A che serve? Non mi interessa

Ieri ho avuto il primo incontro ravvicinato con un iPad. Di questa bestiola tecnologica è stato già scritto tutto da persone molto più esperte e titolate di me quindi vi risparmio le impressioni per così dire tecniche.
Da detentore di un MacBook Air sono abituato alle forme sottili e alla piacevolezza della tecnologia levigata. Ecco, in questo l’iPad è davvero emozionante.
Nella mezzora in cui l’ho avuto tra le mani, ho suonato, ho aggiornato il blog, ho letto una pagina di un libro, ho cercato una parola che non capivo nel dizionario, ho consultato il New York Times, ho ammirato la scena di un film di guerra, ma soprattutto sono stato molto molto attento a non farmelo scivolare dalle mani. Perché è questo il pericolo maggiore: un oggetto di design, che starebbe benissimo anche da spento in salotto, non è prensile.
L’iPad è un apparecchio che ha un fascino pericolosissimo in persone come me: quello di un oggetto utilissimo che può dimostrarsi assolutamente inutile.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

7 commenti su “A che serve? Non mi interessa”

  1. Hai detto bene, gery, ottimo per il salotto. Io vivo in un bilocale quindi niente.

  2. Mi sforzo di trovare un’utilità dell’oggetto (molto bello e ipnotico) che non posso ritrovare nei due notebook e sul desktop che ho già, ma non ne trovo.
    È però un gadget meloso, bello alla vista e al tatto, utile quando non vuoi portarti niente di troppo pesante appresso, dotato una certa autonomia energetica (in virtù delle ridotte potenzialità).
    Troverebbe ottima collocazione anche sul comodino o sul davanzale della stanza da letto/lettura, al posto della pila di libri che tendo ad accumularvi. Solo che ha me piace la carta, almeno su tutto ciò che non è da semplice consultazione.
    Lo vedrei più “appeso al collo”, per esempio, di venditori/rappresentanti e forze dell’ordine (se avesse la fotocamera) che altro: per prendere ordini, controllare giacenze, inventariare; identificare, richiedere informazioni, comunicare, registrare . In quei casi cioè, in cui un portatile sarebbe eccessivo e un palmare insufficiente. Portafoglio permettendo.
    Se avessi solo un desktop però un pensierino ce lo farei, come valida alternativa a quello che oggi rappresentano i netbook per il puro intrattenimento frugale.

  3. Niente di originale. La prima volta che ho sentito il tuo commento era il 1984, giuro: nel concessionario IBM di un amico mostravano Apple Lisa. Uno degli astanti chiese: ma a cosa serve?
    L’ho sentito chiedere innumerevoli volte riguardo il Macintosh da parte di utenti di computer con interfaccia a linee di comando, vale a dire MS-DOS.
    Almeno fino alla diffusione di PageMaker e delle stampanti laser.
    L’ho sentito chiedere di iPod.

    A cosa serve iPad? Serve a coprire il 100% delle esigenze del 95% delle persone che utilizzano un computer. Con la differenza che a 500 euro questi utenti potevano fino ad oggi usare un pessimo portatilino, oggi hanno a disposizione il più cool degli oggetti.

    iPad è il primo computer che la gente comune accende e spegne come un televisore senza doversi preoccupare di cosa c’è sotto il cofano, dal sistema operativo al software a tutto quello che non vogliono sapere per navigare e lavorare. È la rivoluzione.

  4. Scusami Blue,
    il mio è solo un parere da lettore, non ne ho mai avuto uno in mano ma…
    1)non è (ancora) un computer
    2)navigare si, ma lavorarci seriamente, mi pare poco probabile, tranne nei casi che indicavo
    3)per la prima parte del commento pienamente d’accordo, ho usato un Mac come working station di gestione stampe, con OS a finestre quando windows era ancora una bruttissima copia (come oggi), inizio anni 90.
    4) per i Mac nulla da dire, sono la mia aspirazione, ma al momento non l’iPad, non mi serve. Ho già validi sostitutivi ed uso linux con soddisfazione
    5) con 500 euro, a chi lo usa solo per navigare, viene un portatile anche troppo sopra le sue esigenze

    Tutto il rispetto per i MacBook, ne acquisterò uno appena possibile, ma l’iPad mi pare necessario e irrinunciabile, nella maggior parte dei casi, solo a chi non lavora su di una tastiera. Se fossi ricco lo comprerei, ma sicuramente non mi cambierebbe la vita come potrebbe fare un MacBook.

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