Io amo

La foto, dal titolo "L'attesa", è di Cinzia Zerbini (da Flickr)
La foto, dal titolo "L'attesa", è di Cinzia Zerbini (da Flickr)

di Abbattiamo i termosifoni

– Il burro di arachidi e i sofficini (ma mi sforzo di mangiarli solo una volta ogni due o tre anni)
– La leggerezza di spirito
– L’ironia (quella di mio padre in primis)
– L’inverno
– Le scarpe (ma più che amore è quasi dipendenza)
– Molte mie cugine ed entrambi i miei fratelli
– I libri, quelli ben scritti
– Molta tv trash delle emittenti locali scalcinate (mi fa schiattare dal ridere)
– La generosità, mia e altrui
– La mia casa (compreso il marito che c’è dentro)
– I bambini (ma a piccoli gruppi, che altrimenti fanno troppo casino)
– Palermo (nonostante tutto)
– Scrivere mail (piacevole in privato e indispensabile per lavoro)
– L’arte culinaria e quella di addobbare la tavola
– Oscar Wilde
– I due falegnami sotto casa mia (mi divertono moltissimo)
– La grammatica, la sintassi e l’ortografia
– I dialetti e le inflessioni regionali
– Il Natale (perché di rado si riesce a vedere tanti parenti tutti insieme)
– Le isole
– Milioni di altre cose. Che superano di gran lunga quelle che mi danno fastidio.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

81 commenti su “Io amo”

  1. Ridere.
    Io amo la granita gusto mandorla panna e panino caldo.
    Il tramonto.
    Il momento in cui si smette di correre.
    Guardare la luna.
    La carne arrostita e in generale mangiare.
    Il silenzio tra amiche.
    Il momento, proprio l’attimo in cui, per caso arriva la consapevolezza di una cosa.

  2. Gli aperitivi
    I tramonti
    Gli aperitivi ai tramonti
    Fare shopping
    Le frisk
    Viaggiare
    Chiacchierare con le amiche
    Non guidare l’auto
    La sacher torte
    Cenare a lume di candela
    Dare il bacio del buongiorno ai miei cari.

  3. Il burro di arachidi è droga pura e crea dipendenza fisica e mentale!
    chissà cosa ci mettono dentro?

    Amo e non ne posso fare a meno.
    I miei figli, ogni giorno. Amo tutto ciò che mi strappa un sorriso
    Amo l’ odore del mare, della terra bagnata dalla pioggia, del basilico e della menta. L ‘ acqua, Salata e dolce.
    La penne al pomodoro fresco e melenzane fritte.
    Ogni forma di verdura e la pasta, Pure sbattuta al muro!
    Amo il cinema e la musica ( tutti i generi, anche quelli tasci, )
    Gli animali e i bambini, se non gridano troppo.
    Amo il mio orto e la natura che mi sembra un miracolo.
    Amo ogni risveglio.

    Amo Robert Redford… ma lui non lo sa ancora…

    Cinzia: granita gusto mandorla… che ” inciripposaaaa “

  4. Questo blog, lo dico da sempre con totale consapevolezza.
    E, di un amore quasi filiale, i suoi assidui frequentatori, per l’entusiasmo, la grinta e le emozioni dei loro pensieri.
    Il mio lavoro, iniziato in radio e culminato nella carta stampata.
    Il riso al forno e i peperoni ripieni.
    Le chiacchierate catartiche, inimitabili, con Francesco, il mio migliore amico.
    I miei gatti e in genere tutti i micini del mondo!
    Marsala…nonostante tutto.
    La città di Arezzo, per tutto quello che mi ha dato.
    Maurizio, dal primo momento che l’ho visto.

  5. P.S.
    Amo la definizione di Cinzia sulla consapevolezza acquisita in un attimo, per caso, di una cosa.
    I miei ricordi…tutti quelli più veri di una vita.

  6. Amo (tra le centinaia di milioni di cose che amo):
    – Ortigia (per la sua struggente bellezza e per le pizze del Cenacolo, i primi piatti di Mariano)
    – Donnalucata (perché la sua spiaggia è infinita e perché ho conosciuto persone fantastiche, i miei migliori amici)
    – Scicli (perché è un presepio anche nel solleone agostano, per la granita di limone che piace a mia moglie e per la pizza “bruschetta” con scaglie di parmigiano di Pura Follia, la pizza più buona al mondo)
    – Modica (perché è incantevole tout-court)
    – Taormina (la mattina presto quando ancora i turisti dormono)
    – San Vito Lo Capo (anche quando è incasinata, ma soprattutto in primavera)
    – Roma (la città più bella al mondo, dove si mangia l’amatriciana più buona al mondo)
    – Milano (tanto vituperata, la trovo bella e sexy e perché si mangia la cotoletta alla milanese e il risotto alla milanese: piatti che mangiati altrove fanno pena)
    – Firenze (hai la sensazione di vivere dentro l’arte rinascimentale, per la fiorentina mangiata da Marione).

  7. Amo anche:
    – Sideways (una commedia scritta divinamente sull’amicizia sbilanciata, sull’amore complicato, sul vino e sulle ambizioni artistiche)
    – Ricche e famose (una commedia molto estetica, dal ritmo perfetto, sull’amicizia sbilanciata, sul sesso senza e con amore, sulla paura di invecchiare, sulla letteratura alta e su quella bassa)
    – Harry ti presento Sally (una commedia ad orologeria, perfetta, con un duetto tra i più belli della storia del cinema ironico, sull’amore complicato, sul sesso complicato, sull’amicizia complicata e su come semplificare tutto questo)
    – A qualcuno piace caldo (la commedia delle commedie, la perfezione)
    – Quando la moglie è in vacanza (una commedia che ti fa venire voglia di patatine fritte, di frigorifero pieno di cose buone e piene di colesterolo, di champagne, di America anni cinquanta, di mare per via di quella sottile claustrofobia d’interni e di indumenti intimi)
    – Caccia al ladro (perché vorresti sostituire l’insostituibile Cary Grant quando viene sorpreso da un bacio di Grace Kelly)

  8. Stromboli
    dove non sono più tornata per non contaminarne il ricordo che deve restare fissato e immobile così com’è!
    Ma anche Ustica dove è stata concepita mia figlia!!

  9. Grazie Jana. Sì, è quell’attimo in cui si comprende una cosa, una persona, e tutto appare in una luce diversa.
    Faguni, la granita mandorla e panna sopra e sotto con panino caldo, per me, è una “cosa” da urlo.

  10. Sono stata a Ortigia da venerdì a ieri…concordo con Gianni Allegra, anche se non ho “conosciuto” le pizze del Cenacolo.
    E concordo anche su Roma, naturalmente.

  11. Le lunghe dormite dopo il mare
    Il sesso prima delle lunghe dormite
    Le risate buffe dei miei figli
    La pizza dopo una lunga e dura giornata d’inverno
    Il panino con la mozzarella fresca e un po’ di pomodoro fresco
    Una granita alla mandorla con brioche(senza panna, grazie)
    Cucinare, e cucinare, e cucinare
    Il cioccolato Valrhona 70% cacao
    Le parolacce nel mio dialetto
    Mandare al diavolo chi se lo merita
    I miei libri
    Il mio sgangherato PC
    La mia sgangheratissima Micra
    Stupirmi, soprattutto di me stessa
    Cercare, ancora cercare e poi finalmente trovare
    Spiare lo sguardo degli sconosciuti
    Le menti brillanti (si dice così?)
    Sentirmi amata
    Il silenzio alle 5 del mattino
    Le canzoni di Battiato
    Scoprire che non era poi così brutto

  12. I film di Moretti, ecce bombo in testa.
    Le canzoni di Mina, anni ’80; ritorno con la memoria a casa di mia madre quando avevo 7-8 anni ed eravamo una famiglia unita e felice.
    Gli sketch del trio solenghi-lopez-marchesini.
    Verificare che nella libreria siano al loro posto il barone rampante e l’isola di arturo.
    Guardare le foto oppure no.

  13. Il sorriso di mia moglie
    Il tramonto visto dal mio divano di fronte al balcone
    La pioggia
    Gli autunni americani visti al cinema
    L’idea di andare in America e non averlo ancora fatto
    L’attimo in cui un bambino, figlio di amici, mi pensa piccolo come lui e mi costringe a un gioco scemo
    L’appuntamento serale con un romanzo che mi piace
    Marsiglia e Roma
    Un vecchio film che mi va di rivedere per la ventesima volta
    Le sigarette dopo il caffè (pietà, maestro gery)
    Il caffè
    Ricredermi in meglio
    L’autunno e la primavera
    Il freddo
    Quando lavoro e non mi accorgo che suona il telefono
    Non poter negare di aver scritto una bella frase
    Le donne che ridono e soprattutto quelle che lo sanno fare bene
    Gli uomini che non invidiano
    L’attimo dopo aver detto quello che penso e scoprire che ho fatto bene
    Una poltrona in una stanza con un’altra poltrona di fronte e una certa persona che mi tocca i comandi giusti (non pensate male)
    La asce di guerra ri-sotterrate
    Chi riesce a dirmi “fottitene”, ma credendoci davvero
    Quelli che riescono a dire: “mi sono sbagliato”
    Le agende stropicciate
    La caran d’ache laccata nero e oro
    Le moleskine formato quadernone
    L’estate di quando mi sono diplomato
    Il porto di Santa Marina Salina dalla terrazza che è mezza nostra
    L’estate verso la fine di agosto
    La mucca di “Atom Earth Mother”
    I set cinematografici
    Addormentarmi con “Porta a Porta” e usare Vespa come la valeriana
    L’attimo di pace artificiale dopo sette gocce di lexotan (che non prendo più)
    Una birra rossa ghiacciata al tramonto (non ne bevo più)
    Quando posso dire “ho finito” tenendo in mano un malloppo di fogli stampati, senza averne troppa paura.
    Una serata in cui tutti hanno la battuta pronta
    Il jazz, quando mi accorgo che mi piace

  14. Amo dare un nome e un senso alle cose che faccio ogni giorno. Anche le più banali e scontate.
    Amo gli alcolici. Ma di più i superalcolici.
    Amo avere il controllo della situazione anche quando è in corso il finimondo.
    Amo trovare la soluzione. In qualsiasi contesto.
    Amo gli oggetti belli. Camminare per musei e stare in mezzo alle opere d’arte.
    Amo fare bene le cose che “si devono” fare.
    Amo prendermi cura delle persone care, proteggerle e farmi carico delle loro preoccupazioni.
    Amo la cucina etnica. Provo di tutto (escluso formaggi, insetti commestibili e alcuni tipi di animali), e vado matta per il sushi.
    Amo l’odore del bucato e del pulito.
    Va da sè, amo i vestiti, ma soprattutto mi piace seguire i cambiamenti di moda e tendenze.

    Amo lui. Mi si conceda un piccolo tributo all’uomo a cui devo il mio quotidiano: “Sono felice. Oggi un po’ di più”.
    Io amo svegliarmi ogni mattina abbracciata a lui e respirare il suo odore.
    Amo i suoi baci dolci quando viene a letto e io già dormo da un pezzo.
    Amo addormentarmi sul suo petto dopo l’amore.
    Amo accarezzargli i capelli e sentire che si placa.
    Amo la complicità che ci rende forti.
    Amo il rumore dei suoi pensieri. E amo stare dentro il suo mondo. Qualunque esso sia.

  15. dimenticavo:
    -amo il vino rosso bevuto in compagnia di un’amico/o
    – e anch’io (benvenuta nel club, contessa) adoro il sashimi, e il sushi con il sesamo tostato. Gnam!

    (@silvia: che non era poi così brutto una qualunque cosa che mi aveva spaventata, almeno in un primo momento…)

  16. @cacciatorino Mi ha molto intenerito il gioco scemo col bambino anche perchè per lui è una cosa seria e anche per te, mi sa.
    Com’è che deve ridere una donna per potere dire che lo fa bene?

  17. @silvia: lei lo sa fare già benissimo…
    @
    verbena: e, da quello che leggo di suo, probabilmente anche lei!

  18. Dato che io e il mio sorriso ci ritroviamo al punto uno della lista del mio cacciatorino consorte, ipotizzo che quello che gli piace sia simile al mio. Molto spesso infantile e poco contegnoso, però sempre spontaneo (non so sorridere di ciò che non mi fa sorridere, nemmeno se lo richiede la buona educazione).

  19. Quasi dimenticavo:
    amo il mare, e nuotare, nuotare, nuotare…
    Amo sciare e il rumore degli sci sulla neve fresca appena battuta.
    Amo i tacchi alti. Mi danno sicurezza.
    Amo il mio profumo, lo stesso da vent’anni.
    Amo l’ironia e chi non si prende troppo sul serio.

  20. @Contessa: per quella degli sci sulla neve fresca appena battuta non vuole prendersi ancora un poco di tempo?
    Ironia…

  21. Quindi il dottor Torta si mette lo spumante sotto le ascelle?
    Fatemi capire…
    Ah adesso lo ricordo… a Carosello, con Pelè…e poi la mano sulla camicia…Ma non era andato fuori produzione?

  22. @silvia: io non li amo per niente. Musica, cinema, moda e comicità tra le peggiori del ‘900. L’ultimo grande periodo nel campo delle arti e della follia creativa sono stati gli anni ’70. Sempre a mio modesto parere, certo.

  23. Torta, passi al Batida de coco. Specialmente se ne trova qualche reperto stagionato. Sotto le ascelle è un portento.

  24. Non sarei così severo nel giudicare gli anni ottanta.
    Certo ci hanno portato i vari Vacanze di Natale, Sotto il vestito niente e tutta la serie delle Insegnanti, ma Mission,Il Grande Freddo, Fandango,Angel Heart, per fare dei titoli non sono niente male.
    Anche per la musica: è vero abbiamo avuto Samanta Fox e Sabrina Salerno, ma anche Peter Gabriel ( IV e SO), Bruce Springsteen ( River e Nebraska), Talking Heads, Police, REM (gli anni ottanta dei REM sono micidiali), etc..
    Televisone? Drive In , ma anche Mister Fantasy e DOC, Quelli della notte…

  25. No, scherzi a parte, è una mia allergia molto personale. So che c’è chi li ama alla follia. Io sono per i colori sbiaditi degli anni ’70, nonostante la nuance color piombo…

  26. … e Mork e Mindy, Candy Candy, Goldrake e Jeeg Robot d’acciaio, Mimi Ayuhara, l’Henry Lloyd…

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