Due come loro

L’ultima del barzellettiere che ci ritroviamo come presidente del Consiglio è che “la nostra Costituzione è filosovietica e va cambiata”. Il premier condisce l’affermazione col ricordo quasi commovente della fierezza con la quale ha giurato sulla Costituzione stessa. Insomma della nostra Carta, lui vuol fare carta igienica. Se ce lo diceva prima, risparmiavamo sulla cerimonia e lo facevamo giurare al cesso.

Il Papa riabilita gli imbecilli lefevbriani che negano l’olocausto e si fa cazziare dalla Merkel, che è il Cancelliere tedesco mica un qualunque rabbino di Tel Aviv, sulla tiepidezza del Vaticano contro il negazionismo. Resta ferma la santa opposizione di Benedetto XVI contro i veri nemici dell’umanità, i seminatori del male, gli apostoli di satana: i divorziati.

Vittima di un insano ottimismo, ho la sensazione che non viviamo un momento disastroso: siamo semplicemente nelle mani sbagliate.

P.S.
Se ieri avete perso la puntata del programma di Lucia Annunziata
In mezz’ora cliccate qui. L’ospite è il teologo Hans Kung che qualcosa di Ratzinger sa…

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

30 commenti su “Due come loro”

  1. Ma non siamo ancora in tempo per il cesso? Passato il giuramento… magari una conferenza a reti unificate, che ne so? A reti unidefecate…per l’occasione.

  2. In verità credo che la Costituzione potrebbe essere abolita in toto e non succederebbe nulla.
    Io non sono ottimista: viviamo in tempi di oscurantismo, di condizionamenti mediali.
    Se il signor B. ha ricevuto più del 60 % dei voti alle ultime elezioni, un motivo ci sarà. Chiediamocelo.
    Per quanto riguarda il tedesco, non è altro che il braccio armato della parte più conservatrice del clero, quel clero che è lontano dai reali problemi delle masse ed è solo interessato a creare una nuova unificazione con il potere temporale.
    All’inizio pensavo a una dittatura ” sorridente” alla Salazar, ma oggi vedo una nuova deriva più vicina alla situazione della Russia di Putin.
    Il parlamento è in ostaggio di una maggioranza trasversale, le notizie che arrivano sono state già filtrate e modificate.
    L’imperativo categorico è ” Non pensate, tanto al resto ci pensiamo noi…”
    E tutto ciò è quello che la maggioranza degli italiani ha voluto.Prendiamone atto.

  3. Che testa! Hans kung.
    Ma perchè i migliori siedono sempre su seggiolini?

    Concordo con Fabio: La maggioranza degli italiani ha bisogno di dogmi e benedizioni.

  4. Ritengo (e non credo di essere il solo né il più illustre a pensarlo e averlo pensato) che ogni popolo abbia un suo “spirito”. Una sotterranea corrente di energia (positiva o negativa) unica, accumulata nei secoli, che lo caratterizza (nel bene e nel male) e ne determina le alterne fortune, le derive e le resurrezioni storiche e sociali. Il geist italiano l’ho sempre visto come un fantasmino in perenne articulo mortis, variopinto, sempre sul punto di lasciarci le penne – tra cattiva politica, voglia di dittature e carezza gelida della chiesa – ma capace comunque di trovare un appiglio all’ultimo momento, tirare il fiato e compiere la risalita. Abbiamo ricucito in qualche modo gli strappi del fascismo. Ci siamo barcamenati (e sottolineo barcamenati) con i rabberci a lunga scadenza del periodo dc. Oggi sono più pessimista. Prima o poi qualunque stoffa, anche la più dura – quella di pulcinella – finisce col cedere. Il mondo sta andando avanti troppo velocemente, non riusciamo più a tenere il passo, corriamo alla cieca e, quel che è più grave, senza capire. Io vedo una sola, allarmante novità rispetto alle temperie del passato. Stiamo diventando un popolo molto stupido. Di una stupidità feroce, alimentata dalla paura. Questo mi spaventa.

  5. Ieri guardavo l’intervista dell’Annunziata e pensavo: chissà come sarebbe avere uno come Hans Kung a capo della chiesa cattolica. Cercavo di immaginare scenari politici, economici, sociali, culturali… ho riflettuto sull’influenza che una visione così illuminata della religione avrebbe sulla mia vita. Credo che mi sentirei più protetta, rassicurata. Sarebbe un confortevole rifugio. Semplicemente, sarebbe quello che la religione dovrebbe essere, una scelta di coscienza. Tout court.

    Sono d’accordo con Gery: siamo nelle mani di due sconsiderati. E’ plausibile, ed è tutto ciò che mi rimane per non cedere allo sconforto.

  6. @La Contessa.
    Più della metà degli italiani ha ritenuto che fosse giusto mettersi in mano ad uno sconsiderato.
    Più della metà, se non la quasi totalità, dei cattolici riconosce il dogma dell’infallibilità alle affermazioni del Papa.
    Sono queste le cose che mi fanno sentire impotente e quindi pessimista.
    La libertà di coscienza, il libero arbitrio per chi è cattolico, stanno diventando lussi che non ci possiamo più permettere.
    Questi blog o una parte dell’informazione sono come le riserve indiane, quindi destinate ad essere dei ghetti dove rinchiudere i” diversi” .
    Si sta consumando il genocidio delle intelligenze libere e quando qualcuno se ne renderà conto, sarà troppo tardi…

  7. L’idea che siano due sconsiderati è ancora più allarmante del sospetto che entrambi abbiano un disegno ben preciso (difficile dire quale). O no?

  8. E’ già successo nella storia di ritrovarsi in mano a dei folli. Non sarebbe la prima volta.
    Così come è successo, lo ricordava ieri l’Annunziata, che nello stesso momento ci fossero Kennedy come presidente degli Stati Uniti e Giovanni XXIII a capo della Chiesa cattolica.

    Il disegno mi fa più paura. Si, si.

  9. @Fabio: E’ vero. Ma è altrettanto vero che questo Papa ha perso circa un milione di pellegrini (sempre l’Annunziata nella puntata di ieri), e Berlusconi con il caso Englaro è andato contro tutti i sondaggi.
    Perfino mio suocero, berlusconiano convinto, lo ha definito “un cretino”!!

  10. Un disegno specifico. Bene, il programma di governo della Loggia P2 ( è agli atti del processo) rimanda ad inquietanti analogie ad alcuni provvedimenti presi o che intende prendere questo governo. Non sono solo io a dirlo.
    La riapertura ai dissidenti lefrevriani e lo status quo mantenuto dall’Opera all’interno del Vaticano compenserà l’eventuale perdita di fedeli.
    Cosa c’è di più pericoloso di due sconsiderati con un disegno ben preciso?

  11. Fuori tema: mi associo pubblicamente ai complimenti di Nino Geneovese. Anch’io sono del medesimo avviso. Bravo Gery!

  12. Fabio, così lei mi spaventa!
    No. Non ci sto. Quella dei lefebvriani è una mossa talmente e palesemente sbagliata che non passa (non è passata) inosservata.
    Questo papa (non merita neanche il maiuscolo!) non ce la farà a renderla digeribile. Il clamore suscitato da questa scelta non scemerà, specie se quel nazista-ordinato-Vescovo di Williamson continuerà a ribadire le sue assurdità.
    (E’ notizia di oggi che e’ stato rimosso dalla direzione del seminario ‘La Reja’, di Buenos Aires perchè “Le affermazioni di monsignor Williamson non riflettono in alcun modo la posizione della congregazione”).

  13. Bè, intanto questo papa ha reintrodotto la messa in latino, con il celebrante rivolto verso l’altare e con le spalle all’assemblea.
    Mi pare di ricordare che la simbologia ha una sua logica.
    Circa il “povero” vescovo ( a proposito come fa uno a rimanere vescovo se è scomunicato?) , è un sacrificio accetabile nella logica dell’apertura agli scismatici.
    Scusate, adesso vado a guardarmi il “Grande Fratello”

  14. Maestro cacciatorino lei ha già fatto molto, troppo, per me e la mia modesta opera…
    Servo suo!

  15. Il vaticano: “Che il signore li perdoni”. Berlusconi: “Resa impossibile l’azione del governo”. A cadavere ancora caldo, non hanno nemmeno il buon gusto di tacere davanti al dolore di un padre, che è evidentemente passato in secondo piano in tutta questa vicenda. Tranne quando si è trattato di far polemiche e schiamazzi e populismo da quattro soldi.

  16. La lezione delle foglie ci soprende ancora una volta. Ci sentiamo talmente saggi e capaci di prevedere tutto, eppure nemmeno sappiamo dire il giorno in cui una foglia si staccherà dal ramo.
    Eluana è caduta dal suo albero, mentre imbastivamo complicate tabelle sulla sua ultima resistenza, mentre su quell’agonia conteggiavamo la possibilità di far valere le nostre ragioni, le
    nostre ideologie, a dispetto dei nostri torti. Un’ora in più o in meno, un proclama in più o in meno. Ora che Eluana è morta per tutti, acquistano spessore le parole “vegetativo”, “vegetale”, che usavamo per descrivere il suo stato. Percepiamo una vibrazione infinitesimale di foglie e di pace, avvertiamo la naturalezza dell’autunno e il dolore del distacco, un riparo per un corpo straziato. Ora che Eluana è morta, la poitica farà bene a continuare a discutere, a porsi un problema lasciato ai margini per troppo tempo. Ma dovrà farlo, abbandonando, finalmente, un corpo al suo destino, all’affetto dei suoi cari, senza più usare foto e sorrisi come bandiere contrapposte. Quando una foglia si stacca dall’albero è giusto che cada su un letto di foglie, è giusto che non trovi, alla fine del suo volo, il fango di una terra sporca e straniera.

    http://www.ilove-sicilia.it/ils/index.php?option=com_content&task=view&id=5708&Itemid=187

  17. Non staranno zitti. Comincia la fase due: l’uso del ciclone emotivo per chiudere diverse partite.

  18. Roberto, anch’io come lei prevedo uno spaventoso e devastante utilizzo del “ciclone emotivo” da parte di Berlusconi e compagni. E’stato il mio secondo pensiero dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana.

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