Vitamine e sentimento

Acrilico su carta di Gianni Allegra
Acrilico su carta di Gianni Allegra

di Quarant’Ena

Allora ho pianto. Mentre sceglievo lo yogurt fibre e mandorle che favorisce la mia regolarità intestinale. Ho pianto tra le carote per il centrifugato che danno il giusto apporto di vitamine e che aiutano a spianare le rughe conferendo luminosità alla mia pelle. Ho pianto tra i meloni che alleviano il senso di fame, ma non sempre ci riescono.  Ho pianto tra le mandorle che riequilibrano la vitamina B. Ho pianto tra i pomodori che apportano pectine, e i kiwi che sono utili per la mia regolarità intestinale qualora lo yogurt fallisse.  Ho pianto tra le mele che tolgono il medico di torno anche quando serve, e le arance che col collagene tengono su tutto ciò che tende ad andare giù. Ho pianto tra i broccoli che bloccano le cellule pazze, e i cavoletti di Bruxelles che disintossicano e drenano le tossine. Ho pianto tra le cipolle che sono utili per la mia circolazione sanguigna e non altrettanto per l’alito. Ho pianto tra i finocchi che sconfiggono la mia cellulite, ma solo se assunti dopo i pasti. Ho pianto tra il basilico, il prezzemolo e le altre piante aromatiche che insaporiscono le pietanze riducendo il sodio (un grande aiuto contro la ritenzione idrica).  Ho pianto su una confezione di sei bottiglie di acqua che serve a eliminare l’acqua.
Ho pianto perché l’ho visto. Lui e una donna, un’altra donna. Compravano il cioccolato ripieno.  Quello che favorisce il buonumore.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

71 commenti su “Vitamine e sentimento”

  1. Si, si! e distende anche la muscolatura addominale e il pancino esulta!
    Consigliatomi da un gatroenterologo!

  2. @G.Allegra: sto per avere un mancamento. Le dico soltanto che da bambini i miei fratelli più grandi per gioco (e per sottile perfidia), adoravano inseguirmi armati di un pezzo di caciocavallo “da intenditori”. Era il mio incubo. Lo è ancora oggi.

  3. @Faguni: Niente sugna (per carità) e niente strutto (per carità bis). Olio d’oliva extravergine che pizzica.
    @Contessa: Mia sorella e mia madre hanno la sua idiosincrasia verso quel ben di dio che per rispetto non pronuncio più. E iio poer seguire le cattive maestre mi sono privato per qualche lustro di quella meraviglia il cui nome non sarà più pronunciato dal sottoscritto.
    Ma la conoscete la pasta con i pomodorini secchi? Scoperta la scorsa estate dall’ottimo Mariano a Ortigia. E’ semplicissima: pasta lunga (tipo spaghettoni o vermicelli) o corta (tipo sedani rigati) con i pomodorini secchi che vanno prima ripuliti per benino (contengono troppo sale). Poi in padella con un filo d’olio e acciuga. Una volta sul piatto, bella spolverata di mollica “atturrata”: se siete feroci, aggiungete una po’ di peperocino da cospargere col macinino. E vai! Ho fatto una piccola merenda che mi preserva da cali ipoglicemici eccessivi. Vino: ci metterei un amarone che costa un occhio.

  4. la pasta con i broccoli arriminati é nata in Sicilia prima della scoperta dell’America,pertanto non era ancora arrivato nella nostra isola il pomodoro!!!Va rigorosamente in giallo perchè si abbonda in zafferano(quello a fili);non si sfuma vino rosso,se si ama restare nella classica aulica cucina siciliana!!!

  5. La pasta con i broccoli andrà come andrà, con lo zafferano o con l’estratto di pomodoro, ma io la preferisco senza, con l’aggiunta di parmigiano o di caciocavallo o di ricotta salata.

  6. @attempata: faccio appassire la cipolla in po’ di vino, bianco se non ci sciolgo un’ acciuga, altrimenti anche rosso, aggiungo un paio di new entry
    tagliati a filetti, il broccolo, uva sultanina e anche senza crocus sativus (profumatissimo anche se costosissimo ) il risultato è ottimo!
    Da almeno tre generazioni da noi si usa così.

    Ps:La cucina di casa è meravigliosa proprio per queste varianti.

  7. Gery, intervieni per carità, prima che diventiamo tutti degli aspiranti bulimici a suon di questo ben di Dio.

  8. E’ stato un pomeriggio d’inferno tra tutte queste tentazioni gastronomiche e le manette del lavoro. Ora, a stomaco pieno, dico che adoro i formaggi (tutti, tranne quelli corrotti da salsette, marmellate e imbottiture tipo il salmone), uccido per la pasta coi broccoli (senza pomodoro), amo la birra, il vino e tutti gli alcolici (tranne quelli dolciastri e l’amaretto), e preferisco il cioccolato fondente.
    Quarant’Ena, la prossima volta un post sul bicarbonato, please.

  9. …io preferisco il seme edule da pinus pinea, aggiunge un non so che di nostrano alla brassica oleracea, variante botrytis, naturalmente. Ma si sa, de gustibus non dispuntandum est, usque tandem, gutta cavat lapidem, ma soprattutto in vino veritas.
    Ite missa est. E buona digestione.

  10. Sintesi: chiamali broccoli o cioccolalto sempre corna sono. Un ogni caso cùlinaria est.

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