La politica della gonna

Non che i leader stranieri mi chiedano di queste cose, ma ogni tanto magari fanno dei complimenti circa la mia vivacità, sul mio fascino…

“Queste cose” sono le sue cose che influenzano la vita politica di un Paese inopinatamente da lui governato. E’ vero che il sesso non ha esordito oggi nell’agone politico, ma è incontestabile che mai prima d’ora un premier aveva trasformato con un tocco di bacchetta (magica e/o pelvica) le sue concubine in una squadra sapientemente assortita di ministri, deputati, europarlamentari.
Spesso il passaggio dalla storia al mito è questione di vocali: Letta, letto; papa, papi; Feltri, filtro; pena, pene.
Insomma, tanto per essere pratici, le dieci domande di Repubblica dovrebbero essere concentrate in un solo quesito: “Presidente, dal punto di vista prettamente politico conta più la gonna o il pantalone attillato?”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

24 commenti su “La politica della gonna”

  1. Perché “inopinatamente” governato, Gery? Il suo governo era “previsto” e non è stato né “improvviso” né “insospettato”

  2. Volevo farne una vignetta, ma non sarebbe comprensibile ai non palermitani per quello slang di troppo.

  3. Vi segnalo l’editoriale di Ezio Mauro su Repubblica:

    L’uomo politico passato alla storia come il più feroce nemico della stampa, Richard Nixon, non ha usato per difendersi un decimo dei mezzi che Berlusconi impiega contro i giornali considerati “nemici”. Se vogliamo cercare un paragone, dobbiamo piuttosto ricorrere a Vladimir Putin, di cui non a caso il Premier è il più grande amico.

  4. Ora capisco che cosa facevano lui e Topolinik nelle famigerate foto rubate a Villa Certosa. La gara a chi ce l’ha più lungo.

  5. @cacciatorino: infatti. Ne deduco che non inviterà mai Obama a uno dei suoi simpatici festini.

  6. @Contessa: da “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” di Mel Brooks.
    Madelin Kahn, vezzosa, allo sceriffo di colore: “E’ fero kwello ke si dice di foi nekri?”. Spegne la luce. La stanza rimane al buio. Pausa. Poi, una voce femminile, estasiata: “E’ fero… è fero! E’ fero!”.
    Se Mel Brooks ci ha visto giusto… NO, OBAMA non lo inviteranno MAI.

  7. «Dio persegue le colpe e tuttavia protegge i peccatori».
    Benedetto XVI

    L’avessi saputo prima…

  8. Mezzo OT cattivello: Berlusconi dice che il nuovo film di Tornatore per lui è un capolavoro. Il buongiorno di vede dal mattino.
    Ho idea che, oltre alla versione in bagherese sottotitolata per gli italiani, dovranno farne una sottotitolata per gli amanti del cinema vero.
    Fioretto: se il film di Romero vince il Leone d’oro e quello di Tornatore niente, vado a piedi (forse scalzo) fino al cinema Lubitsch di Bonagia.

  9. @antipatico
    traduzione di “boffa”: schiaffo.

    sinonimo: timpulata

    frasi
    “ci rietti ‘na buaffa” – gli ho dato uno schiaffo.
    “cafuddagli ‘na timpulata” – dagli uno schiaffo

  10. … stavo immaginando come potrebbe essere una lezione tipo di “dialetto palermitano” in una scuola media di Brancaccio.

  11. che guaio Contessa! Come districarsi tra boffa, buffazza, timpulata, timpuluni da non confondere con pagnittuni, rastulata, piragnata, carcagnata e così via? Va a finire che quelli di brancaccio non si capiranno più con quelli di borgo vecchio. E vai con i sottotitoli!

  12. Altra nota curiosa e maliziosamente attuale per il nostro amico @antipatico:
    l’utilizzo del verbo “boffoniare” (o buffuniare), che si traduce con: “prendere per il c**o qualcuno”.

    frase
    “ma mi stai buffuniannu?” – ti stai prendendo gioco di me?

  13. Esiste una variazione “fallica” (ovviamente) dell’uso della parola “boffa”.
    “Boffa ‘nta m…” (ingl. Slap in the cock).
    Dicesi di individuo incapace di reagire e/o di uomo le cui reazioni portano a conseguenze irrilevanti e comunque di poco conto.
    Fras. di cane che “abbaia” e non morde.
    “Manco si ribellò. E’ un boffa ‘nta m…”.

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