E’ qui la festa

da Fascioemartello.it

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

27 commenti su “E’ qui la festa”

  1. La Sicilia quella vera sono loro?

    Io continuo a ritenere che la Sicilia quella vera lavora, insegna, da l’esempio, studia, costruisce, condivide, informa invece di esultare per un arresto importante come se fosse stato segnato un gol.

    Voi leggete Sicilia io leggo esaltazione, distanza dal vero significato ed un Sabato pomeriggio senza pioggia.

  2. Questa storia della gioia che dà fastidio a qualcuno è emblematica. Dietro ci sono – nel migliore dei casi – quel misto di indolenza e di superficialità che hanno dato la possibilità, negli anni, a Cosa nostra di proliferare tranquillamente. Della serie: io mi faccio i fatti miei e quelli si ammazzano tra di loro.
    Il pensiero di Marco è – lo dico chiaramente – pigro ed egoista.
    La storia degli arresti che non sono gol è vecchia e ha un fondamento. Solo che è giustificata per certi arresti (indagati incensurati, reati minori, inchieste deboli), non per i colpi inferti alla granitica fortezza mafiosa.
    Sono d’accordo: per ogni boss, per ogni killer, per ogni semplice picciotto arrestato non si dovrebbe festeggiare come hanno fatto quei ragazzi ieri. Bisognerebbe fare ancora di più: stappare bottiglie in piazza Politeama, invitare a cena i poliziotti che hanno catturato il delinquente di turno, accendere un cero a Santa Rosalia.
    La “Sicilia vera che lavora” dovrebbe esultare, danzare, cantare perché per ogni boss in manette si spera che ci sia un estortore in meno.
    La “Sicilia vera che insegna, studia eccetera” dovrebbe guardare con meno spocchia quei poliziotti che fanno un lavoro duro e malpagato.
    Viva l’esaltazione per la giustizia, abbasso chi non la vive.

  3. Ecco appunto, DA L’ESEMPIO!
    Caro Marco fino agli inizi del 2000 qualcuno aveva mai avuto il coraggio di esporsi davanti ai parenti, davanti alle telecamere, davanti al mafioso arrestato per sbeffeggiarlo?
    NOi come società possiamo fare tanto, ed il fatto che questa volta c’erano il doppio delle persone rispetto all’arresto di Raccuglia qualcosa vorrà dire. Le persone si sentono coinvolte e partecipano, escono allo scoperto, hanno sempre meno paura di questi boss con l’onore di paglia.
    Questo per me è anche ESEMPIO
    Ciao Carmelo

  4. @Marco: lei deve essere un esponente di spicco dell’associazione “nimici ra cuntintizza”…
    CHI NON SALTA UN MAFIOSO E’!!

  5. Caro Marco, spero come palermitano di poter presto festeggiare un’altro gol. Quello della partita Palermo-Messina Denaro, la invito a festeggiare insieme a noi.

    Ricordavo l’altro giorno, a proposito di proteste a Cammarata, che l’ultima mobilitazione generale dei palermitani è stata per un evento calcistico, il Palermo in serie A, il precedente per i mondiali. Mi può fare solo piacere che qualcuno si mobiliti “solo” perchè la polizia ha fatto bene il suo lavoro… la polizia… la politica è altra cosa… non voglio uscire dal “rinale”

  6. La “noncuranza” e la “non partecipazione” sono alla base del “consenso silenzioso” che è ciò a cui aspira da sempre la mafia.
    Brindiamo e festeggiamo in maniera plateale. E’ la maniera migliore per dimostrare ai mafiosi che perdono consenso

  7. Intanto Sgarbi a Canale Cinque è appena riuscito a passare dall’asilo lager di Pistoia a Spatuzza che accusa “indegnamente” il presidente del consiglio, facendo un parallelo assurdo (le maestre che si pentiranno sono come Spatuzza e noi non dobbiamo ascoltare né le une né l’altro) con una capacità di pontificare che sfiora il virtuosismo del lecca***o supremo qual è. Da un lato si arrestano i boss, dall’altro si deleggittimano i pentiti su una tv nazionale: il sogno dei boss. Nessuno che si alzi e ricordi che è stato anche grazie ai pentiti che si è potuto giungere a certi risultati.
    Complimenti, Vittorio Sgarbi sindaco di Salemi. E sempre complimenti a Barbara D’urso.
    Che schifo.

  8. Ma che senso ha questa mestizia del tutto inopportuna?? Per una territorio come il nostro, flagellato senza ritegno, esultare è un atto dovuto! Davvero il minimo slancio che ci possa scaturire spontaneo…Grazie a Gery per il commento lapidario…e a Fascio e Martello per il video estemporaneo…Ovviamente il grazie alle forze dell’ordine, è Anche tacito.

  9. @ il maestro Cacciatorino…che stimo incondizionatamente: comprendo l’irruenza del commento, certi sfoghi nascono spontanei, però…sinceramente e in tutta coscienza proprio la parola “grazie” ai pentiti…non riesco a pronunciarla…La loro “utilità” è stata dimostrata, ma ringraziarli non è un beneficio di cui sono indegni? Io non ce la faccio…al di là dei risultati e delle dichiarazioni attuali, proprio “grazie” no…Qualunque cosa permettano, sarà sempre un dovere nei confronti di questo Stato e delle persone cui hanno tolto vita e speranza…Nessun merito.

  10. perdonami Gery, se vado Ot, ma vorrei dedicare a Vittorio Sgarbi un pensiero gentile, di quelli che piacciono tanto a lui e magari nel suo stile.
    CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA CAPRA IGNORANTE CAPRA CAPRA CAPRA QUALUNQUISTA CAPRA CAPRA CAPRA.
    CAPRA.

  11. @jana: grazie per modo di dire. Non li stavo ringraziando personalmente nè nutrirò mai alcuna forma di stima per questa gente. Mi correggo. Vogliamo dire “con il contributo di…?”. E poi, un conto è la tua obiezione da comune cittadina, anche comprensibile. Un conto è dire che la figura del pentito è perniciosa tout court, come stanno facendo i cagnolini da salotto del signor B. , e sappiamo il perché. Allora, vista la nuova splendida moda del “il cavaliere non si tocca”, diciamo che anche Giovanni Falcone, nei suoi colloqui con Buscetta, passava il tempo a pettinare le bambole? E allora: una cosa è lo strapotere dei pentiti e il perché si pentono (l’aspetto morale e di riabilitazione non mi importa, non ne vedo e non ci credo). Un’altra sono le rivelazioni utili alle indagini che solo loro possono fornire in certi casi. E delle quali, guarda caso, mi tocca sentire argomentare da Barbara D’urso o dalla Setta. Non scherziamo.

  12. Forza polizia.
    E Sgarbi taccia. Ancora ricordo puntate su puntate della sua trasmissione “Sgarbi quotidiani” in cui, urlando sguaiato come al solito, difendeva i palazzinari mafiosi di Palermo.

  13. Non scherziamo davvero…la Setta e la D’Urso non sono abilitate ad argomentare su nulla ed hanno una credibilità pari a quella delle peggiori cartomanti delle peggiori tv trash! Siamo assolutamente d’accordo. Un sorriso.

  14. Purtroppo cara Jana, la Setta, la D’Urso e quella CAPRA di Sgarbi pontificano tutti i giorni e tengono alto il gradimento. Mi guardo intorno e mi sembra impossibile uscire fuori da questa allucinazione collettiva che continua a dare oltre il 50% di gradimento a questo governo, a Berlusconi e al gregge, ben pasciuto, che gli gira attorno

  15. @Gery

    Tacciare di pigrizia ed egoismo per partito preso fa parte appunto di quella cieca esaltazione alla quale mi riferisco.

    Non vedo in che modo non avere voglia di intonare cori da stadio equivalga ad indolenza e superficialita’ mentre, a mio avviso, tale superficialita’ e’ evidente in una risposta come la tua con la quale esprimi un categorico giudizio che non da spazio a repliche (anche perche’ dimostra poco interesse a ricevere repliche).

    Esattamente come in una rissa si scambiano pugni oppure in uno stadio le due curve si ‘sbeffeggiano’ con striscioni e cori.

    Nello specifico mi stupirei nell’apprendere che tu ieri eri presente tra la gente che festeggiava con i guerrieri appena rientrati. Mentre non mi stupisce sapere che qualcuno possa essersi ‘arricchito’ leggendo un tuo articolo/post.

    Per questo non mi sentirei di giudicarti superficiale, pigro e (peggio) egoista.

    Abbiamo tanti strumenti a nostra disposizione per la lotta alla mafia ma alcuni sono molto piu’ efficaci di altri. Egoista no, ma arrogante si.. ritengo che i cori siano meno efficaci di quanto si voglia far credere e che lavorare molto di piu’ sugli altri strumenti gioverebbe tutti quanti.

    Tutto qui.

  16. Marco, come siamo distanti! Tu vedi esaltazione, io liberazione. Tu snobbi, io mi commuovo. Abbraccerei i poliziotti che hanno arrestato il giovanotto uno ad uno. Grazie, grazie, grazie!

  17. @Marco: Ma lei vive a Palermo? No, perchè mi sembra che lei non abbia idea di cosa accada esattamente in questa città e del piacere che un risultato come questo possa dare ai palermitani (e non solo).
    Lei si definisce arrogante, a me sembra l’ennesimo fan del “vabbè, dico qualcosa contro così mi si nota di più”. Grazie, anche no!

  18. @Marco: che la lotta alla mafia si faccia anche e soprattutto in altro modo è fuori di dubbio. Lo abbiamo detto più volte, e in tanti, qui. La lotta alla mafia ha bisogno, tra le mille cose necessarie, di più uomini, mezzi e soldi per tutti i corpi di polizia. E ha bisogno (sentito Caselli, ieri, da Fabio Fazio?) che alcune procure d’Italia, soprattutto nelle zone a rischio, non restino sguarnite di magistrati e, anche in questo caso, di denaro, altrimenti chi imbastirà e celebrerà i processi che devono seguire agli arresti?
    Ciò non toglie che se anche c’è bisogno di tutto questo (a fronte di un governo che sforbicia dissennatamente il settore) e di tanto altro, gli applausi e i cori dedicati ai poliziotti sostengono questi uomini che per 1400 euro al mese lavorano 24 ore al giorno e rischiano sempre la pelle.
    Nessuno è obbligato ad andare alla Mobile a festeggiare, né può essere additato se non lo fa. Ma chi ci va, sarà pur libero di farlo senza che qualcuno gli rompa le scatole? O no?

  19. Mi pare di intuire che ci sia una sorta di “partito preso” (con pochi componenti, spero) che invoca il contegno in certi casi. Quello che non capisco è: contegno, niente cori, niente esultanza ma… in nome di che? Se delle persone festeggiano la cattura di una malapianta, in che modo sottrarrebbero energia e credibilità alla lotta fattiva alla mafia? Qual è il motivo di fastidio? Qual è il danno?
    Davvero, mi pare un discorso ozioso.

  20. Amici e parenti di Nicchi e complici, l’altra sera, durante il trasferimento dei congiunti in carcere, erano a “manifestare” il loro “disappunto” sotto la questura.
    Se loro sono liberi di farlo… non vedo perchè chi vuole non possa festeggiare per la cattura.

  21. Che poi in seguito ad un successo assoluto come la cattura di un boss si debba focalizzare l’attenzione su E’ giusto che si esulti o meno è come osservare con maniacale attenzione il dito che punta una luna piena e luminosissima.

  22. @marco.
    No, io ho giudicato il tuo pensiero come pigro ed egoista, non te. Mi guardo bene dal dare giudizi sulle persone, sui concetti espressi sì.
    Quindi sei il solo a vedere una rissa con pugni e insulti, qui. Ed è un problema tuo.
    Mi consentirai tuttavia di giudicare il tuo modo di vedere questa vicenda come estremamente superficiale. Andare a cercare il pelo nell’uovo in un momento importante come quello della cattura di un superlatitante significa quantomeno avere una visione mooolto angusta della realtà. Fatta salva la buona fede.
    E poi cosa c’entrano gli strumenti per la lotta alla mafia di cui parli sommariamente con i festeggiamenti per un lieto evento (perchè – lo ribadisco – da queste parti la cattura di un delinquente cone Gianni Nicchi è ancora un lieto evento)? Cosa ti tolgono quei ragazzi che inneggiano alle forze dell’ordine? Quale fastidio ti procura assistere all’abbraccio tra il capo della Catturandi di Palermo e dei passanti sconosciuti che lo applaudono perché ha fatto una cosa buona?
    Ognuno fa il suo mestiere. C’è chi cattura latitanti, c’è chi si volta dall’altro lato quando vede un latitante catturato e c’è chi applaude colui il quale cattura i latitanti.
    Io e molti di quelli che frequentano queste pagine facciamo parte di quest’ultima categoria.
    Tutto qui.

  23. Mi unisco all’applauso tributato (e da tributare ora e sempre) ai ragazzi della “catturandi” per il magnifico lavoro che, nonostante tutto e tutti continuano a fare. E lo dico “pentendomi” in qualche modo del pensiero che espressi qualche tempo fa in una simile occasione, sicuro che comunque qualsiasi tipo di manifestazione gioiosa sia legittima di fronte ad un risultato così importante.

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