Largo ai giovani, che non siano veline e tronisti

Posso sbagliare, ma nella rissa sfiorata tra Carla Fracci e il sindaco di Roma Gianni Alemanno c’è il paradigma dello scontro tra il vecchio e il decrepito.
Domanda: cosa c’è di peggio del vecchio che si spaccia per nuovo solo perché il vecchio torna di moda?
Risposta: il decrepito che ritiene di perpetrarsi all’infinito a dispetto della biologia e del buon senso.
Nello scontro tra la Fracci e Alemanno c’è una frase che mi insospettisce: “Contratto non rinnovato”.
Se mi permettete, di contratti e consulenze (rinnovati e non) nel mio piccolo me ne intendo. So che quando uno accetta di vivere in modo libero – un tempo si diceva “alla giornata” – l’unica certezza è che non ci sarà possibilità di appello quando le cose cambieranno e che sarà saggio darsi una mossa prima di apparire ridicoli. Però io non sono un pensionato, non sono un miliardario, non sono una celebrità e di conseguenza non godo dei flash dei fotografi ad ogni ruttino pubblico.
Dio sa (e non solo lui) quanto io sia diffidente nei confronti del potere brandito da amministratori di centrodestra, ma in questo caso tiro il freno a mano.
Tra una Fracci, brava, bravissima, indimenticabile, ma anche ricca e non-mi-spiego-come spocchiosa, e un’entità giovane, frizzante, non troppo conosciuta, ma coi titoli giusti per governare il corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma, scelgo la seconda. A patto che esista ovviamente.

P.S.
Su questo post grava l’inspiegabile irritazione che mi suscita il termine etoile, quasi come attimino.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “Largo ai giovani, che non siano veline e tronisti”

  1. premesso che il termine “etoile” mi rompe le scatole come e più che a te mi permetto di spezzare una lancia a difesa della vecchia stella.
    Uno può andarsene in pensione tranquillo se sa di essere sostituito da persone valide.
    Ma se il sostituto è un amico di Maria…! o similare

  2. D’accordissimo con Gery. Ma il sostituto della inveterata Fracci, anni 74, è il grande coregrafo (grande per davvero) Micha van Hoecke: di anni però ne fa 67. Ha uno strano senso dell’età giovane, il sindaco di Roma…

  3. Tuttavia io penso… vedersi rifiutare di continuo un appuntamento da un pezzo grosso (di varie dimensioni, a seconda delle circostanze) darebbe fastidio a chiunque abbia un minimo di curriculum da vantare . Se poi sei un monumento vivente, che ha tanto dato a un’arte (e a una città), che ha mostrato di avere i numeri per saper gestire meglio di altri un ente, allora puoi anche incazzarti. E la Fracci si è incazzata. Poi ci sono competenze che gli anziani si sono conquistati negli anni e che i giovani non possono avere, per legge naturale, prima di diventare a loro volta anziani. Vale anche per gli scrittori, credo, e i pittori. Un’altra cosa sono gli anziani politici, che dovrebbero essersi slogati la mandibola a forza di masticare ossa.

  4. Mi si consenta: ecchedduepalle, ‘sta Fracci! Antipatica come solo le ballerine sanno essere.
    E che dire di quei vestitoni candidi moda Positano che fanno tanto “tutù ma non posso più”?

  5. @ tanus:
    la “nostra” Abbagnato è già impegnata, il Teatro Petruzzelli di Bari le ha affidato una consulenza nel settore del balletto e per giugno ha già organizzato il primo stage internazionale nel capoluogo pugliese (gli altri si muovono prima di noi…).

    @la contessa:
    sì, è vero, due palle. Ma non certo per competenza ballettistica o perpetua supponenza divistica quanto per il modello Positano che porta da oltre trent’anni…

  6. già, il sostituto non è affatto un giovane.
    E la discussione tra la Fracci e Alemanno è partita dal decreto sugli enti lirici: i lavoratori del teatro, del balletto e dell’opera stanno tentando una protesta di cui la ballerina si è fatta portavoce.
    Oltre al fatto che ha spiegato (senza particolare spocchia) di non aver bisogno di quel contratto per ragioni economiche (credo che di soldi ne abia guadagnati un po’) nè per continuare ad avere un ruolo (insegna, ricopre incarichi onorifici, è spesso ospite all’estero).
    Infine concordo col cacciatorino: credo che per l’arte le regole sull’età vadano ridemensionate di fronte al valore dei maestri.

    p.s. però ha ragione la contessa: si veste in modo improbabile!

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