L’antidoto

Il sistema clientelare e truffaldino smascherato da Stefania Petyx ha avuto vita facile per una serie di motivi. Provo a schematizzare.
a)    La disattenzione e l’approssimazione dei cronisti locali.
b)    La connivenza delle opposizioni.
c)    La disonestà endemica di una piccola, ma determinante fetta della popolazione.
d)    La bassissima qualità della politica.
e)    La codardia dell’elettorato.
Qual è l’antidoto contro l’incancrenirsi di questa situazione?
Uno solo.
La denuncia continua.
I poteri forti, quelli che addomesticano i quotidiani e mozzano le teste che emergono dalle folle inginocchiate, detestano la pioggerella di accuse. Fateci caso: l’unica occasione in cui un potente perde le staffe è quando si rende conto che dal tetto di ombrelli che i suoi uomini hanno elevato a protezione, filtra qualche gocciolina insidiosa.
Cerchiamo di non fare i parolai e diamoci da fare per incrementare la circolazione delle informazioni: con tre-quattro siti internet (tra blog e portali d’informazione) abbiamo un bacino d’utenza superiore a quello del maggiore quotidiano cittadino.
E a noi non ci paga nessuno per non raccontare.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “L’antidoto”

  1. il sistema clientelare e truffaldino è istituzione, ed è arrogamente sotto gli occhi di tutti. Dalla stabilizazione di gente che minaccia le istuzioni, alla creazione (in passato, e forse ancora ora ) di grandi eventi lasciati gestire a fantomatiche associazioni amiche di fantomatici musei. Un’endemia diffusa e talmente radicata da conviverci cosi come si convinve con un fastidioso neo che lentamente cresce fino a diventare una massa tumorale. Stefania Petix è stata ingenua, onesta, e ciò non significa esseri stupidi almeno come la nostra città vorrebbe, ma significa soltanto avere il coraggio di indicare il re gridando “é nudo!” . Siamo nella città di Addio Pizzo ma anche in quella in cui agli angoli della strade si possono sentire discorsi del tipo ” quanno c’era la mafia c’erano piccioli per tutti, e la vera mafia è lo stato” (ovviamente è un’esemplificazione). Siamo la città del dissesto economico ma anche la più cool, la città nella cui provincia vanno in cassa integrazione i dipendenti delle uniche due industrie presenti FIAT e italtel, ma anche la città in cui vengono stabilizzati 3200 persone che per mesi hanno tenuto in ostaggio le istuzioni ( e non solo in senso figurato).
    Quindi ci rimane solo da fare quadrato intorno a quelle persone che osano indicare la nudità del re.
    “State insieme. Restate uniti. Unite gli scudi come un sol uomo!” Massimo Decimo Meridio, Il gladiatore.

    ps
    anche se il metodo Cacciatorino di qualche post fa sarebeb il più adatto.

  2. Tutto vero e condivisibile. C’è però sempre una strana sensazione che mi perseguita: il bacino di utenza internet non si allarga o se si allarga capta sempre e soltanto persone che già la pensano come noi. Internet non entra nelle case e nella testa della gente come può fare la televisione o il giornale cittadino. Il sito Internet lo devi cercare, trovare e scegliere.
    I miei vicini di casa, rispettabilissimi impiegati, usano internet solo per postare canzonette, filmatini e barzellette su fb

  3. Caro Gery, in merito ai cronisti,non credo si sia trattato sempre e solo di disattenzione.

  4. Internet da sola non basta. Internet serve solo a creare legami tra persone che la pensano abbastanza nello stesso modo. Dobbiamo uscire fuori da questa Rete, e ricominciare a parlare con gli ALTRI.

    Ci vorrebbe un bel “blog”, ma di carta, proprio di carta. Un bel manifesto, con quattro frasi secche sulle malefatte dei nostri amministratori, da affiggere in tutta la città, specie nei quartieri popolari.

  5. @ Antonio Lo Nardo:
    una volta,negli anni ’60-70, si chiamavano tazebao e funzionavano…
    I romani di Roma, negli anni A.C. li chiamavano Acta Diurna e funzionavano pure quelli…

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