La salvezza del Pd

Emma_Bonino_20070912

Con la geniale trovata di Dario Franceschini (pensate, addirittura un video su internet per annunciare la sua candidatura alla guida del Pd) si riapre l’appassionante dibattito sul futuro dell’opposizione. Rettifico: sul futuro di un’opposizione, perché è bene cominciare almeno a immaginarne un embrione, qualunque essa sia.
So quanto è frustrante parlare di politica in Italia, senza ritrovarsi a discutere di escort, toilette, deretani, veline e “utilizzatori finali”, però leggendo qualcosa in giro sono arrivato alla conclusione che un nome “di garanzia e sicurezza” per la sinistra italiana c’è.
E’ quello di Emma Bonino.
Coraggio, togliamola da quel limbo di protesta perenne in cui ha scelto di confinarsi, compriamola dai radicali anche a caro prezzo (due Fassino, sei Rutelli, un Veltroni e tutta la collezione di videocassette dell’Unità compreso un doppione di Jules e Jim), obblighiamola a due pasti al giorno e, soprattutto, convinciamola che Pannella non è Gesù, anche perché Gesù non fuma.
La Bonino è una faccia pulita, un antidoto contro il velinismo, un simbolo mondiale di onestà. C’era e si batteva per grandi cause quando Berlusconi era ancora un palazzinaro dal riporto unto. E’ un totem della politica vera, quella in cui le ragioni si misurano col dibattito (anche aspro) e in cui l’unica causa persa è quella sbagliata.
A una sinistra impacciata e autolesionista serve una persona come Emma Bonino, una in grado di trattare i servi dell’imperatore alla stessa maniera del sovrano: con la ragionata, irriverente schiettezza di chi sa come maneggiare quella merce deperibile che sono gli ideali.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

15 commenti su “La salvezza del Pd”

  1. Nel desertico scenario politico la Bonino si distingue per valore, forza, coerenza, coraggio e in più è una donna (lo considero un valore aggiunto) ma non lascerà mai Pannella. E’ un sodalizio inscindibile; lui l’ha costruita.
    In un intervista a Grazia del 2008 ne parla così:
    Insomma, lei “per sempre” riesce a dirlo solo a Pannella…
    (Ride) “Marco ha sempre avuto più fiducia in me di quanta non ne avessi io. Il rapporto con lui è impegnativo, faticoso, conflittuale, ma è la mia migliore assicurazione contro la mediocrità. Ci vogliamo bene. La lingua italiana prevede tre gradi di avvicinamento: ci si innamora, ci si ama, ci si vuole bene. Io e Marco siamo arrivati subito al terzo grado. Per fortuna di entrambi”.
    (…)”Marco è stato, e resta, la persona che più mi ha incoraggiata, stimata, forse addirittura sopravvalutata. Mi ha obbligata a fare cose che io credevo di non poter fare. Avevo paura”.
    Paura?
    “Io ho sempre paura, di tutto. Paura di parlare in pubblico, di andare in televisione, di fare cose qualunque…”.

  2. Grande donna, la Bonino. Forte, seria, decisa, colta. Mi augurerei che intorno a lei si potessero coagulare le forze (oggi ci sono forze?) di sinistra. Purtroppo però non ci credo.

  3. @silvia: anch’io pensavo che essere donna potesse costituire sempre un valore aggiunto. Anche in politica. Ma poi sono arrivate le varie Santanchè, Carfagna, Brambilla, Gelmini, Comi. E io ho cambiato idea su quel “sempre”.

  4. Cosa posso aggiungere io a quest’ennesimo, perfetto, ritratto tracciato da Gery? Io, che se rinasco voglio essere Emma Bonino? Io, che vado proclamando le sue qualità da quando ho imparato a distinguere il bene dal male?
    Forza Emma.

  5. OT ma non troppo: vi invito a leggere lo straordinario pezzo di D’Avanzo su Repubblica e le nuove dieci domande al premier, giustamente integrate alla luce degli ultimi sviluppi.

  6. @Abbattiamo
    riflettevo: ognuna delle domande in realtà ha già una risposta supportata da fatti e dati certi. Resta solo da confrontare questa verità con quella più fantasiosa e distorta del nostro premier. Sempre che Monsieur B. si decida a dar seguito all’invito di Repubblica, naturalmente.

    E a proposito di Emma Bonino, finalmente un argomento che sposti l’attenzione su qualcosa di più edificante e costruttivo per gli italiani. Certo, non è un proprio un “volto nuovo”, ma sicuramente è una figura credibile. Proprio quello di cui, a mio avviso, abbiamo bisogno in questo momento.
    Peccato che per il momento tutta l’attenzione sia concentrata sui virtuosismi sessuali del cavaliere; “una” opposizione (valida) probabilmente fa più fatica ad emergere e a farsi ascoltare.
    Ma forse, chissà… chi di Grande Fratello ferisce, di Grande Fratello perisce.

  7. @la contessa: sappiamo purtroppo che B. non darà risposte, sebbene ormai siano implicite. Speriamo comunque che perisca di Grandi (e minorenni) Sorelle.

  8. Io sarei felicissimo se il PD avesse questa brillante (e dunque insperata) intuizione.

  9. La Bonino, eccellente persona, ha un limite invalicavile: la vanità e l’orgoglio della politica di nicchia.

  10. Siamo al solito vediamo prima i programmi e poi le persone.Da un attenta e minuziosa ricerca potrebbe risultare che da giovane la bonino abbia fatto la velina.Circola pure una foto nuda che bel gossip !!!!!!

  11. la Bonino è un politico preparato e serio, poi è una delle poche donne che è riuscita a impporsi in un panorama politico maschilista.
    non la vedrei bene come leader del pd perchè trovo che avrebbe molte difficoltà a far presa su una certa fetta di elettorato moderato, quella che serve a vincere le elezioni invece che a perderle benino.
    serve gente un pizzico più pane e salame, non so se mi spiego (gianni allegra l’ha detto meglio di me, eheh).

  12. io penso che Emma Bonino alla guida del Pd sia un’ipotesi troppo bella per vederla realizzata da questo Pd, prova a immaginare le reazioni del rutellone baciapile tanto per dirne una… credo che non ci resti che sperare in una riforma del partito più lenta, meno rivoluzionaria… se Franceschini sosterrà davvero la new wave io sosterrò lui

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