Misteri della fede (berlusconiana)

Da Annozero del 7 maggio 2009.

Sandro Ruotolo parla per telefono con Elio Letizia, il padre di Noemi, per capire qual è il filo che unisce un anonimo impiegato del comune di Napoli e il presidente del Consiglio.
In blu le riflessioni che vi sottopongo.

Lei domenica mattina chiama il Presidente per sponsorizzare la candidatura di Martusciello. E’ vero o no?
“Guardi, lei mi fa una bella domanda e io le ripeto… come le cose si stanno chiarendo…”
E’ vero o no? Basta una risposta secca. Perché far finta di sorprendersi dicendo “lei mi fa una bella domanda”?

Ma è vero no?
“Quello che dice il presidente… va bene così. Tutto a posto”.
Va bene quello che dice il presidente, qualunque cosa dica?

In quale campagna elettorale lei ha conosciuto il presidente?
“Queste cose piano piano stanno uscendo fuori perché sicuramente ci saranno degli altri politici che se vogliono lo diranno tranquillamente. Ma io non sto a raccontare i fatti degli altri perché c’è la discrezione…”.
Effettivamente un ex politico ieri si è fatto avanti, dando la sua versione. Ma anche qui: perché Elio Letizia non risponde con chiarezza?

Ma è vero che con sua moglie e sua figlia è stato in Sardegna, a Milano, a Roma a incontrare Berlusconi e sua figlia cantava pure?
“Non mi ricordo, sono cose private di famiglia… perchè poi devo dire se certe cose sono vere? Sono cose personali che rimangono a noi… Che sia vero o non sia vero sono cose nostre e devono rimanere nell’ambito della nostra famiglia”.
Non ricorda se lui, impiegato comunale, è stato ripetutamente a casa del capo del governo italiano? E poi quel “che sia vero o non sia vero” è l’unica risposta chiara di tutta l’intervista.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

26 commenti su “Misteri della fede (berlusconiana)”

  1. Qualcuno mi parlava di ossesione Berlusconiana,ma appena apro il blog mi sembra che l’ossessione antiberlusconiana mi travolge.Ancora non ho sentito i “Replicanti”ma credo che gentili espressioni come: vecchio maiale,vecchio satiro bavoso si sprecheranno.A questo punto deluso dall’alto livello politico culturale e dagli importanti temi di gossip trattati mi sento in dovere,con un grosso abbraccio, di non partecipare al vostro salotto che mi ero illuso fosse una fucina di idee per una societa’ migliore.Questo distacco mi dispiace molto ma sono sicuro che fara’ felice quanti nell’odio ,nel rancore hanno trovato la loro ragione di esistere.

  2. Scusate avevo dimenticato di esplicitare che questo mio e’ un affettuoso addio.Per terminare in bellezza facendo una bella figura!!!vorrei citarvi un frase di Ovidio dall’ars amatoria:gli affetti umani sono tanti vari quanto sono diverse nel mondo le forme delle cose

  3. Caro D’Artagnan, le sue parole mi feriscono.
    Al contrario di quanto lei pensa, i suoi interventi rappresentano sempre uno spunto di riflessione, almeno per me. Molti lettori di questo blog la pensano in maniera differente da lei, è vero, ma ciò non significa che “nell’odio ,nel rancore hanno trovato la loro ragione di esistere”. Su questo, mi perdoni, si sbaglia.
    Lo scambio di opinioni e punti di vista è innegabilmente uno degli aspetti più stimolanti di questo blog, io l’ho sempre ricercato e trovato. E anche quando non mi sono trovata in linea con alcuni commenti o post, non ho mai pensato: “basta, non gioco più, me ne vado!”.
    Resti, ascolti/legga, si lasci coinvolgere.
    Io trovo che il contraddittorio, quando gestito in maniera saggia e nel rispetto del pensiero altrui, è di grande arricchimento culturale.
    E poi… lei mi sta simpatico, e quel cappello è delizioso!

  4. Il problema vero è che ha ragione chi parla di “distrazioni” e lo dimostra il fatto che mentre ci occupano a schierarci dalla parte di Silvio o di Veronica, al Parlamento rischia di passare la norma sui presidi-spia e si condannano al massacro 240 persone con un ghigno trionfale…che FINI ci salvi!

  5. Ma il mio personale dramma è: cosa posso fare io, cosa può fare chi intuisce che stiamo procedendo verso un orrido baratro? Dato che il diritto di voto ce l’hanno trasformato in “televoto”?

  6. D’Artagnan, bisogna riconoscere che lei qua è sempre una voce un pò fuori dal coro. Ma non è l’unica. E proprio per questo motivo la sua partecipazione è preziosa. Spero il suo sia solo un piccolo sfogo, un modo per attirare l’attenzione. Se è così c’è riuscito. Si ricreda.

  7. Ma qui, per quanto mi riguarda, (e credo che molti la penseranno come me) la questione non è sessuale. Che cosa faccia e che cosa piaccia al cittadino Berlusconi sotto le lenzuola non mi importa (anche se in America sono caduto governi e futuri presidenti per molto meno). La questione, per me si riassume in due domande: 1) chi mai sarà veramente questo signor Letizia che prende un telefono, chiama il presidente del consiglio italiano, lo invita a una festicciola di famiglia e il presidente corre a presenziare senza porre troppo tempo in mezzo.
    2) Perché mai tanta reticenza, tante smentite (e non vorrei dire menzogne) da parte di tutti (Letizia e presidente compresi) su un episodio ormai provato da fotografie e giornali e da molti definito innocente?
    A margine: se non essere in malafede e colpevolmente di parte significa chiedere al presidente del consiglio conto e ragione del suo comportamento sociale (con tanto di scorte e organizzazione logistica pagate da noi) e limitarsi a elogiarne le azioni “costruttive” (e strombazzate ai quattro canali) allora io sono più che partigiano. Agli italiani piacerà avere un “papi” come presidente. Io ( qui sono con la Bonino) vorrei soltanto avere un presidente rispettoso del contegno e della serietà che il suo ruolo gli impone.

  8. @d’artagnan: perché andar via? A me i suoi interventi interessano molto, per esempio.

  9. Andare via solo perchè non si è d’accordo non mi sembra la scelta giusta.
    Mi sembra che tutti in questo blog utilizzino un linguaggio non offensivo, forse fortemente polemico, ma sempre nel rispetto delle regole della buona educazione.
    Il non essere d’accordo con le Sue opinioni politiche, o criticare l’operato del governo e del presidente del consiglio, non inficia la validità del suo giudizio o delle sue convinzioni.
    Le direi di ripensarci, ma mi sembra che abbia già deciso.

  10. Comunque per restare in tema, Bobo Craxi smentisce l’ennesimo tentativo di legare il sig. Letizia a suo padre Bettino e quindi a Silvio B.
    ( fonte Repubblica.it)

  11. Ma signor D’Artagnan resti con la spada sguainata come un vero moschettiere, suvvia! La democrazia (o quel che resta della) è bella perché polifona.

  12. va be’, sul contegno e la serietà del nostro “amico” credo che il mondo intero ci abbia messo una pietra sopra…
    per quanto riguarda il profumiere Letizia temo che ci sia tanto di quel marcio dietro che non penso che laverità salterà facilmente fuori…

  13. però è strano che D’Artagnan sia schierato con Richelieu e la rossa Milady de Winter. Misteri della fede. Appunto.

  14. resti d’artagnan.

    non vorrà mica lasciarmi unico antipatico contro tutti?

  15. Letizia sostiene che sua fi­glia «chiama tutti papi, non so­lo il premier».

  16. Il collier che il premier ha regalato a Noemi costa 6000 euro. Fonte “Gente”.

  17. Un po’ micragno, vista l’entità della momtagna che è andata alla pupetta maometta.

  18. E anche notevolmente tascio, direi. Ma, in questo senso, adeguato alla pupa.

  19. Per l’occasione Monsieur B. ha scelto Damiani: collezione “Sofia Loren”. Bruttarello anzichè no. Il gioiello, intendo. Papi, si sa, è un bellissimo uomo.

  20. C’è materiale abbondante per un film mix-trash tra Pappi Corsicato, Roberta Torre e i neomelodici.

  21. Direi che il tutto si presta molto bene anche per un fotoromanzo stile Grand Hotel. Per di più, le foto(shop?) hanno la giusta fissità.

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