L’uomo che non doveva chiedere

Alla radio o in tv sarete incappati nella pubblicità del Cafè Zero Algida, liberamente ispirato al Frappuccino di Starbucks.
Se non l’avete sentita ve la riassumo io: una ragazza fa proposte ammiccanti al suo presunto compagno che risponde, con un’idea fissa in testa (di certo ben diversa da quella della sventurata femmina), sempre e solo con la parola “Zero”.
E’ insomma il trionfo della goffaggine maschile incorniciata in un finto modello positivo. Della serie è molto meglio bere il caffè della Algida che fare sesso.
Una volta c’era l’uomo che non doveva chiedere mai, oggi c’è quello al quale si può chiedere al massimo: “Che gusto scegli? Espresso, cappucino o mokaccino?”

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

20 commenti su “L’uomo che non doveva chiedere”

  1. Però, vedi con che decisione le ha bloccato la mano!!
    Praticamente l’ ha rifiutata seccamente!!
    Sai che è la prima volta che me ne rendo contooo…
    Denim era gay! e lo dichiara con semplice fermezza.
    Bravo!

  2. Come ne Il dormiglione di W.Allen si farà sesso a distanza accarezzando giganti sfere argentate!

  3. @Faguni: non mi puoi dire questo. Denim è come il John Wayne del film di Verdone. Se mi dai una notizia del genere io ti rispondo allo stesso modo che in Borotalco: noooooo!
    Semmai era un dannato maschilista. Ferma la mano di lei perché deve essere LUI a decidere il quando e il come. Denim era il dopobarba degli abusi in famiglia.

  4. Concordo con cacciatorino. L’uomo denim sa quando, dove e come fare. E’ lui a decidere i giochi. Che bello! Odio il femminismo!!

  5. L’uomo denim che sa come quando e dove fare, se non trova lei disponibile, fa da solo?

  6. Ma a me era sembrata una felice illuminazione!!
    E ne vogliamo parlare dello spot del ferrero rocher con le signora in giallo
    che aveva voglia di … ” qualcosa di buono”…

  7. Quello del Rocher è chiaramente il frutto della mente eretta di un regista hard prestato alla pubblicità. Ambrogio poi se la spassa. Altro che cioccolatini…

  8. Stacco. La Rolls Royce è posteggiata malamente in una radura, due ruote sopra un dosso pieno di fogliame autunnale, chiaro segno di un parcheggio frettoloso. Ambrogio è di spalle. Una scarpa femminile scivola dal finestrino, sul bordo del quale la dama ha già appoggiato la caviglia, in una posizione acrobatica che intuiamo appena (questa è una versione soft) ma che è inequivocabile.
    Stacco. Divorano i Rocher, lei appoggiata alla spalla di lui, lui che si sventola con il cappello da autista. Stanchi, affamati, ma felici.

  9. @Faguni:
    – E Burte Reynolds?
    – No, Burte no! Non lo voglio sentì!
    – Naaah… lui è uno regolare.
    – Meno male… E de De Niro? Che me dici?
    – Un mandrillo de niente!
    – Tiè!

  10. Cacciatorino, mi stai facendo ridere molto molto!!
    Ma sai niente di che fine a fatto Kaori… dopo che ” s’ asciugò il nannò a forza di philadelphia…

    Ps: a proposito su BURT…pe’ me po’ esse bisessuale trisessuale PENTA sessuale…ma da quer punto lì… E’ DA APPLAUSOOO!!!

  11. – A Sergio, che me dici de ‘ste olive, eh? Magna, so’ greche, che me dici?
    … So’ greche…

  12. Per Gianni Allegra, sempre da Borotalco.
    Eleonora Giorgi entra in una pasticceria.
    Ma i mignon a forma di cuoricino non ce li avete più?”
    – “No so terminati”
    – “E come champagne italiano che c’avete?”
    – “Voleva di’ spumante?”
    – “Beh purchè sia dolce, che possa fungere da aperitivo, molto dolce”
    – Il più dolce che c’ho è il Sangue di Bacco, uno spumante che fanno ad Avezzano”
    – “E’ buono?”
    – “A molti piace”
    – “E’ molto caro?”
    – “1.950”
    – “fiuuuuu…vabbeh lo prendo!”

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