Citizen B.

prod30

di Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano

Giacomo: “Così finalmente abbiamo potuto vederlo, ieri, questo documentario ‘maledetto’, libero e visibile ovunque tranne che in Italia”.
Raffaella: “Già, ‘Citizen Berlusconi’. Ci sono voluti sei anni, ma era solo su Sky. Onore al merito del canale ‘Current'”.
G: “In quanti l’avranno visto? In cinque, sei?”
R: “Sì, giusto noi, scommetto, insieme a pochi altri, e ai sopravvissuti tra i personaggi intervistati a proposito dell’irresistibile e inquinata ascesa del signor B. Biagi è morto, Sartori ancora si mantiene e per fortuna ha fatto in tempo a vederlo, Travaglio è praticamente all’indice”.
G: “Si capisce. Le cose importanti passano sulle tv ammiraglie e in prima serata: ‘Amici’ di Maria De Filippi e il suo omologo in cronaca, il ‘Matrix’ di Vinci”.
R: “D’altronde tutto è cominciato con ‘Drive-in’. Ed è andato avanti sempre così: barzellette grasse, tette in saldo, spot commerciali. Il supermercato della vita”.
G: “Ho trovato interessante questo punto del documentario. Il travaso del B. politico in un contenitore praticamente già pronto, un format ben inculcato nella testa della gente. Bastava cambiare un paio di ingredienti: la presidenza del consiglio al posto dell’asta tosta. Certe ministre al posto delle ragazze fast-food. E poi l’opuscolo che corona l’impero del sovrano mediatico: il privatissimo e personalissimo ‘Una storia italiana’. Per il resto, il documentario non mi ha scioccato come pensavo. Ci stiamo abituando al peggio?”.
R: “L’altroieri non sono andata a letto indignata. Il tempo di sospensione imposto dalla censura ha fatto da sonnifero per la carica di denuncia del documentario. ‘Citizen Berlusconi’ mi è sembrato quasi l’album dei teneri ricordi del passato. Oggi tutto è peggio. Molto peggio. Il brutto di ieri sembra quasi passabile. Paradossalmente”.
G: “Un peggio ‘televisivo’, in pieno stile B. Non fai in tempo ad abituarti che subito arriva un nuovo colpo di scena”.
R: “Intanto, nel silenzio dei tg, attendiamo l’esito di ‘puttanopoli’ e del lodo Alfano bis”.
G: “E nel mezzo, qualche consiglio per gli acquisti”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Citizen B.”

  1. Famiglia Cristiana sta eagerando: dice che il premier è indifendibile. Non lo sa il settimanale più letto d’Italia che il priapo ha come avvocato Ghedini?

  2. Circa un anno fa il premier si autoincensava in un’intervista rilasciata a Repubblica, sostenendo che dedicava al sonno e al riposo notturno non più di tre ore. Per il resto lavoro e sesso (molto sesso: in che termini lo sa solo lui: dicono medici e scienziati dei prodigi del viagra, ma da che mondo è mondo, un settantenne, anche se di sana e robusta costituzione, certi ritmi da ventenne, può solo millantarli). Non era una dichiarazione neppure tanto sibillina sulle sue escort-frequentazioni compulsive e relativa disperata richiesta d’aiuto? Non era facilmente prevedibile una deriva come quella a cui stiamo assistendo allibiti, con il mondo intero che ormai ride di noi (impotenti: nel senso di incapaci di sana ed efficace reazione allo schifo) più che del premier-priapo (barzelletta da parecchio tempo presso tutte le cancellerie dell’universo mondo)?

  3. Una escort lo travolgerà.
    Per la prima volta in vita mia, comincio ad avere fede nella Santa Chiesa cattolica ed apostolica. Non che io creda che abbiano VOLUTO mettersi in mezzo, ma a questo punto penso che non possano fare altrimenti. Speriamo che con l’occasione non riemerga una nuova Balena Bianca.
    L’altra sera ad Amici di Vinci c’era un Cicchitto sull’orlo di una crisi di nervi. Cicchitto con i nervi, i tg censurati e poi annaspanti… sono tutti segnali sconfortanti e confortanti al tempo stesso.

  4. Ho notato una cosa. Il signor B. dice che lui non sapeva nulla della D’Addario, non la conosceva affatto e quindi non poteva avere idea che fosse una escort. Se l’avesse saputo, dice, le si sarebbe tenuto a debita distanza.
    Ma come? Non sa niente della D’Addario però la fa candidare in Puglia da Fitto? Quindi il signor B., secondo la sua stessa teoria, candida alla cieca gente di cui non conosce nemmeno l’esistenza. Bravo.

  5. @abbattiamo: ottima osservazione. Ma la coerenza non è di questo angolo del mondo. Le balle, hai voglia. Va’ là- va’ là.

  6. @C: vedilo, ma non c’è nulla che non si sappia già. E che non sia più allarmante di quello che è successo da allora a oggi. Di interessante c’è una breve appendice di dieci minuti girata di recente.

  7. Occorre aggiungere che “Citizen Berlusconi”, come si evince dalle “note a margine” andate su Current, fu un documentario prodotto per un pubblico straniero. E’ dunque spiegato come ciò che a noi sembra scontato per gli stranieri desti meraviglia. E non lo dico con soddisfazione, ovviamente, ma con un pizzico di amara, amarissima amarezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *