire “stupenda!”

    Ah, dimenticavo, non usare il classico marsupio per neonati ma usare una stoffa/lenzuolo imbrancando il bimbo .

    I pannolini lavabili!!!

  11. se parlate di America allora mi scateno, in assoluto il posto più RC è Berkeley dove tutti fanno finta di essere dei miserabili ma hanno case spettacolari con vista sulla Bay e conti in banca altrettanto spettacolari, vanno rigorosamente a fare la spesa da Whole Foods Market e da Cheese Board because it is so French! E a cena soltanto da Chez Panisse poi se scoprono un nuovo ristorante italiano che ha le stesse posate che c’erano sulla Raffaello e sulla Michelangelo è finita!

  12. @cacciatorino: nooo, pure l’OKI, noooo, sono a terra dalle risate! ( e anch’io preferisco l’OKI)

  13. Andare a messa solo nelle parrocchie dei “preti in prima linea”.

  14. Una libreria palermitana, che non è la Feltrinelli e non è la Mondadori, ma che ha tutto un suo Modus Vivendi

  15. io di tutto le marche citate sopra l’unica che conosco è l’oki le altre le ho cercate :)

  16. Verbena, è lampante che lei è radical-chicchissima. Lo è il suo annuire e glissare nella stessa misura sull’argomento sesso con tale leggerezza.
    Il radical chic è maestro, infatti, nell’avvicinare e allontanare il prossimo con nonchalance – studiata, pensata e soppesata.

  17. Contessa, un dubbio: ma secondo lei le borse e i mocassini Tod’s sono radical chic? Io credo di si

  18. Ho in un angolo del mio studio una NAUMANN di nome Erika del ’35,indosso magliette Amnesty (provengono da un commercio equo-solidale),mi piace Clint, lavoro al chiacchierino,mi capita di pagare il gelato alla zingarella, do la mancia- rigorosamente esibendola allo sguardo altrui- a chi mi pulisce il parabrezza o vorrebbe vendermi fazzolettini e accendini,non contratto con la signora delle pulizie- arrotondo fino all’ultimo cent-faccio regali sopra le 5 euros, mi piace il tai chi, ascolto Cocciante e Capossela, sostengo i siti di pensiero NO WAR e PEACE and LOVE e il chitarrista mio vicino di casa, leggo racconti di semianalfabeti, ho una terrazza con vista lago e mi sento molto extra quando apro l’ombrellone rigorosamente bianco-crema con divani bianchi-luce di rigore ( i radical amano riconoscersi..) gustandomi una macedonia con gelato,e ammetto senza torutura alcuna di sentirmi una chic radicale…Che dite sono appena arrivata qui quasi per caso..vado..ok? Mi avete però divertita.
    do

  19. @Mara: l’oki è un antinfiammatorio come l’aulin. Solo che si è sparsa la voce che è meno dannoso di quest’ultimo. Il che può anche essere vero, ma io credo che il R. C. sia attratto soprattutto dal suono: oki. Così orientale, così da monello, frizzantino e dispettoso… Un folletto che accorre benefico al primo dolorino.
    Non escludo che dopo Martina e Mattia, qualche pargolo di R. C. potrà anche chiamarsi OKI.

  20. @Do: si sente? Lei E’ la radical chic fatta persona!
    P.S. è più radical chic dare del tu o dare del lei? Una volta era il tu, ma i tempi cambiano… Io uso moltissimo il lei.

  21. @Do:… e scriviamolo a quattro mani questo nuovo post sul sesso radical chic. Lei mi piace!

  22. Tutoyer ou vouvoyer? per i R. C. francesi non c’è dubbio alcuno, vouvoyer anche tra marito e meglio………e a letto? Verbena la prego produca questo post al più presto!

  23. @cacciatorino : oltre Mattia e Martina, i più gettonati: Lorenzo, Manfredi, Ginevra

  24. Gent.mo Cacciatorino, mi dia pure rigorosamente del Lei con la lettera L decisamente da usare in maiuscolo, pure il Voi non mi dispiacerebbe tout court (la langue du radical c’est le français o english..anche appreso tramite vecchi mangianastri). Dai suoi commenti intuisco che Lei sia radiacal al pari di me e peggio di me perciò marchiamo il territorio di competenza senza indulgere alla confidenza.Il radical non si corregge mai,Mara, non chiede scusa perché fa solo errori di distrazione; il suo pensiero è sempre impegnato in operazioni multiformi e traduzioni e traslazioni estemporanei..
    @Verbena, grazie..comunicia tu a scrivere, io intanto penso agisco faccio e poi.. magari..forse… potrei pure intervenire.Rimango “do”,come una nota stonata

  25. @Verbena: Tod’s? Decisamente RC le scarpe, più borghesuccie le borse. La RC è più destrutturata, non trova?

    Le Clarks. Per l’uomo, però. Da donna fanno molto RC sfigata da centro sociale spinto.
    I costumi di Fisico.
    I capelli lunghi con la ricrescita evidente.
    Il pane “consato” del baglio di Scopello.
    La riserva dello Zingaro (sempre a Scopello).
    Vendicari.
    La maratona di New York.

  26. Il sesso RC me lo immagino un po’ pigro.
    Lei: camiciola di mussola bianco su seno inesistente, pancia piatta, sedere grosso, un po’ di cellulite qua e là e gamba corta. Piedi curati con anellino sul secondo dito. Non prende quasi mai l’iniziativa; preferisce stare sopra, ma carponi di più. Non disdegna il linguaggio osceno.
    Lui: tonico, brizzolato e abbronzatura da runner. Tempi lunghi ma un po’ svogliato. In genere parla poco e si affanna molto.

  27. … però Diego Della Valle è un’icona RC tout court. Mmhh, non saprei…

  28. @Contessa:
    se penso al sesso RC, mi vengono in mente Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.
    Tra l’altro in un film della RC Wertmüller.

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