Chi mente sui libri?

"Il libro della giungla", foto di Cinzia Zerbini (da Flickr)
"Il libro della giungla", foto di Cinzia Zerbini (da Flickr)

Ieri al Tg1 delle 13,30 Gian Arturo Ferrari, direttore generale della divisione libri del gruppo Mondadori, ha detto che il settore librario non risente della crisi economica. Il parere è diametralmente opposto a quello di altri operatori del settore, agenti ed editor (peraltro non intervistati dal Tg1), che rimbambiscono gli autori con previsioni catastrofiche.
Ora dal momento che il sottoscritto (come molti protagonisti di questo blog) campa di scrittura, sarebbe utile scoprire chi è che dice bugie.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

151 commenti su “Chi mente sui libri?”

  1. L’unico commento è per le faccine di Dorfles jr. inviato a Torino per la Fiera del Libro: strabuzzava gli occhietti, sorrideva a sipario, scuoteva la testolina… Il primo inviato emoticon… Un modo per rianimare “Benjamin” dal coma vigile “riottesco”?

  2. Da quanto ho capito io leggendo alcuni comunicati diffusi in questi giorni dall’Associazione italiana editori, quella che non è calata è la produzione. Sul consumo, quindi sulle vendite, si tace.

  3. Scusate, però voi che siete dell’ambiente qualche indicazione potreste darcela. Come va la cosa?

  4. I pareri sono legati agli interessi del momento(richiesta contributi detassazione ,utilizzo cassa integrazione ecc..Non c’entra niente ma fate ri tornare d’artagnan

  5. io vorrei sapere dove ha preso il vestito la lettrice… un look invidiabile… complimenti!!!

  6. Oppure del “Leopardo di Tommaso Lampedusa”, come sentii dire a un tizio.

  7. – L’ultima volta Tommaso Lampedusa è stato visto dalle parti di Lampara, alla rocca dello Scorfano. Uno strapiombo di duecento metri.
    – Be’, al conte piaceva fare lunghe passeggiate serali lassù, e godersi il tramonto sulle isole…
    – Perché ne stai parlando al passato, come se fosse morto?
    – Io…

  8. Be’, a qualche modello dovrò pure ispirarmi. Non so chi sei tu, però…

  9. Tommaso Lampedusa prima di accendersi un’altra sigaretta guardò il mare come si guarda una donna d’altri tempi. Non aveva voglia di chiamare Totò Favignana e avrebbe bevuto volentieri una birra ghiacciata.

  10. Ci vedrei bene anche una Santina Sicilia, donna mediterranea dalle labbra tumide e dallo sguardo malizioso.

  11. Cara Abbattiamo, io invece, Santina Sicilia, la vedrei molto somigliante a Sophie Marceau (appunto, d’altri tempi).
    Attendo che il Cacciatorino, Gery, Cinzia, Faguni, la Contessa, Verbena scrivano il seguito. A suivre.

  12. Totò Favignana era armato fino ai denti. E gli brillavano, quei denti. Erano d’oro. Sembrava un vecchio boss di quartiere. Con un forziere dentro la bocca e la mano destra in tasca che lisciava l’artiglieria. Tommaso Lampedusa lo salutò da lontano con un sorriso beffardo. Santina Sicilia sapeva già che si sarebbe scatenato l’inferno.


  13. – già te ne vai?
    – Santì, lo sai. Io qui non ci sarei dovuto venire.
    – Si, e adesso mi dici pure che ti ho costretto con la forza, vero? Cinque minuti fa non ce li avevi i sensi di colpa, però.
    – Sentimi bene: qui rischiamo grosso. Tutti e due. E’ questo quello che vuoi?
    – A questo punto mi può anche ammazzare, non mi interessa.

    (sto pensando)

  14. Totò Favignana si sentiva leggero come una piuma. Era il terzo whisky che gli metteva le ali al cervello. O forse era la cocaina che sniffava solo quando doveva incontrare Santina. Santina non era una santa: era una signora femmina. Di quelle femmine che se te le vuoi fare come dio comanda devi sniffarti due dosi massicce. Altrimenti fai brutta figura.

  15. Si pensava che Lampedusa fosse morto, ma saltò fuori che era stato un tragico errore. Tragico come la fine fasulla che il nobile isolano era riuscito a crearsi, obbedendo alle sue viscere spagnole: quel certo gusto per il colpo di scena tutto urla, ombre furenti e senza sangue, da teatrante barocco fuori tempo massimo.
    Lo disse chiaro, tutto questo Favignana alla sua Sicilia, e senza lasciarsi tremare la voce.
    “Tu stai perdendo il senso, Favignana'”, disse Sprezzante Sicilia. Lampedusa dorme coi pesci. E ti dico subito che, chiedendo conto e ragione, a me hai sbagliato indirizzo”.
    “Mi pare di sentir parlare proprio lui, Lampedusa. Il tuo amante. Ma in fondo non posso darti torto. “, disse Favignana. “Niente di strano che io mi sia confuso, Sicilia. Con tutti questi m… di cognomi”.
    “E a me par di sentire Tano Acquedolci quando combatte a bestemmie con le sue reti e i suoi pesci da tot al chilo, al mercato di Bolognina”, lo tramortì Sicilia, con una smorfia che non lasciava nulla del loro antico amore. “Sai essere volgare, come pochi, quando ti serve”. Si fece brillare lacrime negli occhi. “E’ per questo che io…”

  16. Poi Acquedolci ebbe un malore. E morì riverso, seccato da un colpo apoplettico, su un trancio di tonnina.

  17. Ma gli sopravviveva, al banco dei pesci e dell’esistenza, il figlio legittimo, Masino Macaluso, un tracagnotto di buon appetito, ma col carattere di un cane coi denti guasti che – per qualche strana alchimia sulla quale nessuno aveva ancora avuto animo di indagare – portava un cognome diverso dal padre. Era un Acquedolci, eppure doveva sopportare che a Lampara tutti lo chiamassero: “Ohè, attìa, Macaluso, figghiu di nuddu! Dammi mezzo chilu di neonnata!”.

  18. @Cacciatorino: ma che ci dici di Peppe Pantalica? Te ne se dimenticato, vedo. Roberto, per l’amor del Cielo, non svelare il finale della terza edizione! Sempre Cacciatorino: Perché non racconti per filo e per segno i motivi per i quali Ciccio Nerodavola si rifiutò di sparare a Tommaso Lampedusa, disobbedendo di fatto all’ordine perentorio di Turi Ispica. E ricordi (ma sì che lo sai) cosa fece, quale stratagemma mise in atto la caliente Rosi Fiumefreddo (a dispetto del suo cognome)? Questo possiamo dirlo. Ciccio Nerdodavola si sentì male e morì. Troppo Cerasuolo di Vittoria.

  19. Dovrò disegnare la copertina di questo feuilleton, al più presto. Gery, come lo intitoliamo?

  20. Ma allora dovrai estrapolare le bozze fin qui scritte e traslocarle in un post ad hoc?

  21. @Gianni: ma scusa, Pantalica non era tornato a Nuova York, dai suoi parenti americani per dirimere certe questioni in merito a un’eredità contesa sulla quale accampa diritti, per fatti ancora da chiarire, sia Nerodavola (buonanima) sia la Fiumefreddo, e per giunta (ma questo forse dovrei tacerlo) con la segreta benedizione di Ispica? Mi pare che è così.

  22. Questo prima che quel tizzone d’inferno di Ispica si sentisse male. E morisse.

  23. @Giacomo: Un momento, un momento. Tutto vero, tutto chiaro. Ma sei reticente sul ruolo di Bartolo Sciclitano. Forse ti imbarazza quella lunga sequenza hard in cui lo Sciclitano, già piuttosto avanti cogli anni, copula con quella ragazza selvaggia che risponde al nome di Meri Petraliasottana. Sì,la famosa squillo che voleva fare la conduttrice televisiva sfruttando i buoni uffici di Bastiano Salaparuta. Però se vuoi tacere, ti capisco.

  24. – avanti, vieni qua. Che fa, ti sei già stancato di me?
    Disse Meri con voce flautata.
    – Meri, sei peggio del mare mosso ad Acqua dei Corsari, ma io vecchio sono.
    Bartolo Sciclitano giacevo supino e sudato nel letto della Petraliasottana.
    – Vecchio tu? A Bastiano Salaparuta manco lo vedi.
    – Zitta! Non fare nomi. Qui anche i peli hanno orecchie.
    Ricominciarono. Poi a Bartolo Sciclitano si sganciò la dentiera e gli finì in gola.
    Si sentì male.
    E morì.

  25. Bastiano Salaparuta avevana un grande pregio, che però i suoi numerosissimi nemici interpretavano come un enorme difetto. Non si sentiva mai male. Una volta, quell’idiota di Calogero Finaledipollina gli sparò a bruciapelo, alle spalle. Il proiettile passò da parte a parte bucandogli un polmone. Non si sentì male e non morì.

  26. Io sono scioccata!!
    Siete bravissimi!!
    Contessa, Gianni, Cinzia ( la siccia mi piaceva assa! )
    Cacciatore, il colpo apoplettico su un trancio di tonnina, ma come fate!!
    Sono così invidiosa!!

    Scusate tutti i punti esclamativi ma non date alternativa.

    Ps: non fate morire nessuno almeno per un’ altro paio di pagine!!

    Contessa e Cinzia… Geniali!

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