La prossima volta, una telefonata

di Tanus

Ecco l’ultima uscita del capo: la mafia e la camorra sono famose grazie a “La Piovra” e a “Gomorra”.
Peccato che, come gli ha ricordato Michele Placido, le sue reti abbiano contribuito all’infame causa con fiction come “Il Capo dei Capi” e “Ultimo”.
Per quanto riguarda “Gomorra” non passerà inosservato un dettaglio: il libro è edito da Mondadori.
E sapete di chi è la Mondadori? Sicuramente .
Insomma anzichè una pomposa dichiarazione pubblica sarebbe bastata una telefonatina a Piersilvio e Marina.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

12 commenti su “La prossima volta, una telefonata”

  1. E la novità dov’è? Le sparate di mister B. sono ormai proverbiali, e se con fosse che è il capo del Governo (sic!) ci sarebbe da sorridere con fare di comprensione per il povero derelitto…. Proporrei per lui un TSO.

  2. La coerenza: what’s?
    Ma davvero c’é ancora chi si stupisce e s’indigna per le minchiate sparate a raffica dal prestigiatore lumbard? E poi, perchè avrebbe dovuto rinunciare ai succulenti utili per la vendita dell’opera dell’odiato nemico Saviano? I soldi adelante, tutto il resto…

  3. Ma no Tex, non ci stupiamo e l’indignazione è uno stato permanente che non produce più scariche di adrenalina. Personalmente mi limito ad osservare, registrare ed aspettare. C’è sempre una resa dei conti alla fine.

  4. Grazie Contessa,
    erano anni e anni che ci tentavo, finalmente il Maestro si è mosso a compassione. Mi ha già avvisato però, la prossima volta non sarà prima di settembre, del 2017.

    Caro Aquila della Notte,
    ricordo felice della mia infanzia e non solo.
    Difficile stupirsi oramai, il repertorio è quello di un bambolotto a molla. Tiri e ritiri la cordicella (oggi si preme il pulsantino) ma le parole sono sempre quelle: pappa, pipì, pupù, papi, amore, tessssoro, comunisti, intercettazioni, ho tanto da fare, ad orologeria, fazioso e poche altre. Indignarsi non dico niente, anzi dico: mi indigno di non indignarmi.

    Notavo solo che, adesso, evita di fare telefonate.
    Sa com’è, le telefonate ieri allungavano la vita, oggi invece, parlare con un membro della famiglia, ha pure i suoi rischi.

  5. E’ un insulto ai familiari delle tante vittime. E’ un insulto a quelli che sono impegnati in prima linea nella lotta contro la criminalità.
    E’ un insulto a tutti quelli che per professione, intellettuali, scrittori, educatori, insegnanti, magistrati, commercianti, contrastano, ognuno a modo loro un agire/ pensare criminoso e omertoso.
    Quest’uomo E’ un insulto.

  6. In effetti Silvia, è proprio quello che ha detto Marina B. a Saviano: ciò che ha detto mio padre è una critica ma a noi, in famiglia, non sembra che i soldi puzzino.

    Volendo allargare il concetto in altri campi…

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