Un altro sindaco

amia

Leggete sopra (da Rosalio).
Il contenuto della seconda riga merita, a scelta:

un’assemblea pubblica a piazza Politeama;

un dibattito privato a casa Cammarata (non di giovedì che c’è Don Matteo 7);

una riflessione alcolica al Tribeca;

un forum felpato al Giornale di Sicilia;

oppure una semplice considerazione che parta dal dissesto dell’Amia e arrivi fino alle vergognose missioni milionarie dei suoi dirigenti, sempre tenendo conto della qualità del servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo.

Un altro sindaco, con una maggiore scorta di dignità politica, avrebbe fatto ammenda per la propria inadeguatezza: in un partito che promette meno tasse per tutti, essere costretti a turare falle grazie ai maggiori esborsi dei cittadini è un po’ come spacciare scolapasta per pentole.
Un altro sindaco, con un senso di responsabilità meno labile, avrebbe ammesso: “Cari concittadini, siamo in difficoltà. Per colpa di alcuni sconsiderati amministratori (miei amici e compagni di coalizione, vabbè) siamo con le pezze al culo. Mi hanno fregato, vi hanno truffati. Tranquilli però, questi soldi ce li riprenderemo con tutti i mezzi leciti a nostra disposizione”.
E invece?
Invece Cammarata Diego, infausto sindaco  di una infausta Palermo dell’anno 2009, dà mandato di procedere, qualora esistano i presupposti, contro i furbastri che hanno mangiato aragoste a scrocco, alloggiato in alberghi a cinque stelle nonostante il conto fosse pagato con le tasse di un ignaro pensionato, succhiato dalle casse pubbliche con “onorevole” passione. Il primo cittadino di Palermo non ha il coraggio di voltare le spalle a personaggi che pur percependo stipendi a sette zeri non hanno esitato a farsi rimborsare da me e da voi tutti – di destra, di sinistra, di sopra e di sotto – persino le sigarette o le bibite al bar: tagliate di faccia si chiamano queste, alle nostre latitudini.
Un altro sindaco avrebbe cercato e trovato il pretesto per mostrarsi vivo e possibilmente animato da buona fede.
Cammarata Diego ha perso anche questa occasione: e non perchè non sia vivo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Un altro sindaco”

  1. Presupposti??? Cosa dovevano fare: rapinare per strada i palermitani, viso coperto da un fazzoletto e pistola in pugno? Sarebbero stati sufficienti, come presupposti?

  2. Ieri alla presentazione palermitana del mio libro avevamo predisposto un irresistibile aperitivo per stanarlo, il Cammarata. Ma non si è visto. Il che non vuol dire che non ci fosse, ma solo che non l’abbiamo acchiappato…

  3. Volete saperne un’altra? Avete presente la sentenza del Tar che ha dichiarato illeggittimo il provvedimento con il quale la giunta Cammarata aveva decretato l’aumento del 75% della Tarsu (tassa sull’immondizia)? Ebbene, il Comune restituirà ai palermitani le cifre sborsate in più solo relativamente alla tassa del 2006. Non quelle degli anni successivi, sempre maggiorate del 75%, perchè nessuno ha presentato ricorso in riferimento agli anni 2007-2008:questa l’interpretazione fornita alla Giunta dagli uffici legali del Comune. Qualche anima pia sa spiegarmi quale principio giuridico costituisce fondamento per una simile decisione? Ne vedremo delle belle: quanti saranno i ricorsi? Quale altro “buco” o “voragine” si apre per i prossimi bilianci? AUGURI A TUTTI!!!!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *