Distrazione

Mi era sfuggita questa notizia. Un errore imperdonabile dato che della vicenda avevamo parlato.

Aggiornamento.

Ecco alcuni passaggi del comunicato stampa del Cdr dell’ufficio stampa della Regione siciliana:

Il Comitato di redazione dell’Ufficio stampa della Regione siciliana esprime fiducia nell’operato della magistratura (…) Il cdr manifesta stupore e sconcerto sia per il presunto coinvolgimento dei giornalisti nell’indagine, sia per la pubblicazione della notizia che rappresenta una palese violazione del segreto istruttorio, del segreto d’ufficio e della recente normativa processuale. (…)
I giornalisti della Presidenza della Regione denunciano l’accanimento mediatico che, ormai da anni, accompagna la loro attività professionale. Le indagini in corso accerteranno la legittimità operativa di quest’Ufficio, restituendo ai giornalisti quella dignità professionale e deontologica che nessuno può mettere in dubbio (…).

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “Distrazione”

  1. Una domanda. Perché si fa solo il nome di tre indagati, Cuffaro, Lombardo e Castaldi, e non un solo nome dei 20 giornalisti indagati?

  2. E’ che l’Itaglia la stanno rovinando tutti queste comunista. Issignor di Pietre, issignor Caselle…

  3. Dice che i soldi della tabella H dovevano andare pure all’associzione “Poveri disgraziati dell’ufficio stampa indagati”.

  4. Ma stiamo scherzando? Sono-siete giornalisti a giorni alterni? Il segreto istruttorio va violato quando si tratta di altri e non di loro-voi?

  5. G.Mancuso, sono giornalista professionista dal 1988 e le assicuro che la mia visione del problema non è mai stata “a giorni alterni”. Si vada a leggere il post che ho linkato alla notizia e capirà che il “loro-voi” è fuori luogo, in questo caso.

  6. La Fnsi e l’Associazione siciliana della Stampa comunicano: “Sebbene si tratti di un atto dovuto, suscita comunque sconcerto la decisione della Procura di Palermo di iscrivere nel registro degli indagati i venti giornalisti dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana”.
    L’ipotesi di reato (concorso in abuso in atti di ufficio) lascia intendere che sulla vicenda delle nomine dei giornalisti aleggi un che di misterioso e inquietante, così come sulla qualifica di redattore capo prevista dal contratto di lavoro giornalistico.
    In realtà l’ufficio stampa e documentazione presso la Presidenza della Regione venne istituito oltre trenta anni addietro con un’apposita legge regionale, poi seguita da un accordo sindacale recepito dal governo regionale, che prevedeva per i giornalisti proprio il riconoscimento del trattamento giuridico ed economico di redattore capo.
    Per altro in Sicilia, nel pieno rispetto della legge 150, il contratto nazionale di lavoro e le relative qualifiche da applicare ai giornalisti che operano negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni sono stati recepiti da un accordo sindacale. L’intesa, firmata da Fnsi e Associazione della Stampa con l’assessorato alla Presidenza, e ratificata da un decreto assessoriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, fissando i profili professionali e il relativo trattamento economico dei giornalisti, di fatto ha messo ordine in ragione delle osservazione della Corte Costituzionale.
    La Suprema Corte aveva cassato quelli parti delle leggi regionali riguardanti proprio le qualifiche contrattuali dei giornalisti degli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni sottoposte al controllo della Regione, stabilendo che le stesse qualifiche non possono essere attribuite per legge ma solo per contrattazione tra le parti. Contrattazione che è infatti avvenuta creando un collegamento organico tra le prime norme che riguardano la Regione e il sistema contrattuale che riguarda il territorio.

  7. ”Meraviglia con una venatura di sconcerto e’ il sentimento dell’Ordine nazionale dei giornalisti
    alla notizia che la Procura della Repubblica di Palermo ha iscritto 20 colleghi dell’Ufficio stampa della Regione siciliana nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio”.
    nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio”.
    Lo afferma il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, commentando le notizie pubblicate oggi da alcuni organi di stampa in una nota inviata all’ufficio stampa
    della presidenza della Regione.
    ”Quale sarebbe la colpa di questi giornalisti? – continua Del Boca – quella forse di essere stati assunti in un momento in cui il lavoro manca e la professione arranca fra grosse difficolta’.
    Sembra, quasi, che avere trovato lavoro sia una colpa”

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