Il mestiere di addetto stampa

ufficio stampa mediaset

Domande conseguenti.
Chi è Gabriele Parpiglia?
Chi è Karina Cascella?
Chi è Salvatore Angelucci?
E – come suggerisce Salvatore Rizzo dal cui assist è scaturito questo post – come fanno a sapere quelli di “Domenica Cinque” che la notizia il Parpiglia l’ha data in esclusiva in diretta su Mediaset? E se l’avesse detto la sera prima a suo cognato? E suo cognato l’avesse raccontata al bar?
Dura la vita degli addetti stampa.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

10 commenti su “Il mestiere di addetto stampa”

  1. E poi dite che la stampa è imbavagliata, pilotata, a senso unico.
    Questa è vera informazione

  2. Questo tàle Parpiglia non è stato “uomo di panza”, la notizia circolava su internet da almeno 3-4 giorni!!! Sarà stato il cognato a spifferare tutto?

  3. Sì, è stato il cognato di sicuro… In ogni caso di Karina Cascella ho scritto io in questo blog in qualche occasione in cui si parlava di inutili apparizioni televisive, di isterismi mediatici favoriti da programmi presentati dalle varie De Filippi, Perego ecc…Insomma di gente che non ha niente da dire e si affanna per dirlo anche male. Karina Cascella è una che non vorrei incontrare mai in assoluto, ma mai soprattutto se esco di casa e mi sono alzata di malumore…se in quel momento ripensassi alle sue perfermances indignitose potrei investirla senza pentimento.

  4. A propisito di stampa di qualità,stampa libera e proteste contro il premier per le sue indebite pressioni sugli organi di informazione,vi racconto una storia:
    da qualche tempo mi collego a live-sicilia,un blog costantemente aggiornato sulle ultime notizie siciliane con pagine su cronaca politica cultura sport etc..Da tre giorni aprendo la pagina politica la prima notizia è la dichiarazione di Lumia con foto il quale dice (che scoop!)di essere primo a Palermo e provincia alle primarie del pd.
    Nulla quaestio,se non fosse che loro aggiornano quotidianamente le notizie,anzi anche più volte al giorno.
    Alla mia domanda sul come mai ancora troneggiasse in primo piano sempre la stessa mi è stato risposto da roberto puglisi che sono affari loro e che il mio contributo era interessato.
    Beh,ovviamente ho ribattuto per le rime,”ed il vostro contributo alla campagna elettorale di lumia com’è?”
    Per farla breve,dopo un ping pong dialettico interessante e pungente, il Puglisi,incalzato da me ed incartatosi ha chiosato in modo banale e ha smesso di pubblicare i miei commenti che erano educati,assolutamente non offensivi, articolati in un corretto italiano,semplicemente esprimevano una libera opinione sul loro modo di fare informazione,o valgono solo le critiche contro la stampa suddita di berlusconi?
    Paura di un confronto dialettico?
    A voi la vostra opinione,libera…finché si può!

  5. Non credo che una minaccia alla libertà di stampa sia minimamente configurabile nell’esempio che lei ha portato. Spesso, da parte del lettore, si confonde il diritto di essere informati con quello di poter dire su un organo di informazione tutto quello che si vuole. Non conosco il suo caso quindi parlo solo in termini generali. E sempre senza appigliarmi alla questione che lei cita (un super OT che ho accettato solo perché non rabbioso) le confesso che diffido alla stessa maniera dei giornalisti-divanetto e dei lettori-vendicatori mascherati. Entrambi sono fuori luogo.

  6. Giusto perchè è brutto che qualcuno dia in “esclusiva” tv una notizia già di dominio pubblico, vi invito a cercare “Karina Cascella” su Google. In oltre 30 articoli e post noterete la citazione al nostro giornale, GOSSIPNEWS, che è il PRIMO e UNICO responsabile del piccolo scoop. Poi, certo, puo’ interessare o meno. Ma intanto la notizia era di GossipNews, non di Parpiglia.

  7. Gery lei fa delle giuste considerazioni,il mio disappunto non gravava sulla libertà di stampa quanto sulla faziosità di certa stampa.
    Il punto è che se è giusto indignarsi contro le indebite pressioni che un premier-editore fa,giusto è anche infastidirsi se si usa l’informazione in modo da orientare volontariamente l’opinione del cittadino-elettore sempre.
    Ed infatti se un giornalista è sensibile alla tutela della libertà di espressione rispetto all’editore e alla politica,così dovrebbe pure esserlo rispetto al lettore che immagina e presume la terzietà del giornalista nel dare una notizia.
    Purtroppo sappiamo entrambi che troppo spesso così non è.
    Alcune volte sembra che il giornalista cerchi tutela per poter dire ciò che vuole e come vuole e non la libertà di fotografare gli eventi e raccontarli così come obiettivamente sono senza condizionamenti esterni,scoprire le magagne con le inchieste e denunciarle a quanti non hanno i mezzi per farlo,intervistare i personaggi della storia contemporanea per conoscerli meglio,etc etc..
    Chi ci tutela dai giornalisti filosofi-politicanti che cercano libertà dai condizionamenti altrui ma non dai propri?

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