Birra pagata

Collaborava con Rosalio e se l’è presa con Rosalio. Scriveva su questo blog e se l’è presa con me. Frequentava il forum di Roberto Alajmo e se l’è presa con lui. E chissà su quante altre teste internettiane si sarà abbattuta la sua scomunica.
Roberto Puglisi, bravo giornalista palermitano, non è mai domo. Se gli affibbiassero il ruolo di miccia per far detonare una discussione si offenderebbe perché non gli hanno dato il ruolo di fuoco, viceversa protesterebbe perché lo si potrebbe accusare di essere inutile strumento passivo (la miccia è inesorabilmente alla mercè della fiamma).
Eppure vi assicuro che Roberto Puglisi non è personalmente rissoso. Anzi, di persona è molto spassoso e discreto. Addirittura ironico e garbato. E’ la sua interfaccia o, chissà, il suo avatar ad aver bisogno di un sostegno: che sia un ritocco di silicio o una bella birra saranno gli eventi a deciderlo.
L’importante è agire presto.
Prima che Roberto possa postare un commento di censura contro se stesso e rispondersi mandandosi a quel paese.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

42 commenti su “Birra pagata”

  1. Caro Gery, sai quale è il problema? Che nei posti che tu citi, compreso il tuo blog, prima o poi il padrone di casa si ricorda di esserlo e diventa autoritario. Tutto qui e mi fermo. Poi – come si dice – ognuno ha i suoi difetti e il sottoscritto non nacque a Betlemme. Io darò cazzotti in faccia, talvolta a torto, ma almeno sono leale. Questa sorta di “pugnalata” concepita come uno scherzo – e condita da qualche elogio di circostanza che non la mimetizza abbastanza – io non la vibrerei mai nelle spalle di nessuno. Cosette del genere le lascio alla onestà delle persone come te. E ti assicuro che sono calmissimo e che sto esprimendo un meditato giudizio, anche alla luce di una buona dose di senso dell’umorismo. Anzi, ci metto pure la faccina o avatar che dir si voglia :-).
    Ps. A quando un bel dibattito sulla mia gastrite?

  2. Io dichiaro pubblicamente di ritenere indispensabile il ruolo del guastatore: l’unanimità dei consensi risulta stucchevole e alla lunga noiosa.
    Il problema è generale e riguarda la democrazia su internet. Dove la parola “democrazia” viene scambiata per “abolizione delle regole”.

  3. Offro volentieri a Roberto (Puglisi) una tessera del DSS (Dissipatori di Se Stessi) di cui sono presidente onorario. Categoria, se volete, un po’ malinconica ma assolutamente utile, socialmente necessaria, stimolante il dibattito. Tra le qualità per essere ammessi c’è quella di praticare – periodicamente – il rabbuiamento, l’acidità dialettica, il bastian contrariesimo e, perché no, anche se si ha un’indole gandhiana, lo sciarrierismo. Alle soglie dell’ipertrofia dell’ego, però, la qualità diventa squalità e si può essere sanzionati: da penalità sonore (pirito, va sùcati un prunu etc.) fino alla radiazione dal DSS. Per tale motivo, al momento dell’iscrizione, occorre certificato del proprio medico di base che attesti la frequenza dell’ammissione “ma sono proprio una gran testa di c…” a cadenza bisettimanale anche senza aver scordato il fornellino del gas acceso.

    EQUILIBRA IL TUO EGO, ISCRIVITI AL DSS

  4. Sì, il bravo giornalista (senza ironia) dovrebbe essere un po’ più leggere e meno offensivo. Nel post di gery si vede che c’è affetto, lo vedo persino io da qualche migliaio di km di distanza.

  5. Che peccato, signor Puglisi, sprecare un’occasione così stimolante per ridere un po’ di sè…
    A meno che non stia adottando il sistema Amici di Maria De Filippi: contesto tutti (padrone di casa compreso) così faccio il 50% di share e vinco al televoto. In quel caso, non sarebbe un peccato, ma una perdita di tempo per tutti.

  6. Vedi Roberto (Alajmo), il guastatore obbligato, per partito preso, a me invece non piace. Mi annoia più della stucchevole unanimità di consensi (che già mi annoia molto).

    Vedi Roberto (Puglisi), il tuo problema è quello di essere offensivo anche quando non ce n’è motivo. Tirare in ballo la mia onestà per un post che in fondo ti celebra è quantomeno fuori luogo. Definire i miei elogi “di circostanza” è invece indice di qualcosa di più grave (ma questi sono fatti tuoi). Se tu avessi scritto di me quel che ho scritto di te (che sei un rompiscatole che punzecchia tutti in modo compulsivo, ma che sei un bravo professionista) io ti avrei ringraziato pubblicamente e ti avrei chiamato: “A quando la birra?”. Ma evidentemente la tua gastrite non te lo consente.

  7. Contessa, ci ha fatto caso che questi giornalisti-scrittori sono un pò tutti primedonne?
    Sarà per questo che si pizzicano facilmente?

  8. La gastrite con la birra? La birra con la gastrite? Lo vedi che mi vuoi male? Perché ti senti offeso, Gery? L’onestà è come la mamma: ognuno può essere certo della integrità della sua – a prescindere di ciò che pensino gli altri – quando ne è veramente certo. Ciao

  9. Leggerezza, amici miei… Mio Dio! Io ci provo anche ad andare dal dietologo, ma purtroppo non riesco a dimagrire. Contessa mia, le assicuro che sto ridendo da stamattina. Ma non mi permetterei mai di ridere in faccia a una contessa. Sono un bravo e rispettoso ragazzo. Io. (ho fatto il chierichetto a Cuneo)

  10. Mi pare che il dibattito stia languendo e il mio amor proprio ne risulta offeso a morte. Lo ravvivo. Ebbene, nel ’77 all’asilo, ho sputato un boccone di pastina calda in faccia alla maestra. Che ne dite? Non è un particolare scottante?

  11. A me una volta Roberto Puglisi ha rubato una merendina. Da allora non lo sopporto.
    Peccato, mi sono perso le puntate precedenti della vostra love story.

  12. Ne hai dimenticata una, Gery: Scriveva per il giornale di sicilia e ha litigato pure con loro

  13. Io leggo quotidianamente livesicilia e devo dire che ne apprezzo la puntualità,la tempestività e anche l’ironia,per cui i miei complimenti al lavoro di Roberto Puglisi e co.
    Effettivamente mi è sembrato che non disdegni le provocazioni anche coi suoi lettori,ad esempio io ho avuto con lui un vivace botta e risposta,su Rita Borsellino e il suo ruolo politico, in cui lui ha avuto la peggio, modestamente! Ma sarà che io oltre che di gastrite soffro di ernia iatale?

  14. Ne hai dimenticata un’altra caro Gery. Litiga ogni giorno, e più di una volta al giorno, anche con me. Per questo, però, lo apprezzo ogni giorno di più. E lo apprezzo molto più di quei finti-amici che un giorno ti promettono amore eterno e il giorno dopo ti buttano nel cesso (col codice qr)

  15. è veramente offensivo e fazioso,ci ho litigato pure io su internet e non leggo più live-sicilia

  16. Bene. In conclusione. devo una serie di ringraziamenti.
    1) In primis, scusate, ringrazio Francesco Foresta, il mio direttore. Lo ringrazio perché ovviamente sono un suo vassallo e perchè suono il violino a vantaggio di chi mi dà il pane, come sicuramente penserete. Lo ringrazio per le sue parole. Ma lo ringrazio anche perché con Livesicilia mi consente di fare un’esperienza da giornalista libero e di qualità. I numeri ci confortano. E credo che il grande successo di Livesicilia non sia estraneo alle cose che sono state scritte qui (e poi con Francesco ci litigo molto di meno che con altri: una lacuna da colmare).
    2) Devo precisare che – ahimè – il Gds mi manca. Non ci ho litigato, come tutti confermeranno. Non ho litigato né con l’editore, né col direttore, né con la redazione. E io non rinnegherò mai la mia esperienza al Giornale di Sicilia, perché è stata formativa, importante e mi ha permesso di farmi (nel mio piccolo) un piccolo, piccolo nome di giornalista serio e di uomo perbene. Come si dice: la rivendico con orgoglio.
    3) Ringrazio Gery. Non sapevo quanto potessero essere misere le coltellate travestite da affetto. Ora lo so. In effetti, sono tra le cose più misere sul mercato. Dovete dare una coltellata? Abbiate il coraggio di non fingere che sia altro. Io ho conosciuto due Gery Palazzotto. Senza entrare troppo nel merito, ne ho conosciuto uno che diceva certe cose. Poi, una volta fuori da un certo contesto, ne ha dette altre. E ancora mi domando perché.
    4) Ringrazio Giovanni che sono lieto di non annoverare più tra i lettori di Livesicilia.
    5) Ringrazio le decine di persone che mi hanno telefonato da stamattina per esprimere solidarietà e protestare contro questa “bassezza” (parole loro, non mie). Ma questa bassezza (parole mie, stavolta) è una lezione molto istruttiva sugli ambiti del giornalismo a Palermo.
    E adesso, se volete smetterla con le robe da Grande Fratello di questo blog, vi aspettiamo su livesicilia per le cose serie.
    Saluti.

  17. Non conosco lei, signor Palazzotto, ma posso dirle che chiunque conosca il signor “Rosalio”, a meno che non sia viscido come lui, prima o poi avrà motivo di “prendersela” per il suo modo di fare.
    Roberto guarda avanti che è meglio

  18. Dare del ‘viscido’ celandosi dietro il comodo anonimato di una tastiera ed un nick è una contraddizione imbarazzante.
    E’ il bue che dice cornuto all’asino…

  19. Ma posso sapere da dove deriva tutto questo affascinate bordello?
    Conosco entrambi i protagonisti di questo show, Gery e Roberto, e a quest’ultimo dico: prenditi meno sul serio e guarda avanti. La vita ti sorriderà solo se sarai tu a farlo per primo.

  20. Gli articoli di Roberto li riconosci subito, non c’è bisogno di leggere il nome dell’autore.
    Ho iniziato a leggerlo su Rosalio e mi è dispiaciuto quando lo ha lasciato più per me che per lui… sono un egoista!
    Le sue cronache sono racconti.
    Lo devo ringraziare per avermi insegnato una parola che non conoscevo: “nitore”.

  21. Concordo con Roberto Puglisi su una frase: “… questa bassezza è una lezione molto istruttiva sugli ambiti del giornalismo a Palermo”.
    Effettivamente, rileggendo quel che ha scritto su di me, su questo blog e implicitamente sui suoi lettori, di bassezza esemplare si tratta.
    Perchè prendersela in modo così plateale per un post ironico che – basta leggerlo – non intacca ma anzi esalta il suo valore professionale, è indice di malafede conclamata. Parlare di coltellate mostrando il petto macchiato di salsa di pomodoro è roba da teatranti, e se il teatro non c’è è roba da tragediatori.
    La bassezza è quindi tutta di Roberto Puglisi.
    Qui si invocano i tradimenti dei finti-amici, si narra di decine di telefonate di solidarietà, si lascia trasparire l’esistenza di un asse del male, si insinua che “il successo di Livesicilia” non è estraneo a quel che ho scritto.
    Insomma io tramerei contro una testata che linko quotidianamente e alla quale ho proposto di recente un accordo commerciale. Inoltre avrei sporcato la reputazione di uno stimato collega scrivendo “bravo giornalista palermitano” che come tutti sanno equivale a una coltellata alle spalle.
    Sì, ha scritto bene lo scomposto Puglisi: questa è una lezione molto istruttiva sugli ambiti del giornalismo a Palermo. Dai quali io mi tengo ben distante. E nei quali lui dimostra invece di essere ben inserito. Confuso e felice.

    P.S.
    Chi ha dato del viscido al “signor Rosalio”, cioè Tony Siino, scrive da Serverstudio, società legata a Live Sicilia. Ma poi che c’entra Siino?

  22. Quello che invece lei ha scritto relativamente a Serverstudio è inesatto.
    L’indirizzo IP della Serverstudio è condiviso con altre società che “abitano” lo stesso edificio.
    Visto che lei, come noi di Serverstudio, non gradisce le bassezze, la prego di volersi documentare prima di pubblicare notizie inesatte o false.

  23. Non ho pubblicato nessuna notizia inesatta o falsa. Il dato che ho fornito è stato verificato. L’unico commento contenente un’offesa oggi è arrivato da una persona che scrive da Serverstudio: e l’IP è lo stesso che sta usando lei.
    Se questa persona così beneducata è affittuaria, subaffittuaria, di passaggio, senza fissa dimora o residente nei vostri locali, non mi interessa: non sono il vostro capocondominio.

    Cordialità.

  24. Magari arrivo tardi però volevo dire che il post di Gery non mi sembra… anzi non è offensivo. Io al posto della persona citata mi sarei sbellicato dalle risate e mi sarei fatto offrire la birra come, del resto, il titolo annunciava.

  25. Tutti avremmo riso, ma siccome ripeto, Puglisi si prende troppo sul serio…ecco che da una boutade è nata una baggianata senza eguali. Comunuque…Gery for president…

  26. @ penelope: “Boutade” e “baggianata”: anche queste non sono male… ogni volta che le sentirò, le assocerò immediatamente a te :)

  27. Io dico (anzi impongo): pace e bene. E prescrivo la manipolazione di pietre con virtù rasserenanti. Per esempio l’ossidiana.
    Amen.

  28. E di che? Ok amici… anzi, se vuoi puoi chiamarmi bulghy… e magari io posso chiamarti… ehm… no… meglio di no… penelope tutto intero è meglio :D

  29. Cari Gery e Roberto,
    non frequento nessuno blog, perché, come sapete, non ho alcuna dimestichezza con i computer. Tuttavia, siccome un amico comune mi ha segnalato questo vostro scambio di opinioni, vorrei dirvi qualcosa, ma a bassa voce, come se ci trovassimo in chiesa. Vorrei parlarvi di persona, ma siete introvabili. E così, sono costretto a usare il computer, utile, certo, ma infernale.
    Per lavoro, sono costretto a utilizzarlo tutti i giorni e se potessi ne farei a meno.
    Faccio parte di quella categoria di giornalisti, ormai in estinzione, cresciuti con la macchina per scrivere, che col computer ha in comune solo la tastiera.
    Negli ultimi vent’anni c’è stata una sorta di ricoluzione in questo mestiere. Ma una cosa è rimasta inalterata. E’ piccola, ma c’è. Riguarda la “punzecchiatura” tra colleghi, che, credetemi, è più fastidiosa di quella della zanzara “tigre”.
    Vi conosco, perché di entrambi sono stato compagno di lavoro. Ed entrambi sapete quanto io sia intollerante con chi urla, soprattutto in pubblico. E un blog, mi hanno spiegato, è come una piazza, dove passa e si ferma chiunque, persino qualche provocatore.
    Conosco te, caro Gery, perché per anni abbiamo lavorato a poca distanza l’uno dall’altro. Certo, abbiamo avuto qualche scontro, ma solo per fare bene il nostro lavoro. Non so se ci siamo riusciti, ma ci abbiamo provato.
    Conosco te, caro Roberto, e sai che ti apprezzo. Sei un giovane (scusami se ti chiamo giovane, ma io di anni ne ho 61) carico di humour. Sai ridere persino sul tuo peso, che ti ostini a cacciare dal tuo corpo. Ma lo fai solo per gioco, perché, ne sono certo, tu a quel tuo peso sei ormai affezionato.
    Ridi, dunque, per qualche attributo che non ti piace. Tutto sommato si tratta soltanto di parole.
    Vi voglio bene e vi invito a un mio spettacolo: 11 marzo al teatro Crystal, per vedere “Stupro”.
    Abbracci

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