Il fesso che si emancipa

Cerco di aprire un foglio di Word, ma un messaggio mi spiega che non ne ho diritto perché risulta che alla mia rete è collegato un altro computer che usufruisce della stessa licenza.
E’ vero.
Solo che io quella licenza l’ho regolarmente pagata e ai signori di Microsoft non basta. Secondo loro, un professionista ordinario, non un nababbo, dovrebbe comprare tot licenze quanti sono i membri della sua famiglia collegati a un computer. Una spesa non indifferente, e non per me che ho un nucleo familiare di due persone (pochi ma buoni, eh).
Questo atteggiamento vessatorio nei confronti di chi è in regola (sappiamo tutti che non ci vuole molto a craccare un software) sortisce l’effetto opposto a quello sperato. Loro pensano, poveri illusi, che io spenda altre centinaia di euro per usare , a casa mia, un programma che ho già acquistato una volta…
E’ una vecchia regola: prendi un fesso e fai in modo che resti fesso per tutta la vita.
Solo che io sono un fesso che ha deciso di emanciparsi.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

6 commenti su “Il fesso che si emancipa”

  1. Io, come ti dissi, ho giurato guerra a word. La mia è una vecchia antipatia, che sfiora l’odio. Con “pages” ho reso definitiva la mia transizione all’universo mac. Applicazione lesta, solida, semplice, completa – almeno per quello che devo farci io – e con una veste grafica che, al contrario di word, non ti dà l’impressione di entrare in un deposito di trabiccoli per burocrati e ingegneri stagionati. Di Iwork hanno anche il pacchetto famiglia, che costa più o meno quanto una licenza office ma lo si può usare in più persone senza problemi. Ed è compatibile col maledetto word. Mac – è bene ribadirlo – è a mio parere una truffa sul piano degli accessori hardware, ma nelle applicazioni è una mano santa.

  2. Caro Gery, la sai la storia di quello a cui rompono il vetro della finestra con un sasso? Attorno al sasso e’ avvolto un volantino: “Vetrerie Express – Tel. 091 987654321″… Albs ha ragione. Meglio ancora passare a Linux. Poi chi e’ interessato ad un software (gratuito) di word editing di tipo semiprofessionale, puo’ informarsi sul TeX o LaTeX del grande Donald Knuth. Esiste anche per Windows :-(

  3. Purtroppo, il bellissimo “Pages” non è perfettamente compatibile con Word. Alcuni documenti vengono importati con errori vari. Se si è costretti ad usare Word, si può optare per OpenOffice, oppure per NeoOffice (che lavora con l’interfaccia Mac senza bisogno di lanciare il traduttore Unix X11).

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