Da incorniciare

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La prima pagina del Giornale di oggi contiene un elenco record di asserzioni ultra-feltriane, nel senso che sono fin troppo estreme per lo stesso direttore/smanganellatore. Qualunque titolo inquadriate, dovunque gettiate l’occhio anche a pagina capovolta, troverete un esempio chiaro e oleoso di pregiudizio violento. Io, a caso, ho ritagliato quel che vedete sopra.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Da incorniciare”

  1. Questo è vero giornalismo superpartes! Santoro dovrebbe prendere esempio e infierire sui cittadini riottosi, antitaliani e comunisti.

  2. Tutto quello che sto leggendo, soprattutto il tono umoristico di alta levatura (dall’invidia delle italiche prodezze di Bertolaso a Lerner che non canterebbe “ma le gambe” e “bellezza in bicicletta”, ai “fannulloni” di Brunetta – Hitlerino) non sfigurerebbe altrove. Voglio dire indietro nel tempo. Nello specifico, su una pagina del “Giornale d’Italia” in un martedi qualunque del Ventennio. Questo, quanto meno nello nello stile, è fascismo, signori. Senza troppe preoccupazioni sull’aggiornamento del vocabolario. MI sento male. Provo schifo. Non mi viene nemmeno più da sorridere.

  3. Ma l’ordine dei giornalisti è un’entità ormai morta? Tra un paio di giorni mi cancello. Giuro. Anche perché costa e non serve a un c***o

  4. Questo non è giornalismo, è c*cca. Da qui l’uso che ne farei se mi trovassi il Giornale tra le mani. E mi dispiace per la volgarità, ma non mi viene in mente nulla di più soave.

  5. Ot (ma quasi no): vorrei chiedere un parere. Ma secondo voi l’ulteriore svolta fascistoide dei comizi dei due nani (urla, ciuffi spostati con rabbia dalla fronte, gesti frenetici) l’ha appresa Berlusconi da Brunetta o viceversa? O c’è un piccolo Starace che agisce nell’ombra? Magari un Lele Mora, un Brian senza Garrison (fino al confino)… che so. Così… per sapere da chi partono le innovazioni nelle strategie comunicative della dittatura.

  6. @abbattiamo: sì, ma poi metta tutto nei rifiuti speciali. Quel fogliaccio inquina le falde acquifere.
    Precisazione: per il ciuffo mi riferivo a Brunetta. Quell’altro, si sa, non è ancora riuscito nel miracolo tricologico italiano. Nella classifica delle sue invidie credo che dopo Obama ci sia Little Tony.

  7. Tutto ciò è molto triste ma almeno possiamo evitare di leggere certa stampa.Pcnsiamo al canone rai, che siamo costretti a pagare per un servizio che non richiediamo e a cui non siamo interessati!

  8. Non compro un giornale di Feltri da quando sostituì alla direzione il grande Montanelli,mi rifiuto di dargli soldi per principio da allora,sono una romantica,ma credo di non avere perso niente anzi
    Il canone rai lo pago ma siccome continuano ad oscurarmi i canali come comanda il premier, io ho l’antenna satellitare condominiale e mi rifiuto di mettere un’orribile antenna nel mio terrazzino,penso che sono proprio un idiota che paga un servizio che non ho,al di là del merito.
    @cacciatorino Brunetta sarà arrogante,eccessivo,nano,quello che vuoi ma quant’è bello sentire qualcuno che ha il coraggio di dire ai magistrati tante sacrosante verità…e vi prego non scadete nel luogo comune dei magistrati che rischiano la vita ecc ecc…estrapolate questa minima parte per cui ci si scappella ed inchina,e tutti,tanti tanti,gli altri?
    fanno carriera (e che carriera!)a scatti automatici per anzianità,esenti di fatto da ogni responsabilità sempre autorizzati a tutto al buio e nel silenzio assoluto,sono loro la vera casta

  9. @giusicilia: sì che c’è del vero. Lungi da me la santificazione di TUTTI i magistrati, come quella di tutti i giornalisti, tutti gli immigrati, tutti i comici televisivi di sinistra, di ogni – chiamiamole con il loro nome – “corporazione” di potere. E, di contro, lungi da me credere a quelli del pdl, che della verità rivendicano da tempo il monopolio. Con i modi pacati che sappiamo. Ma cerchiamo pure di non essere ingenui. E’ ben noto che cosa, in larga misura, abbia spinto e spinga Berlusconi e berlusconiani a prendere di petto la magistratura. E non mi pare che sia soltanto amor di equilibrio o di garanzia di obiettività e a-politicità. Qui stiamo parlando di un uomo che della giustizia e della verità ha un’idea molto personale, e non passa giorno che non si aggiunga un tassellino a questa personalissima idea, sotto gli occhi di tutti. Allora: le tv già non fanno altro che dare una sola versione della verità. I giornali poco ci manca. L’opposizione ha smesso di respirare, se mai l’ha fatto. Il presidente della Repubblica interviene con la saggezza dell’età ma anche con le cautele imposte dal suo ruolo. Leviamoci pure la magistratura (non penso che la si voglia riportare verso un equilibrio; si sarebbe ben felici di farla pendere da una sola parte) e mi dica lei che cosa mai rimarrebbe a controbilanciare e frenare quella che appare ormai come una progressiva, totale presa di potere da parte dell’attuale presidente del consiglio. Sarebbe più credibile che l’invito alla laboriosità, allo scrupolo e all’obiettività nei confronti dei magistrati arrivasse da ben altre voci. Più credibili, di comprovato equilibrio e davvero sopra le parti. Non Brunetta. Non Berlusconi, né i suoi.

  10. @il cacciatorino
    Le sue preoccupazioni sono abbastanza fondate,ma mi dica lei quali sono le altre voci che hanno mai messo il becco in una questione così delicata?
    E’ vero ce ne sarebbero di ben altre voci più credibili di brunetta e co che però stanno in religioso silenzio,sarà mancanza di coraggio(perché ce ne vuole!),sarà disinteresse(perchè è una questione che se non ti tocca da vicino preferisci crearti l’illusione che sia un sistema efficente,imparziale, e che funziona),sarà complicità(odio pensarlo,ma..).
    Per cui,se pur coi limiti da lei ben descritti,io dico ben venga Brunetta e le sue verità sulla magistratura,era ora!

  11. @giusicilia: ripeto: non contesto la critica alla magistratura, ma chi la fa, il modo in cui la fa e l’intenzione che ci sta sotto. Che, a dir poco, mi appare per nulla cristallina e disinteressata, visto il passato, il presente e il futuro del condottiero del pdl. La magistratura è una vecchia spina nel fianco di Berlusconi. Berlusconi sostiene di essere una vecchia spina nel fianco dei magistrati. Chi ha ragione? Io una risposta me la sono data. Non pretendo che sia quella giusta, ma ho provato a ragionarci sopra. Non per pregiudizio. E’ Silvio Berlusconi in sé e per sé, quello che dice, quello che smentisce, quello che si rimangia, quello che dice a sproposito, a rendere obbligatoria l’arte della riflessione. La sua peggiore nemica, direi, allo stato attuale.

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