Fotocopie

Il manifesto originale
Il manifesto originale
E quello clonato a Palermo
E quello clonato a Palermo

Si apprende che il famoso manifesto di cui abbiamo dato notizia è frutto di una clonazione quantomeno ingenua. L’originale è infatti quello fatto stampare dall’assessorato regionale alla Sanità della Valle d’Aosta per una campagna contro la guida in stato d’ebbrezza.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

15 commenti su “Fotocopie”

  1. Ritiro ogni mia attribuzione di genialità alla ditta Trinca. Siamo sempre i soliti. Bah!

  2. @Giacomo: la genialità palermitana la guardo sempre con un po’ di sospetto. E non per mero pregiudizio. Faccio un paio di esempi vissuti sulla mia pelle. Anni novanta (metà circa). Un’agenzia pubblicitaria attacca ai muri una srie di manifesti che promuovono la Città dei Ragazzi. Ricevo complimenti da amici e parenti. L’autore però non sono io. Ci sono bimbetti che volano, matite e altro armamentario che in quel periodo era pane quotidiano nella mia iconografia. Qualche anno dopo scorgo un caffè pubblicizzato con casette e palazzi sghembi e cupolette ed altre cose tipiche delle mie vignette di allora. Altri complimenti. Non sono io l’autore anche stavolta. La cosa che però mi ha fatto arrabbiare più di tutto è che erano disegnati male: cosa c’entravo io?

  3. Potrei citare anche una serie di dipinti di qualche anno fa, copiati male dai mei risalenti ai primissimi del 2000. Osannati e guardati con estremo interesse dalla critica “locale” i dipinti “copiati”. Nell’indifferenza quasi totale le mie opere. Non per fare la vittima: solo e sempre a proposito della creatività geniale palermitana.

  4. Lo sai che non posso che darti ragione, Gianni. Ormai si sarà capito che cosa penso delle levate di genio nella nostra città. Non è un caso che il settore pubblicitario palermitano offra sempre trovate sbagliate, poco efficaci o al limite del cattivo gusto. Mai leggerezza, mai tocco di classe. L’invenzione, e ancor più la comunicazione che richiede immediatezza, non è pane di queste terre. Un poco perché siamo contorti e labirintici di natura (mi concedo il peana del palermitanismo, va’). Un poco perchè l’originalità (o meglio, la re-invenzione, perché di questo si parla: l’ispirazione pura secondo me è un falso mito) va di pari passo con un rigoroso senso dei propri limiti e delle proprie capacità. Non è roba da superbi che credono di non dover mai imparare nient’altro del poco che sanno. Al limite qui si copia, senza nemmeno prendersi la briga di “interpretare”, che già sarebbe una fatica eccessiva e un atto di umiltà. E i palermitani, in linea di massima, sono così. Umiltà è una parola che gli si inceppa in bocca, come succedeva a Fonzie quando doveva dire “ho sbagliato”.

  5. Forse la famiglia Trinca ignora che questa “geniale” idea è passibile di denuncia per plagio.
    O forse no.

  6. Questo si chiama gossip , se leggete le dichiarazioni stanno provvedendo alla rimozione dei manifesti , non fate piu storie o abbili .

    A Palermo di manifesti ne sono stati affissi 200 «ma ho già chiamato l’ufficio affissioni del Comune di Palermo che sta già provvedendo alla loro rimozione con priorità urgente», afferma Trinca Francesco , spiegando di non sapere dell’origine degli stessi. Le immagini Trinca dice di averle trovate «senza il logo e il marchio di appartenenza» su un blog di un amico: «ho chiesto se potevo utilizzarle e lui ha detto di sì e mi ha rimandato l’email con il File ».

    «Chiedo scusa a tutti – conclude – non ho voluto approfittarmi di nessuno. Ho semplicemente fatto una cosa istintiva. La foto è veramente reale , l’ho acquistata su internet e l’ho acquistata con ricarica post pay ». ecco la sua dichiarazione in tanti altri blog

  7. Insomma, alla fine la pubblicità se la sono fatta lo stesso. Tutto è bene quel che finisce bene, se è il caso di dirlo…

  8. E si alla fine è andata cosi , speriamo di rivedere loro il piu tardi possibile ,,,

  9. L’assessorato alla sanità potrebbe non procedere contro il palermitano che ha copiato la pubblicità
    Scritto da douze
    Venerdì 10 Luglio 2009 11:30
    «Stiamo valutando la buona fede dell’errore, che ci è stata ribadita anche tramite una lettera raccomandata». Albert Lanièce, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, commenta così la vicenda che ha visto Francesco Trinca, figlio dell’imprenditore funebre di Palermo, Nunzio Trinca, utilizzare l’immagine della campagna antialcool dell’assessorato, cui il spot è visibile in coda su tutti i video di 12vda.it, per la pubblicità della propria azienda: «siamo sempre molto sensibili al tema delle stragi del sabato sera – racconta Francesco Trinca – e qualche mese fa, nei ritagli di tempo dal lavoro, stavo cercando su Internet delle immagini sul tema. Su un blog ho trovato la foto di questa persona su una sedia a rotelle, al cimitero, che era perfetta. Non c’era nessun simbolo che poteva farmi pensare ad una campagna di prevenzione ed ho chiesto, via e-mail, al titolare del blog se potevo usarla. Qualche giorno dopo lui mi ha risposto affermativamente ed io ho pensato di utilizzare la foto così com’era aggiungendo i nostri recapiti e la frase “tu puoi scegliere, noi ti aspettiamo il più tardi possibile”, che abbiamo utilizzato anche in altre occasioni».
    La particolare campagna pubblicitaria dell’impresa funebre ha stuzzicato i giornalisti della sede palermitana del quotidiano “la Repubblica” che hanno pubblicato un articolo sia sull’edizione cartacea sia su quella on line dando così visibilità nazionale alla vicenda ed in pochi giorni la notizia è arrivata ad Aosta, dove il capo del servizio dipendenze patologiche, salute mentale e promozione della salute, Gabriella Furfaro, ha verificato l’accaduto: «nella foto che è servita per la realizzazione della pubblicità – aggiunge Trinca – non c’era nulla che la collegasse con la Regione Valle d’Aosta. Quando mi è stato spiegato che era stata realizzata per una campagna sociale contro l’abuso di alcolici, ho subito telefonato in Municipio per bloccare la nostra campagna pubblicitaria togliendo i manifesti già pubblicato ed annullando le successive affissioni: ero in obitorio, dove stavo lavorando, ma resomi conto dell’accaduto, ho voluto subito fare qualcosa per correggere l’errore».

  10. Ragazzi , avete fatto un gran casino x questi manifesti , e non vi siete accorti del numero di TElefono delle Pompe Funebri Trinca . hahahaha

    091/476517 Impresa Funebre TRINCA .

    091 e ci siamo
    47 MORTO
    65 LACRIME
    17 DISGRAZIA .

    haahahhahaha c’e’ da morire .
    Jeey questo come la chiami Fortuna?

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