Not in my name

Città immondezzaio: il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, si scusa coi turisti a nome di tutti i palermitani. Due domande, che non mi sono posto soltanto io.
Perché scusarsi coi turisti e non anche coi cittadini?
Perché scusarsi a nome di tutti i cittadini quando solo alcuni di loro hanno causato questo schifo?

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Not in my name”

  1. Perchè il nostro (?) è il sindaco più cool d’Italia. Ecco perchè.

  2. Perché scusarsi a nome di tutti i cittadini, compresi quelli che non l’hanno votato e che non si sono mai sentiti rappresentati da lui? Si scusi a nome dei suoi elettori e ri-elettori, casomai.

  3. @Contessa: avevo già disegnato la vignetta per Repubblica di domani, ma poi, un attimo prima di inviarla, mi è venuta un’altra idea. Dopodomani apparirà quella pensata e disegnata prima ma accantonata per 24 ore, parallela alla sua (cool).

  4. I palermitani sono così supini e rassegnati che non meritano scuse. Anzi, devono scusarsi se per caso non votano nel solito modo.

  5. Veramente Cammarata dovrebbe chiedere scusa a noi cittadini, anche a quelli che lo hanno votato

  6. @fm: volevo vedere l’effetto che faceva dirti ingenuona (sapendo quanto poco ingenua tu sia!)

  7. D’accordo Gianni, magari non sono ingenua ma mi serve a poco perché decisamente non sono furba! I palermitani e per estensione i siciliani e buona parte degli italiani sono invece “furbissimi”.

    Vicino casa mia, dove normalmente la gente rispetta le modalità di conferimento dei rifiuti, in attesa dell’esercito che ripulisce ( a mo’ di impresa di disinfestazione ) la gente, come la chiama Berlusconi, si è liberata di comò, armadi, comodini, scarpiere con dentro le scarpe, lavatrici, televisori analogici ecc.

  8. Sono arrivato alla conclusione che fa bene a restarsene invisibile. Appena tenta una sortita è subito uno scivolone. O siamo noi che non gliene perdoniamo una, o quest’uomo è proprio la negazione di tutto ciò che un personaggio pubblico dovrebbe saper fare. Non ha la struttura, non è cosa sua. Rideva pure vicino a Bertolaso. Ma che ci ridi? Però è anche una questione di faccia, e lì c’è poco da risolvere. Non gli si crede proprio da un punto di vista somatico, secondo me. Le scuse fatte da Braccio di Ferro o Napo Orso Capo mi suonerebbero più verosimili. Ma quando finisce il mandato?

  9. Scusate, volevo dire: quando sparisce il nulla? Ma mi pare una questione quasi metafisica, e ho paura che non se ne esca.

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