Tele Austerity

Santoro attacca Vespa che a sua volta attacca Santoro e attacca Gramellini e Fazio che lo avevano attaccato. Tutto in diretta. Così la telerissa, il genere più in voga e redditizio, si adegua alla fase di austerity. Non c’è più bisogno di ospiti e scenografie. Basta una camera fissa sul volto del conduttore e uno di passaggio che prema il tasto on.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Tele Austerity”

  1. Almeno in una cosa li abbiamo battuti ‘sti yankees. In America c´é la trash-TV ed il suo profeta é Jerry Springer. Molto trash, e Jerry espone (piú sputtana direi) il peggio del peggio.

    Questa volta in Italia abbiamo fatto meglio: tutta la TV sta diventando trash e tutti “espongono” – ovvero si sputtanano a vicenda – senza piú nessun ritegno. E tutti che si lamentano della ‘fuga di notizie’ se direttamente coinvolti o inneggiano alla ‘libertá di stampa’ e ‘diritto di cronaca’ se coinvolge altri: il pubblico DEVE sapere.

    Almeno Jerry sa di fare trash TV… questi no.

  2. A PROPOSITO DI EROI TELEVISIVI PERCHE’ NON RENDIAMO PUBLICI GLI ENORMI E SCONSIDERATI COMPENSI CHE PERCEPISCONO.IO HO LETTO QUALCOSA IN UN ARTICOLO DI VESPA A PROPOSITO DI SANTORO L’EPURATO MILIARDARIO E SONO RIMASTO SBALORDITO.MA DI QUESTI MAXI COMPENSI E LIQUIDAZIONI PENSO CHE NELLA RAI,SERVIZIO PUBLICO,NON SARANNO CERTO IN NUMERO ESIGUO.

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