Sorridi, sei su Franca’s camera!

Suocera

di Abbattiamo i termosifoni

Qualche giorno fa, a casa di mia suocera Franca è arrivata una badante rumena. Quasi del tutto senza denti, poverina.
Poco dopo, l’immarcescibile vecchietta ha commentato così: “E’ simpatica, allegra… e che bel sorriso!”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

12 commenti su “Sorridi, sei su Franca’s camera!”

  1. Ho avuto tre suocere. Della prima, vent’anni fa (!)conservo solo due ricordi: il suo timbro vocale, una sorta di tromba sfiatata, e la sua ossessione di inseguire la mia giovinezza, con improbabili pettinature anni 80, minigonne, tacco a rocchetto. Ridicola.
    La seconda è la migliore. Cioè, è la migliore oggi, perchè non riveste più quel ruolo nella mia vita. Una simpaticissima napoletana di provincia, alta fino al mio giro vita, sempre in movimento, pronta a richiamare tutta la sua famiglia all’ordine con tre parole tre dette con tono imperioso al telefono. Quando decisi di mollare quell’ameba di zito, e raccolti i miei straccetti tornai a Palermo, mi accorsi di avere fatto breccia nel suo anziano cuore. Mi amava, sentimento che l’ultimo dei suoi tre figli non era capace di provare.
    E poi l’attuale. Avendo il mio lui riconosciuto subito in me la sua donna ideale, fui presentata alla sua famiglia in me che non si dica. Diceva il mio sposo: tu e mia madre andrete sicuramente d’accordo, vedrai. Una sporca menzogna. All’inizio, effettivamente, tutto sembrava procedere per il verso giusto. Di più, io ero fantastica, meravigliosa, strasimpatica, dolcissima, bella, etc etc etc.
    Posso ricondurre l’inizio della fine alla prima volta che, con l’approvazione del figlio, ho declinato l’ennesimo invito a pranzo. Non sapeva mia suocera che mai mi arrenderò all’idea di trascorrere tutte le sante domeniche con la sacra famiglia. E no, e no, e no. Mi oppongo! Mia suocera soffre di tiroide, e per anni e anni ha deciso di non curarsi. Quando ride, lo fa sempre fino a lacrimare. Quando è nervosa, è capace di non dormire per notti intere. Non ha fiducia nei medici e meno che mai nei farmaci, a meno che non provengano dalla “famiglia”. Dopo almeno sei anni di conoscenza si è recata in un laboratorio di analisi per un prelievo: prima e dopo, il suo pensiero era rivolto alla siringa. Come faccio ad essere certa che sia sterile? Chi mi assicura che non sia stata rimbustata e risigillata? Ho avuta una sola, felice gravidanza. Mi sottoposi all’amniocentesi. Ho passato giorni a persuaderla che no,non avevano bucato il feto. Che mi sentivo bene. Che il parto cesareo alla 38 settimana non è affatto prematuro. Che la mia ginecologa non doveva andare in ferie, no, non era per questo che avevo partorito. Che mia figlia non si sarebbe chiamata come nessuno della sua augusta famiglia. Mia suocera ha una convinzione: è una esteta. Lei sa cosa è bello e cosa non lo è. Vale per tutto: donne, dipinti, abiti, canzoni. Odia quelli di sinistra, ma non ha mai sentito parlare di Schifani e Bersani. Ha schifo per i microbi, quelli degli altri, of course. Non credo all’oroscopo, ma come si fa a non esserne condizionati, se scopri che lei e Silvio festeggiano il compleanno insieme? Grazie, grazie per lo spazio. una nuora ribelle.

  2. Ho avuto una suocera stupenda. Stesso mio segno zodiacale (Sagittario). Unico difetto: solo un po’ invasiva (più con marito, figli e nipoti che con nuore o generi) ma per eccesso d’affetto e, a volte, d’ansia. Tra i pregi (ma ne scorderò qualcuno): generosa col mondo, premurosa in modo materno, pragmatica quand’era necessario (anche nelle cose futili: una volta, in un ristorante chic, illuminato come una catacomba perché faceva fino, inforcò gli occhiali e disse perentoria al cameriere: “senta, se devo mangiare il pesce, mi porti almeno un’altra candela per poter vedere se ci sono ancora spine”), grandissima cuoca, nonna stragrande, infaticabile organizzatrice di pranzi (natalizi, pasquali) e cene (estive, in campagna). Quando mi separai fu l’unica, dico l’u-ni-ca,a non chiedermi “perché? cos’è successo?” e, son sicuro, a volermi bene come prima: il primo regalo con la prima telefonata d’auguri ad arrivare, per il compleanno successivo, furono i suoi. Fumatrice accanitissima. Dico sempre che i miei figli son venuti su col suo semolino con brodetto di carne e verdure – che stava ore ad accudire sul fornello – e manciate di parmigiano e olio d’oliva extravergine comprato in paese, e fumo di Nazionali senza filtro. Quando è morta, qualche anno fa, i nipoti, maschi e femmine ormai da 1 metro e 80 a 1 metro e 90 grazie anche a quel semolino, le hanno messo un pacchetto di sigarette e un accendino (scarico di gas) dentro la bara.

  3. X Verbena, grazie! O forse dovrei dire, grazie, suocera, chè da sette anni accendi la mia vita con le tue insostenibili ansietà.
    x Totò: che sana invidia provo! Spesso, con l’intento di accendere (privatamente) il calumet della pace, consapevole del fatto che è la madre di mio marito, e i genitori vanno sempre e comunque rispettati, mi chiedo se non sono io una nuora impossibile. Di fatto, frequentare mia suocera è per me una buona palestra, il mio sforzo a cadenza settimanale, la mia buona azione nei confronti del mondo: accettare chi è diverso da me. Per farlo ho dovuto piantare innocui paletti come:vivere ad una ventina di km di distanza (la sua pigrizia cosmica gli impedisce di guidare fino a casa nostra) rinunciare ad invitarli a pranzo (quando penso allo sguardo di mia suocera dentro il piatto mi viene sempre in mente quello di un cane bastonato che pensa: devo avvelenarmi senza protestare?), accettare fingendo gaudio e tripudio i suoi regali ed il suo compiacimento superfluo (sceglie sempre ciò che le piace, che a me non piace), sciorinare qualche lode alla sua noiosissima e talvolta abominevole cucina (pacchi di sottilette ognidove:pasta al forno, parmigiana di melenzane, lasagne),non intervenire quando dà dello str…. a Dario Fo (come se al liceo avesse osato tirarle le treccine), aprire con la mano dietro la schiena la tenda chiusa a mò di paravento(come si fa a pranzare in una casa di campagna in scurusa penombra, mentre fuori puoi vedere ulivi, limoni, e il mare a perdita d’occhio,e tutto perchè altrimenti può entrare qualche pericoloso moscerino? La lista è lunga, lunghissima. Poi ci sarebbe anche il marito, non è mica vedova. Ma quello, un personaggio a tratti grottesco, ha per me un enorme, incommensurabile pregio: è riservato e schivo. Se fosse per lui, potremmo anche vederci una volta al mese. On the contrary, lei, e qui chiudo, quando eravamo conviventi freschi freschi, e si sa, i primi due anni non c’è necessità di telefonare a Monica Sport per tenersi in forma, non bussava, ma apriva la porta, alle otto di sabato mattina, e “s’appresentava” al nostro sguardo attonito: “Sono andata al mercato e vi ho portato gli sparacelli freschi”. Manco fosse Prevert.
    Il mio rude pensiero alla vostra matura fantasia.

  4. fm, niente da dire su tua suocera o non hai suocere? o sei tra quegli uomini pacifici che sorvolano le suocere? ad ogni modo, felicitazioni vivissime. Io per digerirla a volte ho bisogno di qualcosa…

  5. Ho una suocera ma è slava, sebbene viva da 50 anni in Sicilia, e questo ha sicuramente la sua importanza. E’ stata a casa mia solo 12 volte in occasione dei compleanni di mia figlia bambina e quando andiamo a casa sua ci riceve in salotto. Non ho mai visto la sua camera da letto né il bagno di servizio e se ho bisogno di un bicchiere d’acqua, io lo chiedo gentilmente e lei me lo porta su un vassoietto col tovagliolino ricamato.

  6. @rosipa
    Penso, e non da poco tempo, che non sia questione di categorie ma di persone,di individui. Ci sono quelle cattive o semplicemente insopportabili, fastidiose, nate per ostacolare il quieto vivere di chi sta loro accanto, e quelle diplomaticamente sopportabili e ancora quelle invece amabili (anche se a qualche compromesso bisogna sempre cedere). Le suocere sono categoria proverbialmente “difficile” ma credo sia così anche con i cnsanguinei (fratelli o sorelle, che io però non ho). Pensa a quei figli e a quei genitori che hanno totalmente troncato i rapporti da anni. Quella sì che è una bella gatta da pelare nella tua testa e nel tuo cuore.

  7. @fm: capisco l’anomalia, ma certe volte io mi augurerei di avere una suocera come la tua. La mia è strabordante da tutti i punti di vista.

  8. Mia suocera abita in provincia di Belluno e ha paura di prendere l’aereo, per cui è abbastanza raro averla a casa…
    In compenso però c’è mia madre che si occupa di fare la suocera sia a mio marito che a me, e riesce anche bene nell’impresa!
    Se viene a trovarci ha sempre qualche modifica di arredamento da suggerire (e le tende sono del mercatino, comprane altre; e il pomello dell’anta dell’armadio è troppo piccolo, sarebbe meglio una maniglia; e avete troppi vestiti, regalatene qualcuno così fate ordine in casa), se pranziamo insieme mi rimprovera se mangio l’insalata nello stesso piatto del secondo e non nell’apposito piattino pulito (ma che bisogno c’è di sporcare 20 piatti a persona!) e se per il dolce non ci sono le forchettine apposite (e che siamo a una cena di gala?).
    Pretende di decidere con che mezzo di trasporto dobbiamo spostarci (moto/motorino sono pericolosi, mentre l’auto è garanzia di sicurezza) e periodicamente vorrebbe trascinarci in una sorta di gita-visita parenti bagheresi (a quel punto scattano malanni di vario tipo, influenza, cefalea, mal di pancia, etc).
    Mia sorella ha quasi valutato di rimanere single per evitare di ritrovarsi con 2 suocere, ma poi è stata fortunata: invece di una nuova suocera si è trovata un SUOCERO. Ma vive serena perchè sia lei che il fidanzato abitano fuori dall’Italia!!!

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