Il sole dell’avvenir

Debora Serracchiani

L’attimino fuggente

di Giacomo Cacciatore

Qualche tempo fa l’ormai necessario Marco Travaglio così chiosava, più o meno, in uno dei suoi interventi video sul blog “Voglio scendere”: “Berlusconi forse cadrà per una escort, ma ho l’impressione che, come al solito, salterà fuori un salvagente rosso pronto a salvarlo. E’ successo ogni volta che il cavaliere ha rischiato il tracollo: c’è sempre stata una croce rossa di sinistra che gli è accorsa in aiuto, risollevandolo per il rotto della cuffia”.
Non so se Travaglio si riferisse all’inveterata passione per il “facciamoci del male” della nostra opposizione (che tale è rimasta, anzi opposta a se stessa, anche quando le è capitato di essere maggioranza). Probabilmente sì. O probabilmente accennava a scenari ancora più oscuri, kafkiani, sui quali preferisco sorvolare, per ignoranza storica e ingenuità politica (sono un piccolo stagionato Serracchiani anch’io?).  Ma una cosa è certa: il “facciamoci del male” del Pd (ex Pci? ex Quercia? Ex Veltroni team? Ex che cosa? Ex chi più ne ha più ne metta, visto che se ne è perso il conto) è un dato di fatto. Per il semplice motivo che nessuno, a sinistra, fa nulla per nasconderlo. Anzi, se ne fa splendida esibizione appena si può. E con un tempismo, un gusto per la precisione, che farebbe invidia a una squadra di circensi bulgari alle prese con birilli e bottiglie e patate bollenti.
L’ultima trovata del “pasticcionismo” dell’opposizione è lo scisma Franceschini/Bersani in previsione del consolidamento di un partito che ha ancora la consistenza di un ectoplasma. Viene da dire: che c’è di nuovo? Nulla. O meglio, impressiona, ancora una volta, il masochismo a orologeria di questa gente. Il talento senza pari nel fare la mossa più sbagliata al momento giusto (per la maggioranza). In un’Italia che si sta spostando sempre più verso il voto di protesta (lo testimoniano gli exploit di Idv e Lega alle ultime europee);  in un paese che sta lentamente, dolorosamente, sostituendo i fischi agli applausi; davanti a una popolazione che comincia a boccheggiare, in debito d’ossigeno, invocando maggiore dignità in chi governa o andrà a governare, il Pd litiga ancora una volta sui busti da presentare, sulle tradizioni da rispettare, sulle identità da conservare e quelle da mettere nel dimenticatoio. Sulla gestione del potere che ancora non ha, insomma. Con l’aggiunta di un capro espiatorio, stavolta. Quella Serracchiani che, colpevole di una battuta infelice e innocente (“Sostengo Franceschini perché è simpatico”) è stata subito declassata a quasi-Noemi. Massacrata e avvolta in un sudario di bandiera rossa dal “vecchio” che non solo non avanza, ma sta fermo lì dov’è, monolitico, accidioso, indifferente al mondo che gira intorno.
Il sole dell’avvenir splende solo nei canti di piazza. Nel Pd, pare che faccia male agli occhi dei più anziani.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

28 commenti su “Il sole dell’avvenir”

  1. Non si tratta di divisioni in questo caso, si parla di Primarie, uno strumento della democrazia che dovrebbe essere utilizzato da tutti, a destra come a sinistra.

  2. Sarà, ma l’impressione è quella. E l’accanirsi sulla povera Serracchiani pure. Per non pensare peggio.

  3. mmm… stavolta mi tocca parlare seriamente (mi scuso in anticipo: non è il mio campo).

    sono rimasto molto perplesso dalla frase della serracchiani (“sostengo Franceschini perché è più simpatico”) e ho subito formulato la mia scelta (“voterò bersani perché è meno antipatico”).

    però. c’è un però che mi fa pensare (e sperare). ma non è che l’autore dell’intervista incriminata ha interpretato una battuta veicolandola poi come punto centrale dell’intervista stessa? magari una frase buttata lì, detta per dire, con il sorriso, diviene poi uno slogan da sparare sin dall’occhiello…

    non entro nel merito del giornalista in questione (già una volta il nostro ospite gery mi tirò le orecchie – e giustamente – per aver espresso pubblici giudizi in sede non opportuna), ma mi piace pensare che forse la frase famosa sia stata non ingrandita ma addirittura ingigantita.

  4. Concordo con antipatico. Anche secondo me l’ha detto con un sorriso, con i suoi occhi furbi, in modo ironico.

  5. allora: se la frase è stata gonfiata è grave perché è un’informazione volutamente data in modo errato (e qui sì, che mi permetto di dire che non crederei nella buona fede dell’autore del pezzo).

    se è stata riportata esattamente, è altrettanto grave perché vuol dire che il futuro della sinistra è molto grigio.

    andiamo bene…

  6. Rifletto: se la frase è stata ingigantita (più o meno ad arte) non è altrettanto “ingigantito” (questo ad arte, sì) il sarcasmo con la quale è stata commentata da vari esponenti dell’apparato (usiamola, questa parola che è già un tormentone, ma sì) del pd? Sincerità per sincerità: io credo che aspettassero un pretesto per azzoppare l’agnellino che voleva e mostrava di saper sgambettare troppo. L’autore del pezzo (che non conosco nemmeno io) potrebbe soltanto averglielo servito su un piatto d’argento (anzi di peltro, vista la crisi) questo pretesto (ma l’ordinazione del vassoio è partita dall’apparato? questo rimarrà un mistero di pulcinella e da dietrologi). Resta il fatto che quando si dà addosso a una persona per una sciocchezza (evitando di farlo con altri per baggianate ben più gravi), io più che di fuoco amico parlerei di “non vedevamo l’ora”.

  7. E resta ancora il fatto che, ancora una volta, la nostra sinistra bada più a fare le liti nel tinello di casa invece di cercare di arrangiare una bella figura (anche posticcia, tanto il posticcio pare essere di gran successo, ultimamente) davanti a un elettorato stanco. Vale a dire: cogliere al volo quello che potrebbe essere il momento più critico, sul piano dell’immagine, del Signor B. e tappetini acclusi. Basterebbe offrire un SOSPETTO di unità interna e un FANTASMA di programma. Ma no, pare che approfittano della “ricreazione” auspicata da Napolitano per tirarsi i capelli in cortile. Ma forse sto sbagliando tutto io: è possibile che il consenso del signor B. sia integro, gli italiani ormai ciechi e di bocca strabuona e io un illuso e ben vengano tutte le liti di tinello che si vogliono, tanto non cambia nulla, non ci sono più le mezze stagioni etc. Certo, con un colpo a segno populista come quello del decreto sulla sicurezza, stiamo freschi. Continuiamo così, litighiamo, aspettiamo ancora un poco, diamogli spazio e scappatoie, facciamoci del male.

  8. x giacomo cacciatore: beh, però l’autore dell’articolo è uno dei giornalisti più famosi d’italia… mica l’ultimo parvenu.
    detto ciò, concordo su tutta la linea.

  9. @Antipatico:Oh, lui. Allora mi devo correggere sul “non lo conosco”, che mi è scappato per la foga. La verità è un’altra: MI credi se ti dico che non avevo nemmeno letto il nome dell’autore dell’articolo? Ero troppo incazzato per il contenuto.
    E chiedo venia a tutti. Ho fatto uno scivolone. L’autore lo leggo sempre. D’altronde l’unico stile che riconoscerei anche a occhi chiusi è quello di Sofri. Ora ne ho la riprova.

  10. Caro Giacomo, concordo in pieno. E mi chiedo: ma la Serracchiani non poteva semplicemente negare di aver detto quella frase infelice. E’ una cosa a cui gli italiani sono abituati. E le avrebbero creduto.
    Gli italiani credono a tutto.

  11. Sì, cara Contessa dovremmo tutti imparare a negare ciò che abbiamo detto un giorno o un istante prima. Paga. Ne abbiamo ampia prova…

  12. Quando ho letto l’intervista – prima delle polemiche, alcune allucinanti, visti gli autori – sono rimasto piuttosto deluso dall Serra. L’intervista tutta era di una pochezza e ingenuità spiazzanti. Tanto più che se attacchi (giustamente) l’apparato dalemiano, poi evita di farti cooptare nella corrente del segretario, pls.

  13. Che ci sia un dibattito, uno scontro anche duro, per conquistare la prossima leadership del pd non mi turba, anzi.
    Ma:
    – che dicano quali sono le cose che hanno intenzione di FARE, e perché si differenziano dai loro concorrenti;
    – alla fine, chi ha perso decida tra: sostenere lealmente il partito senza infinite guerre sotterranee, oppure semplicemente andarsene,

  14. EX-DEL-NULLA. Per la precisione.
    La sinistra è finita con Berlinguer.
    L’estrema sinistra (finita anch’essa da tempo … ) è insignificante, sterile, inadeguata al mondo attuale: fa proposte dannose per l’economia e per i cittadini, quelli italiani s’intende, perchè per clandestini o stranieri regolari è una pacchia.
    I fatti dei quali dibattete non hanno niente a che vedere con la politica, si tratta di tecnicismi, accessori decorativi per giustificare e consolidare le loro presenze e usati da gente che ha scelto quel mestiere come altri scelgono di “fare affari” in altri campi. Business a sé stante, parallelo alla realtà … e finché voi lo legittimate e ci credete addirittura dibattendone come se fosse una cosa vera … CU E’ U FISSA?

  15. @Gigi: sa, io preferisco essere “fissa” e discutere (con senso critico anche spietato, come si può leggere qui) e sperare ancora in un’opposizione che non esiste, piuttosto che sostenere in modo acritico (e cieco) l’attuale maggioranza. Che reputo il peggio mai visto e sentito da quando ho l’età della ragione.

  16. @Cacciatore, evidentemente lei si è soffermato su “fissa” e ha eluso i motivi del “fissa”. Per me è fissa chi legittima (e alimenta legittimandolo, più o meno consciamente per chi è in buonafede, in modo malvagio per chi lo fa per interesse) un business e tutti i suoi tecnicismi, messi in atto per fottere il popolo da illusionisti della politica (che non esiste in quanto politica VERA, lo ripeto!). Non vedo nessuna differenza tra schieramenti (personalmente, per quelli che sono/erano i miei ideali, il piu’ deludente è fausto, finito in modo ridicolo su quella poltrona più ridicola di lui e con tanto di buonuscita milionaria, dopo 40 anni di blà blà blà), non vedo nessuna differenza tra la giungla della pseudo-politica della quale dibattete e la giungla della finanza.
    Ecco, essere fissa è legittimare questa farsa. Astensione totale, rivoluzionare il sistema e trovare (INVENTARE) NUOVI sistemi seri e onesti per il governo delle città e del similpaeseitalia (perché oggi è solo un similpaese, l’italia per il momento non esiste ancora).

  17. oggi è arrivata una terza candidatura, a suo vedere , è un ulteriore divisione. Per me è una buona notizia

  18. Speriamo che non dica che gli sta simpatico qualcuno. Forse la chiave per resistere, anche nel pd, è dirsi che ci si sta simpatici da soli.

  19. Franceschini mi sta simpatico perchè non credo faccia nulla per esserlo consapevolmente. Ci ha messo la faccia (che può piacere o meno) e continua a metterci la sua faccia simpaticamente anacronistica. Lo preferisco agli altri due contendenti. Uno, bravo, per carità, ma troppo dalemiano, l’altro arde troppo di eccessiva passione. Niente contro l’eccessiva passione (ne sono ammalato anch’io): ma mi pare improvvisa, e poco fondata. Un fuoco fatuo, oserei dire, antipaticamente.

  20. Se questa guerra fraticida serve a togliere un pò di vecchie facce che bene non hanno fatto, che ben venga. O no?

  21. Secondo me serve a consolidarle, le vecchie facce. In modo che nessuno possa smuoverle da dove sono finché consunzione non sopravvenga, e anche oltre, se è possibile.

  22. E’ sicuramente plausibile.
    Le primarie (che a me piacerebbe vedere sempre) spaventano questi personaggi, però.

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