Un uomo in casa

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

di Quarant’Ena

Ho sempre pensato che la presenza di un uomo in casa sia indispensabile se, ad esempio, hai dimenticato la caffettiera sul fornello e te ne ricordi mentre sei sotto la doccia. Un urlo, se il soggetto in questione è in stato vigile, lo farà alzare dal divano. Strillerà a sua volta: “Che c’è? Perchè gridi?”. Lo informerai e lui correrà a spegnere il fuoco. E’ inutile dire che non asciugherà il caffè che, nel frattempo, si è versato sui fornelli.
Avere un uomo in casa è d’obbligo se devi mettere una mensola e non sai usare il trapano. E’ utile  quando devi spostare un grosso mobile, e così via.
Ma c’è una situazione che più d’ogni altra rende preziosa la presenza di un compagno al tuo fianco. Si verifica quando un animale, che sia uno scarafaggio o un topino (se abiti in campagna), entra in casa. In quel frangente l’intervento del maschio umano è una garanzia per il tuo sistema nervoso.
Poi un giorno sei sola e vedi un geco in cucina. Dalla mole capisci che è il nonno di tutti i gechi che popolano i balconi dei dieci piani sottostanti.
Lo guardi. Ti guarda.
Sudi e non sai perché, visto che gli organi vitali sono congelati perché proprio dei gechi tu hai il terrore. Tutto si svolge in un pochi secondi. Il mocio, (la scopa è troppo lontana) si trasforma in un arma letale e in un fiat, mentre la coda continua a ballare, lui giace morto stecchito. Accertato il decesso, l’animale viene buttato nell’immondizia.
Questo mi è accaduto.
Ero felice perché avevo raggiunto la certezza di poter vivere senza un uomo. Raccontavo la mia avventura con entusiasmo a una mia amica. Ma lei, inorridita, mi ha detto che uccidere i gechi porta una sfiga infinta.
Così ho capito che quello era un chiaro messaggio della Natura: tu un uomo non l’avrai mai piu.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “Un uomo in casa”

  1. Post splendido nella sua ironia. E comunque consolati. Un giorno ho chiesto a una quasi ottuagenaria ma indomita collega giornalista (fa ancora l’inviato – di lusso – per la sua testata) che non aveva mai voluto legarsi – in senso domestico/abitativo – a un uomo: ma tu, te ne sei mai pentita? Risposta: ma tu mi ci vedresti adesso, vecchina, accudire un vecchino? Ma per carità!… Due giorni dopo partì -computer alla mano – per l’ennesimo festival del cinema…

  2. Bellissimo post.
    Per fortuna che io ho il terrore degli scarafaggi e non dei gechi…

    Una volta, per uccidere uno scarafaggio, d’istinto ho afferrato la prima cosa che mi è capitata sottomano: un flacone magnum di profumo Chanel. Come insetticida monouso mi è costato un patrimonio.

  3. Se qualcuno mi chiede (compresa mia moglie) di usare il trapano elettrico oppongo un cortese ma fermo diniego (ho sempre temuto di bucare la parete e finire per far visita ai vicini). Vado benino col martello. Purché i chiodi siano resistenti e il muro non sia del tipo friabile. Col caffé me la cavo. Preerisco quello casalingo: da comune moka. Ma ho un debole soprattutto col cappuccino del bar. Soono uno spietato serial killer di scarafaggi.

  4. Cancellate la frase “Ma ho un debole soprattutto COL cappuccino del bar”. A scoppio ritardato non capisco come io possa avere un debole COL.

  5. gli scarafaggi non li uccido ma li invito cortesemente a scendere di un piano. I gechi li “coltivo”: mi liberano di mosche, zanzare e pappataci. Il caffè lo faccio con la macchinetta tipo bar e non puoi farlo quando sei sotto la doccia. Un uomo in casa? No grazie non mi piace stirare le camicie né fare l’infermiera. Quello che mi servirebbe? Ma una moglie, naturalmente! che mi accudisca amorevolmente.
    Sta tutta qui la vera differenza tra maschi e femmine. I maschi hanno le mogli, le femmine “un uomo in casa”

  6. Dalla parte degli uomini, cito a menadito una famosa frase di Sordi: “… Dice… nun me so’ sposato. E certo! Perché me devo mette ‘n’estranea in casa?”.
    Bel post, comunque. Complimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *